Tesla: utili giù, fatturato soffre tonfo record dal 2012. Ma la promessa di Musk fa schizzare il titolo a Wall Street
Tesla ha annunciato di avere concluso il primo trimestre del 2024 con il calo del fatturato peggiore dal 2012.
Il colosso delle auto elettriche creato e gestito dal ceo Elon Musk ha reso noto di aver riportato nei primi tre mesi dell’anno un utile netto pari a $1,13 miliardi, o di 34 centesimi per azione, in calo su base annua del 55% rispetto ai $2,2 miliardi, o 73 centesimi per azione, del primo trimestre del 2023.
- Tesla: utili e fatturato I trimestre 2024 in calo e peggiori delle attese
- Tesla annuncia il nuovo Model 3 Performance
- Tesla: boom di buy dopo tonfo -40% YTD. Arriva la promessa di Musk
- Tesla, per Musk una AI Company più che un colosso di auto
- eToro su titolo TSLA: “rally con effetto carisma Musk”
- I commenti di Graniteshares e Global X
Tesla: utili e fatturato I trimestre 2024 in calo e peggiori delle attese
L’eps su base adjusted è stato pari a 45 centesimi, nettamente al di sotto dei 51 centesimi per azione attesi dal consensus degli analisti intervistati da LSEG.
Il fatturato è ammontato a $21,30 miliardi, inferiore ai $22,15 miliardi attesi da LSEG e in ribasso del 9% circa su base annua rispetto ai $25,17 miliardi del primo trimestre del 2023.
Il brusco calo delle vendite, per Tesla, alle prese con la competizione serrata dei produttori cinesi di auto elettriche, è stato addirittura superiore a quello sofferto nel 2020, nel periodo più drammatico della pandemia Covid-19.
In particolare, il fatturato della divisione automotive del gruppo è scivolato del 13% su base annua, a $17,34 miliardi, nel corso dei primi tre mesi del 2024.
Occhio però alla performance positiva delle altre divisioni.
Il fatturato della divisione di energia è salito del 7% a $1,64 miliardi, mentre quello dell’unità di servizi ha riportato una crescita del 25% su base annua, a $2,29 miliardi.
Per quanto riguarda le altre voci di bilancio, negativo il flusso di cassa, con la Big Tech che ha annunciato un deficit di $2,53 miliardi, pagando sia l’accumulazione delle scorte da $2,7 miliardi che le spese da $1 miliardo sostenute per ‘l’infrastruttura AI’, ovvero di intelligenza artificiale.
Nel primo trimestre del 2023, per fare un paragone, il flusso di cassa era stato positivo per $441 milioni, balzando poi a $2,06 miliardi nell’ultimo trimestre dell’anno scorso.
Le spese in conto capitale sono salite a $2,77 miliardi, in crescita del 34% su base annua.
Tesla annuncia il nuovo Model 3 Performance
La pubblicazione dei conti è arrivata a seguito del grande annuncio del colosso delle auto, componente dei Magnifici 7, arrivato sempre ieri, mercoledì 23 aprile, relativo al lancio del nuovo Model 3 Performance.
La notizia è arrivata dopo mesi di indiscrezioni circolate sui mercati e tra i potenziali clienti.
Le caratteristiche del nuovo modello sono state rese note dalla Big Tech Usa sia sul sito ufficiale del gruppo che su X, con un post ad hoc.
Tesla: boom di buy dopo tonfo -40% YTD. Arriva la promessa di Musk
A dispetto delle cattive notizie, comunque già scontate dal mercato, il titolo schizza a Wall Street fino a oltre il 13%, dopo aver terminato la giornata di contrattazioni di ieri, in attesa della pubblicazione della trimestrale, in rialzo dell’1,85%, a quota $144,68.
Con un tonfo YTD di oltre il 40%, il titolo Tesla è sceso ripetutamente nelle ultime sessioni, sulla scia dei timori sul futuro del gigante che hanno ripetutamente assillato gli investitori di tutto il mondo.
La reazione delle azioni TSLA si spiega a Wall Street, in parte, con il fatto che il forte calo delle vendite nel corso del primo trimestre del 2024 era stato già scontato da un po’ dai mercati.
Ma a far volare le quotazioni è soprattutto la promessa di Elon Musk che, nella conference call indetta per commentare i conti del primo trimestre del 2024, ha affermato che Tesla ha intenzione di lanciare la produzione di nuovi modelli di auto a prezzi più bassi agli “inizi del 2025, se non alla fine di quest’anno”, anticipando dunque i tempi.
In precedenza le attese erano per l’inizio della produzione di EV a prezzi più accessibili nel secondo semestre dell’anno prossimo.
Negli ultimi giorni si erano rincorse anche voci secondo cui il gruppo aveva ormai deciso di rinunciare al progetto di lanciare l’auto economica rivolta alle fasce di reddito più basse dei consumatori.
Non sarebbe invece così, visto che il piano di Musk è inciso nella lettera agli azionisti, con cui Tesla ha ribadito la sua view sull’economia improntata al pessimismo, confermando al contempo l’accelerazione del lancio “di nuovi veicoli, inclusi i modelli a prezzi più accessibili”.
Nella lettera si legge anche che obiettivo del gigante di Musk è quello di “utilizzare a pieno” la capacità attuale di produzione, al fine di “riportare “una crescita di oltre il 50% rispetto alla produzione del 2023″.
Tesla non ha nascosto le molteplici sfide a cui sta facendo fronte, mettendo in evidenza il periodo difficile che sta caratterizzando il mercato globale delle auto elettriche (EV).
“Le vendite globali di EV continuano a essere sotto pressione, dal momento che diversi produttori di auto danno la priorità agli ibridi rispetto alle auto elettriche. Ma, sebbene si tratti di un fattore positivo per il nostro business dei crediti, noi preferiamo continuare a puntare sull’adozione degli EV, in linea con la nostra missione”.
“Al fine di sostenere la nostra crescita – si legge ancora nel comunicato del gruppo di Musk – continuiamo a diffondere la consapevolezza e a espandere i programmi di finanziamento per l’acquisto delle auto, inclusi i termini di leasing attraenti per i nostri clienti”.
Tesla ha rimarcato così l’intenzione di continuare a investire, per puntare sull’innovazione e sulla propria espansione in termini di capacità di produzione:
“Mentre molti produttori stanno frenando i loro investimenti, noi stiamo investendo nella crescita del futuro”, puntando “sull’infrastruttura AI, sulla capacità di produzione, sul nostre reti di servizi e sul Supercharger e sull’infrastruttura di nuovi prodotti, con una spesa in conto capitale che è stata di $2,8 miliardi nel primo trimestre” dell’anno.
Non poteva mancare il riferimento alla decisione di licenziare 14.000 dipendenti circa , resasi necessaria, nell’ambito di un piano di taglio dei costi lanciato, ha ricordato il gigante EV, per “incrementare l’efficienza operativa”.
Tesla ha poi scritto le parole magiche che hanno fatto fioccare i buy sul titolo a Wall Street, promettendo di lavorare per “far leva sulle fabbriche e sulle linee di produzione attuali, per introdurre prodotti nuovi e a prezzi più accessibili”.
Tesla, per Musk una AI Company più che un colosso di auto
E, per chi avesse dubbi sulla capacità di Tesla di realizzare prima o poi davvero un’auto con guida autonoma, occhio alla promessa:
“Il futuro non è solo elettrico, ma anche autonomo”: motivo per cui la scommessa di Tesla continua a essere focalizzata sull’AI, al punto tale che, nel corso della conference call con cui ha commentato i conti, Elon Musk ha definito Tesla, più che un produttore di auto, una AI Company, una società che trova la sua ragion d’essere proprio nel business dell’intelligenza artificiale, su cui è esplosa la febbre del mondo hi-tech.
Dopo avere profetizzato qualche settimana fa che “probabilmente il prossimo anno l’AI sarà più intelligente di qualsiasi essere umano” , Elon Musk ha sfornato un obiettivo da sogno:
quello di portare la capacità di AI training a crescere di quasi il 500% nel corso di quest’anno, dopo l’espansione pari a +130% avvenuta nel primo trimestre del 2024, avendo a disposizione 85.000 H100 di Nvidia per alimentare il suo programma di intelligenza artificiale, rispetto ai quasi 15.000 H100 GPU alla fine del 2023 e ai quasi 40.000 H100 del primo trimestre del 2024: su base annua, il tasso di crescita sarebbe praticamente superiore al 460%.
Più AI, dunque, al punto che, come ha detto il ceo Elon Musk, Tesla è ormai una società di AI più che un produttore di auto elettriche. Qualcosa che il tycoon ha detto tra l’altro in diverse occasioni.
Come quando ha scritto su X, la sua X ex Twitter, lo scorso 6 aprile, che “Tesla è una società di AI/robotica e una società di energia sostenibile”.
A far volare il titolo TSLA subito dopo la pubblicazione degli utili è stata tuttavia soprattutto la frase con cui la Big Tech ha confermato il piano di puntare sulle auto a prezzi più bassi, praticamente sulle auto economiche: un piano che era stato messo in forse nelle ultime settimane da alcune indiscrezioni riportate da Reuters, che avevano parlato dell’intenzione di Musk di mandare in soffitta l’obiettivo di lanciare sul mercato un’auto al prezzo di 25.000 dollari.
I rumor erano stati smentiti subito da Musk che, con un post sulla sua X ex Twitter, aveva risposto: “Reuters mente ancora”.
A confortare i trader è stata anche la risposta che il ceo ha dato a chi lo ha interpellato riguardo alla strategia di tagli ai prezzi che il gruppo continua a portare avanti, e che è tornata sotto i riflettori lo scorso fine settimana, quando Tesla ha annunciato sforbiciate ai prezzi delle auto elettriche vendute negli Stati Uniti, in Europa e in Cina.
“Se un prodotto è ottimo e il prezzo è ottimo, le vendite saranno eccellenti”, ha risposto Musk.
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eToro su titolo TSLA: “rally con effetto carisma Musk”
Gabriel Debach, Global markets strategist di eToro, ha commentato i conti di Tesla, sottolineando che, a dispetto di “un inizio anno difficile”, che ha visto il titolo “fanalino di coda nell’S&P 500 con una perdita di valore del 41% e un drawdown dai massimi storici del 64%, le recenti dichiarazioni del ceo hanno infuso nuova speranza”.
Di fatto, “il carisma e le parole di Elon Musk hanno offerto una prospettiva di ripresa, nonostante i problemi significativi come i tagli del personale del 10%, le dimissioni di dirigenti chiave, la perdita di quote di mercato, margini ridotti, e una domanda in calo per i veicoli elettrici (EV)”.
Debach ha messo in evidenza la ragione che ha scatenato forti buy sulle azioni Tesla, ovvero le rassicurazioni che la Big Tech americana ha dato ai mercati sul piano di produzione di auto a prezzi più accessibili.
“Gli investitori erano preoccupati che Tesla avesse abbandonato i piani per un’auto economica mentre Elon Musk perseguiva la visione dei robotaxi – ha ricordato lo strategist di eToro – Ora, la compagnia afferma di accelerare i piani per i veicoli a basso costo, utilizzando gli stabilimenti esistenti, anche se non è chiaro se questo si riferisca alla tanto discussa auto economica o agli sforzi per ridurre i costi delle attuali Model 3 e Model Y”.
Musk, a tal proposito, ha parlato di “piani per accelerare il lancio di nuovi modelli di veicoli più accessibili previsti per l’inizio del 2025, e ha fornito aggiornamenti sul Full Self-Driving, la cui versione 12 è stata distribuita a circa 1,8 milioni di veicoli in Nord America”.
Altri elementi positivi emersi dalla conferenza stampa di Elon Musk, sono stati la capacità del gigante di Wall Street di “incrementare la produzione del Model 3 aggiornato a Fremont”.
La trimestrale ha messo in evidenza anche che la società “ha raggiunto un record di redditività nel suo settore energetico, grazie alle installazioni di sistemi di accumulo di energia, in particolare il Megapack. Inoltre, Tesla ha più che raddoppiato la capacità di calcolo per l’addestramento dell’intelligenza artificiale nel primo trimestre, preparando il terreno per ulteriori sviluppi. Elon Musk ha discusso i piani per accelerare il lancio di nuovi modelli di veicoli più accessibili previsti per l’inizio del 2025, e ha fornito aggiornamenti sul Full Self-Driving, la cui versione 12 è stata distribuita a circa 1,8 milioni di veicoli in Nord America”.
“Tesla sta anche espandendo e ottimizzando la sua infrastruttura AI, con l’installazione di 35,000 unità H100 e piani per espanderle fino a 85,000 entro la fine dell’anno. Nonostante una leggera diminuzione dei margini automobilistici e un flusso di cassa libero negativo nel primo trimestre, la compagnia prevede miglioramenti per il secondo trimestre”, ha fatto notare Debach.
Ancora, Musk ha confermato il lancio del robotaxi, “il Cybercab, previsto per agosto, e ha discusso ulteriori sviluppi nelle sue capacità AI, in particolare per il progetto Optimus”.
Gabriel Debach ha concluso il commento dedicato a Tesla rimarcando che, “con la riduzione del personale di oltre il 10%, Tesla mira a generare significativi risparmi e migliorare l’efficienza del capitale”, e segnalando anche che “la capacità di Elon Musk di deviare l’attenzione degli investitori e farli guardare di più al futuro che al passato è certamente un valore aggiunto, nonostante un rapporto Prezzo Utili Forward a 12 mesi a 50.4x, ovvero maggiore di quello degli ultimi passati 12 mesi”.
I commenti di Graniteshares e Global X
Ha commentato i risultati di Tesla anche Gianmarco Roncarolo, Sales Director per l’Italia di Graniteshares, focalizzandosi sul rally del titolo TSLA, scattato di oltre il 10% dopo la pubblicazione della trimestrale, nonostante i numeri negativi emersi dal bilancio. Numeri decisamente no, che hanno messo in evidenza la “flessione rilevante nei profitti e nei ricavi trimestrali, leggermente al di sotto anche di quanto si attendevano gli analisti, data la decrescente domanda globale di veicoli elettrici, e le recenti difficoltà della società a mantenere i margini ed i tassi di crescita passati”.
“Incoraggianti – ha spiegato Roncarolo – sono state le dichiarazioni di Elon Musk in merito all’accelerazione del lancio della Model 2, nuovo modello più economico, ed i risultati positivi delle linee di business non strettamente automobilistiche”.
A questo punto, secondo il Sales Director per l’Italia di Graniteshares, “sarà importante per Tesla saper rispettare le promesse in merito ai sistemi di guida autonoma, ai robo-taxi e a nuovi modelli più economici, oltre che risolvere il problema politico-legale del compenso di Musk”.
“E’ chiaro – ha continuato l’esperto – come ormai la sfida con le cinesi, pensiamo a produttori come BYD o anche alla nuova Xiaomi SU7, si giochi non solo sul piano della guerra sui prezzi ma anche sul vantaggio tecnologico ed innovativo”.
In questo contesto, ha concluso Roncarolo, “con gli sviluppi nella produzione e nello stoccaggio del carburante, un’altra sfida futura che tutti i produttori di veicoli a batteria dovranno affrontare, e della quale forse parliamo ancora poco, è quella con le auto alimentate a idrogeno”.
La promessa di Musk di lanciare nuovi veicoli a prezzi più accessibili ha raccolto anche il consenso di Madeline Ruid, Research Analyst di Global X:
“L’intenzione di Tesla di velocizzare il lancio di nuovi modelli, compresi quelli più convenienti, mettendoli in produzione in anticipo rispetto al precedente obiettivo che guardava alla seconda metà del 2025, potrebbe essere un segnale positivo per il potenziale di crescita a lungo termine dell’azienda”.
E questo perchè “le case automobilistiche che nei prossimi due anni riusciranno a lanciare negli Stati Uniti modelli EV a prezzi più accessibili, intorno ai 30mila dollari o meno, potrebbero ottenere infatti un vantaggio competitivo nel panorama sempre più affollato dei veicoli elettrici”.
L’analista di Global X ha indicato anche che, “sul fronte dei veicoli autonomi, Tesla ha continuato a fare progressi sulla sua tabella di marcia, ma ci sono ancora ostacoli tecnologici e normativi che dovranno essere superati prima di poter lanciare un’attività veramente scalabile di robotaxi e ride-sharing”.
Occhio alla nota positica sul business di energia di Tesla: “Il business dello stoccaggio di energia di Tesla ha registrato 4,1 GWh di installazioni nei primi tre mesi dell’anno, segnando il miglior trimestre dell’azienda fino ad oggi”.
Di fatto, “il segmento “Energy Generation and Storage” di Tesla continua ad essere il settore a più alto margine dell’azienda e, sebbene lo stoccaggio rappresenti una quota ridotta delle tecnologie che generano ricavi per Tesla, resta un’area di forza con un potenziale di crescita di lungo periodo”.