Notizie Notizie Mondo Banche Centrali Bce e stress test banche: maxi dividendi a rischio?

Bce e stress test banche: maxi dividendi a rischio?

19 Giugno 2023 13:02

Stress test in corso: le prime indicazioni della Bce alle banche non sono delle più promettenti

Stress test sulle banche: la Bce sta contattando alcuni istituti informandoli del rischio che i risultati degli stress test siano meno positivi rispetto a quelli dello scorso anno. E’ quanto riporta un articolo di Bloomberg, aggiungendo che la Banca centrale europea starebbe allertando soprattutto le banche dell’area euro che hanno beneficiato dell’effetto positivo dei rialzi dei tassi di interesse sul loro margine di interesse (NII) riguardo al rischio di apportare aggiustamenti.

BCE
Bce

Della serie: se finora i conti si sono mostrati più che solidi, le banche potrebbero essere costrette a propendere per una maggiore cautela a seguito dell’esito degli stress test.

Le indiscrezioni sono state riportate da alcune fonti vicine al dossier, che hanno parlato anche dell’irritazione di diversi banchieri, secondo cui l’intento della Vigilanza della Bce sarebbe quello di sfornare un esito degli stress test peggiore di quelli precedenti, per esercitare una maggiore pressione sull’intero settore.

In caso di risultati non soddisfacenti, gli istituti di credito, per ottemperare alle richieste delle autorità, potrebbero trovarsi costretti a porre un freno, per esempio, sulla distribuzione di miliardi di euro di dividendi ai loro azionisti.

Se invece la prova venisse superata, gli stessi potrebbero mantener fede agli impegni presi con gli stakeholders in tema di cedole, anche in un contesto di incertezza.

Facendo riferimento all’Italia va ricordato che, grazie alle trimestrali brillanti snocciolate, relative ai primi tre mesi del 2023, i grandi nomi del settore finanziario italiano hanno promesso ai loro azionisti dividendi più ghiotti.

Bper: ok dei Soci al dividendo da €0,12

Banco BPM: sorpresa utili. E Castagna raddoppia dividendi

Intesa SanPaolo: tutto su utili, guidance, dividendi

UniCredit: con Orcel nuova pioggia utili e dividendi

Prevediamo un utile netto oltre i €6,5 miliardi e una maggiore distribuzione agli azionisti di almeno €5,75 miliardi”, aveva annunciato il ceo di UniCredit Andrea Orcel, dopo aver presentato un “utile netto record del primo trimestre, pari a €2,1 miliardi“.

“Quest’anno potremo distribuire ai nostri azionisti 5,8 miliardi, considerati: il dividendo di maggio, la seconda tranche del buy back, e l’acconto dividendo di novembre”, aveva promesso, dal canto suo, il ceo di Intesa SanPaolo, Carlo Messina, presentando i conti della banca del primo trimestre del 2023.

Banche italiane e non solo: dividendi a rischio?

La domanda dunque sorge spontanea: i dividendi di queste banche italiane, e in generale di tutte le banche vigilate dall’Eurotower, sarebbero a rischio con  eventuali risultati meno positivi degli stress test della Bce?

Nessun commento è stato rilasciato dal portavoce della Bce contattato da Bloomberg, così come dalla European Banking Authority (EBA) che coordina gli esami di valutazione, che dovrebbero concludersi entro la fine di luglio.

Certo, gli stress test che sono stati lanciati dalla Bce mettono le banche a dura prova.

Gli istituti devono dimostrare infatti di essere resilienti a fronte dello scenario economico più duro mai presentato prima d’ora dalla Vigilanza bancaria.

Va detto che, fino a oggi, non ci sono stati segnali di crisi, tutt’altro, visto il sostegno arrivato per l’appunto sui loro margini di interesse (NII) dai continui rialzi dei tassi lanciati dalla Bce di Christine Lagarde e, anche, per il basso livello degli accantonamenti effettuati dagli istituti, per coprirsi da eventuali perdite sui crediti erogati (NPL, crediti deteriorati).

Stress test banche, Bce: 99 banche soggette a vigilanza diretta

E’ stata la Bce stessa ad annunciare, alla fine di gennaio del 2023, che avrebbe messo alla “prova di stress 99 banche in totale soggette a vigilanza diretta”.

In base a quanto emerge dal comunicato si apprende che la Bce avrebbe esaminato “57 delle maggiori banche del’area dell’euro, selezionate in modo da coprire circa il 75% degli attivi bancari dell’area, nell’ambito della prova di stress 2023 a livello di UE coordinata dall’Autorità bancaria europea (ABE)”.

La Bce, si legge ancora nella nota, avrebbe inoltre lanciato “la propria prova di stress su altre 42 banche medie non incluse nel campione dell’ABE (EBA), perché di dimensioni minori”.

La procedura a cui sono sottoposte le banche simula uno scenario avverso e uno meno drammatico, nell’intento di testare la loro solidità per i tre anni fino al 2025.

La ministra spagnola: “non possiamo essere compiacenti”

Mentre sale l’attesa per l’esito degli stress test, le banche continuano a mettere in evidenza la solidità dei loro livelli di capitali. Un attenti è stato però lanciato dalla ministra spagnola dell’economia Nadia Calvino , che ha sottolineato l’importanza che le autorità non siano compiacenti.

“Sicurament,  le condizioni in cui versa il settore finanziario sono solide – ha detto Calvino ai giornalisti, in risposta alle domande sugli stress test delle banche – Ma dobbiamo prestare una maggiore attenzione e essere vigili, in quanto, in un contesto di tassi di interesse più alti e di liquidità in calo, è chiaro che gli elementi più deboli presenti nel settore potrebbero essere colpiti”.

La Spagna prenderà la presidenza dell’Unione europea alla fine di giugno.

Le fonti interpellate da Bloomberg hanno intanto anticipato che, probabilmente, nel caso di risultati degli stress test meno confortanti, le autorità di regolamentazione potrebbero costringere le banche a tener conto delle rilevazioni individuate dalla Banca centrale, nel caso in cui la discrepanza fosse eccessiva.

Come cambierebbe dunque la percezione del mercato sui loro livelli di capitali? Le banche sarebbero per caso costrette a rivedere anche la loro politica di distribuzione dei dividendi? La risposta in arrivo alla fine di luglio.