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Apple: buy sul titolo post utili e buyback monstre da $110 miliardi che fa la storia

3 Maggio 2024 10:15

Titolo Apple in rally a Wall Street dopo la pubblicazione dei conti della Big Tech Usa e l’annuncio della più grande operazione di buyback della storia, di un valore di ben $110 miliardi, a dispetto del calo del fatturato e delle vendite di iPhone.

Il colosso di Cupertino ha comunicato la trimestrale ieri, dopo la fine della giornata di contrattazioni di Wall Street.

Apple: utile e fatturato giù. La nota stonata delle vendite di iPhone

L’utile netto di Apple si è attestato nel primo trimestre del 2024 a $23,64 miliardi, o a $1,53 per azione, in calo del 2% su base annua, rispetto ai precedenti $24,16 miliardi.

L’eps di $1,53 è stato migliore degli $1,50 attesi dal consensus degli analisti.

Il fatturato è ammontato a $90,75 miliardi, in ribasso del 4% su base annua, ma a un livello superiore rispetto ai $90,01 miliardi attesi.

In particolare il fatturato incassato con la vendita degli iPhone è stato pari a $45,96 miliardi, al di sotto dei $46 miliardi attesi.

Il fatturato legato alla vendita dei Mac è ammontato a $7,5 miliardi, meglio dei $6,86 miliardi attesi.

Le vendite di iPad sono state pari a $5,6 miliardi, al di sotto dei $5,91 miliardi stimati.

Le vendite di altri prodotti hanno permesso a Apple di incassare un fatturato di $7,9 miliardi, al di sotto degli $8,08 miliardi attesi.

Le vendite della divisione dei servizi sono ammontate a $23,9 miliardi, meglio dei $23,27 miliardi previsti.

Il margine lordo di Apple è stato pari al 46,6%, come da attese.

Apple lancia buyback record nella storia da $110 miliardi

A dispetto del calo delle vendite – quelle degli iPhone sono scese su base annua del 10% -, Apple ha annunciato l’autorizzazione da parte del board di un buyback da $110 miliardi, in crescita del 22% rispetto al buyback da $90 miliardi autorizzato dal cda l’anno scorso:

si tratta del buyback più imponente della storia, stando ai dati di Birinyi Associates riportati dalla CNBC.

Apple non ha fornito una guidance formale sul trend degli utili e delle altre voci di bilancio, ma il suo ceo Tim Cook ha riferito alla CNBC che le vendite relative al secondo trimestre del 2024 che si concluderà a giugno (quello in corso) saliranno di una percentuale a una cifra, all’incirca al di sotto del 5%.

Nel secondo trimestre del 2023, Apple incassò un giro di affari pari a $81,8 miliardi, a fronte degli $83,23 miliardi attesi dagli analisti intervistati da LSEG.

Cook ha spiegato inoltre alla CNBC che il trend del fatturato del primo trimestre del 2024 (secondo trimestre fiscale per Apple) ha scontato il paragone con i risultati dello scorso anno, che hanno incluso $5 miliardi di vendite di iPhone 14 che la Big Tech aveva incassato in ritardo, a causa dei problemi che avevano colpito la catena dell’offerta legati ancora alla pandemia Covid.

Escludendo quei $5 miliardi dai risultati dell’anno scorso, saremmo cresciuti su base annua in questo trimestre – ha sottolineato Cook – Ed è in questa l’interpretazione che diamo riguardo al modo in cui la società sta performando”.

Apple: il commento del ceo Cook sulla doppia sfida AI-Cina

Il ceo Tim Cook si è detto ottimista anche riguardo alla Cina, a dispetto del calo delle vendite avvenuto in quello che è il suo terzo mercato più importante.

La flessione, pari a -8%, ha fatto scendere il fatturato di Apple in Cina a $16,37 miliardi, valore comunque più alto in modo significativo rispetto ai $15,25 miliardi stimati dagli analisti di FactSet.

“Mi sento bene guardando alla Cina – ha detto l’AD – Penso più in un’ottica di lungo termine che alla prossima settimana o roba del genere”.

Ma quali sono state le novità sul fronte AI, su cui non si può dire che Apple si sia finora posizionata in modo convincente, contrariamente a quanto hanno fatto le altre Big Tech Usa?

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Apple in trattativa per integrare l’AI di Google negli iPhone

Nel corso della conference call indetta per commentare i risultati del colosso, il ceo Tim Cook ha cercato di rassicurare gli investitori sull’intenzione di Apple di cavalcare l’onda dell’intelligenza artificiale, sottolineando – stando  a quanto riportato dal New York Times – che il gruppo crede nel business dell’AI generativa.

La Big Tech, ha precisato Cook, sta facendo infatti investimenti significativi nel business dell’intelligenza artificiale, e presto condividerà i progressi fatti con i suoi clienti.

“Disponiamo di vantaggi che ci distingueranno in questa nuova era”, ha detto Cook, ricordando la “combinazione unica e senza soluzione di continuità di Apple tra  l’hardware, il software e i servizi“.

Nel puntare sull’AI il gruppo, ha aggiunto il ceo, farà affidamento sui propri chip, cercando di fornire soluzioni che proteggeranno la privacy dei suoi clienti.

Ma la trimestrale impallidisce rispetto ad Amazon, Microsoft, Alphabet

Fatto sta che, a dispetto del trend del titolo a Wall Street, lo stesso New York Times ha riassunto i conti di Apple in un articolo che porta il titolo seguente, di certo non trionfalistico: “Apple Reports Decline in Sales and Profit Amid iPhone Struggles in China”, ovvero: “Apple riporta un calo delle vendite e dei profitti mentre l’iPhone soffre in Cina”, confermando come da un po’ di tempo, il mercato cinese per il gigante americano sia più croce che delizia.

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L’ultima trimestrale di Apple impallidisce inoltre, se paragonata, scrive il New York Times, “alle forti performance di altre compagnie Big Tech. Nel corso delle ultime due settimane, Amazon ha annunciato infatti che i suoi utili trimestrali si sono triplicati, Microsoft – che continua a portare avanti la sua grande scommessa sull’AI ha visto crescere le vendite della divisione di cloud computing di un terzo e Alphabet, la holding a cui fa capo Google – che insieme ad Amazon ha testato i record della storia a Wall Street grazie ai nuovi acquisti scattati sulle azioni – ha annunciato la distribuzione del suo primo dividendo.

Nel commentare i risultati trimestrali di Apple, Gabriel Debach, market analyst di eToro, ha commentato il trend delle azioni AAPL facendo notare per l’appunto che, a dispetto del “calo annuo dei ricavi del 4% e degli utili del 2%, il titolo Apple sta guadagnando il 6% nel trading after hour, superando le aspettative”.

Al pari di Tesla – ha ricordato Debach – anche Apple ha mostrato un rallentamento nella crescita di ricavi e utili, spostando l’attenzione sul gruppo delle “Magnifiche 5”, in attesa dei risultati di Nvidia. Ad oggi, Amazon guida l’aumento degli utili con un impressionante +229%, seguita da Meta con +117%, Alphabet con +57%, Microsoft con +20%, mentre Apple registra un -2% e Tesla un -55%”.

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“Le aspettative  – ha rimarcato l’analista di eToro – erano che cinque delle sette aziende del gruppo ‘Magnifiche 7’ avrebbero avuto un impatto significativo sulla crescita degli utili anno su anno dell’S&P 500 nel primo trimestre del 2024. Queste aziende, elencate in ordine dal contributo maggiore al minore, sono Nvidia, Amazon.com, Meta Platforms, Alphabet e Microsoft. Finora, le aspettative sono state soddisfatte”.

Detto questo, “durante la call sui risultati del secondo trimestre fiscale 2024 di Apple, il CEO Tim Cook e il CFO Luca Maestri hanno presentato una panoramica robusta delle performance finanziarie e strategiche dell’azienda, nonostante alcune sfide nei ricavi dei prodotti. Apple ha registrato ricavi per $90,8 miliardi, con un leggero calo rispetto all’anno precedente, ma ha evidenziato una crescita significativa nel settore dei servizi, che ha raggiunto un record di $23,9 miliardi. Questo incremento del 14% rispetto all’anno precedente dimostra la resilienza e la crescente importanza del segmento dei servizi nel portafoglio di Apple”.

Il settore dei prodotti ha visto variazioni miste nei ricavi – ha fatto notare l’analista di eToro – le vendite di iPhone sono scese del 10% a $46 miliardi, principalmente a causa di difficili confronti annuali legati a interruzioni della catena di approvvigionamento dell’anno precedente. D’altra parte, il Mac ha mostrato una crescita del 4% (unico segmento dei prodotti in progresso) grazie al lancio dei nuovi modelli di MacBook Air, mentre l’iPad ha registrato una diminuzione del 17% nei ricavi, influenzata dal confronto con i forti lanci di prodotti dell’anno precedente. Servizi che costituiscono il principale valore aggiunto di Apple, offrendo un impressionante margine lordo del 74,6%, decisamente superiore al 36,6% dei prodotti”.

Debach ha messo in evidenza che “uno degli aspetti più stimolanti della call è stata la discussione sulle innovazioni recenti e future di Apple, in particolare l’introduzione di Apple Vision Pro e gli investimenti in intelligenza artificiale generativa. Queste iniziative evidenziano l’ambizione di Apple di rimanere al vertice dell’innovazione tecnologica, migliorando continuamente l’integrazione tra hardware, software e servizi”.

Per concludere, “dal punto di vista finanziario, Apple ha mostrato una solida salute, con una gestione prudente del capitale che include aumenti dei dividendi e riacquisti di azioni. Questa fiducia è riflessa anche nell’autorizzazione di ulteriori $110 miliardi per i riacquisti di azioni, segno dell’ottimismo dell’azienda verso la propria capacità di generare valore nel lungo termine”.

A questo punto, il mercato pretende tuttavia prove concrete dell’impegno di Apple nel business dell’AI. Gli investitori – così come anche i potenziali acquirenti e appassionati di hi-tech – scalpitano di conseguenza per quell’appuntamento che potrà magari riportare l’entusiasmo sul titolo AAPL, ovvero per il  Worldwide Developers Conference (WWDC), il grande evento annuale di Apple, atteso per i giorni compresi tra il 10 e il 14 giugno 2024. Sarà allora, magari, che il gigante di Cupertino riuscirà a soddisfare la curiosità degli sviluppatori e degli stakeholders stessi del gruppo, sui progetti a cui sta lavorando”.