Banco BPM: sorpresa utili. E Castagna raddoppia dividendi
Banco BPM: tutti i numeri della trimestrale. E Castagna prepara un regalo più grande ai soci
Numeri di tutto rispetto per Banco BPM, la banca italiana gestita dal ceo Giuseppe Castagna, che ha annunciato di aver incassato un utile netto in crescita del 50% circa, su base annua, nel corso del primo trimestre, a 265 milioni di euro.
Grazie all’ottimo risultato, che ha battuto le attese, Banco BPM ha rivisto al rialzo i target sull’utile netto del 2023 e del 2024, promettendo agli azionisti dividendi doppi rispetto ai due anni precedenti 2021-2022.
“Siamo molto orgogliosi di questi eccellenti risultati che ci consentono di alzare le stime a un livello più alto di ambizione rispetto alle previsioni del piano industriale, ma anche alla più recente guidance che abbiamo dato in occasione dei risultati 2022″, ha commentato il ceo Giuseppe Castagna.
Per la precisione, Piazza Meda ha migliorato l’outlook sull’utile relativo al 2023 a 1,1 miliardi di euro, alzando a 1,4 miliardi il target di utili del 2024.
Agli azionisti, l’impegno di distribuire dividendi per un valore di 1,25 miliardi di euro nell’arco dei prossimi due anni.
E non finisce qui, visto che Castagna, nella conference call con gli analisti, ha detto che, visto che le previsioni sono di un CET1 superiore al 14% alla fine del 2024, e di un capitale in eccesso, la banca potrebbe considerare l’opzione di “un ulteriore aumento della remunerazione degli azionisti“.
“Crediamo che sia il momento di andare oltre”, ha detto Castagna, aggiungendo di essere “molto fiducioso di poter aumentare la politica di remunerazione dei soci”, ha aggiunto.
Castagna: nessun M&A meglio della remunerazione attesa
Castagna ha anche replicato quanto aveva detto il ceo di UniCredit Andrea Orcel, in occasione della presentazione della trimestrale della banca al mercato.
Parlando di un possibile interesse verso una qualsiasi operazione di M&A, Orcel aveva chiaramente indicato come per Piazza Gae Aulenti il buyback fosse meglio di un eventuale accordo di fusione e di acquisizione.
Dal canto suo il numero uno di Banco BPM Giuseppe Castagna, nel far riferimento all’impegno della banca di premiare i soci, ha sottolineato che “non pensiamo che ci sia alcuna possibilità di M&A che possa darci la stessa remunerazione” prevista.
Maggiori dettagli sulla remunerazione agli azionisti saranno resi noti in occasione dell’aggiornamento del piano strategico, che dovrebbe avvenire entro il 2023.
Banco BPM: tutto su utili, margine interesse, ricavi
Così Andrea Lisi, di Equita SIM, riassume e commenta la trimestrale di Banco BPM, evidenziando i punti cruciali emersi dai conti, relativi al primo trimestre del 2023, migliori delle attese; le guidance del 2023 e del 2024 che sono state riviste al rialzo, tra l’altro “ben sopra” le stesse stime di Equita; lo spazio per incrementare la remunerazione ai soci.
- Margine di interesse NII: 743 milioni (+3% su base trimestrale, +45% su base annua), meglio dei 736 milioni attesi.
- Ricavi: 1,250 miliardi (-1% su base trimestrale, +5% su base annua) , rispetto agli 1,230 miliardi attesi.
- Utile operativo: 610 milioni (+4% su base trimestrale, +9% su base annua) , meglio dei 584 milioni attesi.
- LLPs (accantonamenti per perdite su crediti): -137mn (51 punti base) rispetto ai -151 milioni (55 punti base) attesi.
- Utile netto: 265 milioni, rispetto ai 210 milioni attesi.
Equita ha fatto notare che, a livello di ricavi, si è messo in evidenza il rialzo delle commissioni a 479 milioni, in crescita del 5% su base trimestrale.
Il margine di interesse si è confermato inoltre in linea con le attese, in ulteriore crescita su base trimestrale (+3% o +18% ex TLTRO e calendar effect) grazie ad allargamento dello spread commerciale (+63 punti base su base trimestrale).
Sorpresa positiva anche dagli accantonamenti per eventuali perdite sui crediti, così come anche dal costo del rischio -CoR -, che si è attestato a 51 punti base, rispetto ai 55 punti base attesi, con un default rate inferiore allo 0,9%.
A livello di balance sheet, ha indicato la SIM milanese, non si sono registrati particolari trend negativi, con crediti netti in bonis in flessione dell’1,5% su base trimestrale e una raccolta diretta stabile (depositi a vista -2%).
La posizione di capitale è stata interessata da un ulteriore miglioramento, con un CET1 al 13,6% (+74bps QoQ) pre Danish Compromise (CET1 pf 14,2%).
Evidenziato il miglioramento dell’outlook: quello relativo al 2023 prevede ora un utile a 1,14 miliardi di euro circa, ovvero di un eps di 0,75 euro circa (rispetto al precedente outlook di un eps superiore a 0,60 euro), “superiore alle nostre stime (quelle di Equita) del 10%”.
Banco BPM ha rivisto al rialzo anche il target sugli utili del 2024, a 1,36 miliardi, ovvero a un eps di 0,9 euro, (rispetto ai precedenti 0,75 euro), livello superiore a quello atteso da Equita del 15%.
Le nuove stime di Equita su Banco BPM
Dalla call, ha fatto notare Andrea Lisi di Equita, sono emerse le seguenti novità:
- Guidance 2023 basata su un margine di interesse netto superiore ai 3 miliardi (Eur 3M medio in area 3,3% e deposit beta 33%), fee in area 1,9 miliardi, costi 2,6 miliardi e CoR a 45-50 punti base.
- Dettagli su guidance 2024 con il nuovo BP (business plan, ovvero con l’aggiornamento del piano industriale, che sarà presentato nel secondo semestre del 2023).
Equita ha sottolineato ancora che, “alla luce delle prospettive di crescita degli utili e dell’ottima posizione di
capitale – attesa incrementare ulteriormente grazie sia dall’accordo bancassicurativo con Credit Agricole che soprattutto dall’upfront riconosciuto con la partnership nel business dei pagamenti (term sheet atteso per giugno) – Banco BPM ha aperto al miglioramento della remunerazione per gli azionisti (oltre al payout del 50%)”.
La banca ha inoltre reso noto che, a suo avviso e “nell’attuale contesto, è preferibile ritornare il capitale agli azionisti piuttosto che perseguire M&A”.
Per ora, “le modalità (dividendo/buyback) di una eventuale distribuzione extra non sono state definite”.
Detto questo, Equita spiega che “un livello adeguato di CET1 prevede un MDA buffer di 300 punti base (rispetto ai 544 punti base attuali)” e che, “assumendo un CET1 target in area 12%”, la stima è che un “capitale potenzialmente distribuibile da Banco BPM sia superiore a 1,2 miliardi (un valore superiore dunque al 20% della capitalizzazione di mercato) prima di un eventuale accordo sul business payment“.
L’analista ha poi annunciato che “sul 2023 alziamo le stime del 15% a 1,17 miliardi, sostanzialmente coerente con la guidance”.
Le stime di Equita per il 2024-2025 sono state migliorate invece del 3% in media, con quelle per il 2024 che rimangono tuttavia inferiori alla guidance del 10% per assunzioni più prudenti lato NII (dunque margine di interesse).
Equita ha rivisto al rialzo il target price sul titolo Banco BPM del 3% a 5,5 per azione, corrispondente a un P/TE per il 2024 pari a 0,65 volte.
Il rating è buy, con “il titolo che tratta con un 2024E P/TE inferiore a 0.5 volte, un ROTE della banca di circa il 10%, un dividend yield superiore al 10% per il 2023-24 (prima di eventuali ulteriori distribuzioni) e un potenziale upside da valorizzazione business dei pagamenti non incluso nelle stime”.