Notizie Notizie Mondo Debito Usa perde anche rating tripla A di Fitch. L’ira di Biden e di Yellen

Debito Usa perde anche rating tripla A di Fitch. L’ira di Biden e di Yellen

2 Agosto 2023 08:00

Fitch punisce debito Usa: downgrade rating, gli Stati Uniti perdono anche questa tripla A

E ora il debito Usa perde il rating a tripla A (AAA) anche di Fitch.

L’annuncio dell’agenzia di valutazione è arrivato a mercati chiusi nella giornata di ieri, 1° agosto 2023. Fitch ha punito gli Stati Uniti per le continue crisi politiche esplose per innalzare il tetto sul debito Usa – l’ultima di qualche mese fa – e per gli accordi che sono stati raggiunti spesso, nella storia americana, in extremis, come, ancora, nell’ultimo caso.

Va ricordato l’accordo last minute raggiunto alla fine di maggio tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e lo Speaker repubblicano della Camera, Kevin McCarthy, dopo settimane di impasse in cui il mondo intero ha paventato il primo default della storia degli Stati Uniti, a causa della difficoltà delle controparti a raggiungere una intesa per innalzare o sospendere il tetto sul debito.

Biden e McCarthy annunciavano finalmente, il 28 maggio, di essere arrivati a una intesa. In quelle stesse ore, il segretario al Tesoro americano, l’ex numero uno della Fed Janet Yellen, estendeva la data X, quella in cui gli Stati Uniti avrebbero rischiato di fare default sul loro debito, dal 1° al 5 giugno.

I mercati tiravano un sospiro di sollievo. Ma giorni prima  Fitch era già sbottata, mettendo sotto osservazione il rating sul debito Usa, con implicazioni negative.

Pur ritenendo che le controparti sarebbero arrivate a un accordo prima della data X, Fitch aveva scritto di ritenere che i rischi di un mancato innalzamento o sospensione del tetto sul debito  fossero aumentati.

L’agenzia aveva fatto riferimento all'”incapacità delle autorità americane di affrontare in modo significativo le sfide fiscali di medio termine”, fattore che “si sarebbe tradotto in un aumento dei deficit”.

Il risultato “sarà un debito ancora più pesante, che segnalerà rischi al ribasso per il merito creditizio degli Stati Uniti”, si leggeva nella nota.

Debito Usa: anche Fitch strappa rating tripla A. La reazione di Biden e Yellen

Ieri, la minaccia agitata si è fatta realtà. E, a peggiorare la situazione, è che lo schiaffo di Fitch, che ha tolto la tripla A al debito Usa, si aggiunge allo tsunami in arrivo che riguarda sempre il debito degli Stati Uniti.

L’articolo di Bloomberg US Treasury Boosts Quarterly Borrowing Estimate to $1 Trillion ha reso noto infatti che il Tesoro Usa ha alzato le stime sull’emissione di nuovo debito Usa di questo trimestre a $1 trilione, rispetto all’emissione precedentemente attesa pari a 733 miliardi di dollari, a causa del rialzo dei deficit e della necessità di rimpinguare i conti pubblici, segnati sempre più da un debito monstre.

Immediata la reazione della Casa Bianca, che ha risposto al downgrade di Fitch con un comunicato con cui ha detto di essere “fortemente in disaccordo”.

Il downgrade, ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, “sfida la realtà in un momento in cui il presidente Biden ha assicurato la ripresa (dell’economia Usa) più forte di qualsiasi altra economia importante del mondo“.

Rabbia anche da parte della segretaria al Tesoro Janet Yellen, che ha definito la bocciatura “arbitraria e basata su dati superati”.

Anche Wall Street ovviamente l’ha presa male, con i futures che hanno puntato subito verso il basso, mentre in Asia l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha perso fino a oltre il 2%.

Male anche il resto delle borse asiatiche, con l’indice Hang Seng della borsa di Hong Kong sceso anch’esso fino a -2%.

Fitch spiega il downgrade: erosa fiducia in gestione conti pubblici

Fitch ha bocciato il rating sul debito degli Stati Uniti dalla tripla A ad AA+ motivando il downgrade con le aspettative di “un deterioramento fiscale nel corso dei prossimi tre anni”, la crescita in generale del peso del debito federale, e l’erosione degli standard di governance.

L’agenzia ha fatto riferimento alle continue crisi politiche volte ad alzare il tetto sul debito Usa e gli accordi raggiunti tra i democratici e i repubblicani all’ultimo minuto; fattori che “hanno eroso la fiducia nella gestione” dei conti pubblici Usa.

Nella nota con cui ha comunicato il downgrade sul debito Usa, Fitch ha parlato, per la precisione, di “un costante deterioramento degli standard di governance nel corso degli ultimi 20 anni, incluse questioni sul debito e fiscali, nonostante l’accordo bipartisan di giugno raggiunto per sospendere il tetto sul debito fino a gennaio 2025”. Accordo con cui il tetto sul debito Usa è stato alzato a $31,4 trilioni.

Fitch ha fatto riferimento anche all‘aumento del deficit Usa che, a suo avviso, salirà al 6,3% del Pil nel 2023, rispetto al rapporto deficit-Pil al 3,7% del 2022.

“I tagli alla spesa discrezionale ex difesa (15% della spesa pubblica totale), così come concordato con il Fiscal Responsibility Act, rappresentano un miglioramento solo modesto dell’outlook fiscale di medio termine”, si legge nel comunicato dell’agenzia di rating.

Dodici anni fa la bocciatura storica di S&P

E così il debito Usa perde, dopo 12 anni dalla sonora bocciatura di S&P, anche la tripla A di Fitch.

L’altra sorella del rating S&P Global Ratings ha già strappato la tripla A da parecchio, per la precisione il 5 agosto del 2011, con l’annuncio storico con cui decretò la fine del rating più alto che fino ad allora il debito degli States aveva vantato:

“We have lowered our long-term sovereign credit rating on the United States of America to ‘AA+’ from ‘AAA’ “, annunciava Standard &Poor’s il 5 agosto 2011.

Erano i tempi dell’amministrazione di Barack Obama, ma era anche l’anno in cui gli Stati Uniti erano riusciti a evitare per un soffio il peggio, ovvero il default sul debito, sempre per il solito teatrino della politica americana, che aveva visto protagonista anche allora il braccio di ferro tra democratici e repubblicani, avvezzi ormai a prendere la crisi sul debito come una occasione per lanciarsi in una sfrenata campagna elettorale.

Quell’anno, gli Stati Uniti rischiarono di fare default per la prima volta nella loro storia il 2 agosto: Obama e i repubblicani riuscirono a sventare il default con un accordo in extremis, 10 giorni circa prima della data X.

Ma l’agenzia di Standard & Poor’s non perdonò il prolungarsi dei negoziati, e bocciò l’America tre giorni dopo, il 5 agosto.

Ora, tra le tre sorelle del rating, gli Stati Uniti possono vantare una sola tripla A sul rating del loro debito: quella di Moody’s. Che chissà quanto potrà durare ancora.