Tesla: consegne 2Q sopra attese, il peggio è alle spalle?
Le consegne di Tesla nel secondo trimestre superano le attese e spingono il titolo in rialzo del 10% a Wall Street. Il calo su base annua, però, evidenzia il persistente rallentamento nel mercato dei veicoli elettrici, con pressioni sui margini elevate a causa della crescente concorrenza. Intanto, sale l’attesa per i risultati, in uscita il 23 luglio e per l’appuntamento clou dell’8 agosto con il RoboTaxi Day, che potrebbe segnare una nuova fase di crescita per la società di Elon Musk.
Tesla consegna 443.956 auto nel 2Q
Nel periodo aprile-giugno, Tesla ha consegnato 443.956 veicoli, rispetto ai 439.302 mediamente stimati dagli analisti (secondo il consensus di Bloomberg). Nel dettaglio, si tratta di 422.405 Model 3 o Model Y e 21.551 altre vetture.
Negli stessi tre mesi, la società di Musk ha prodotto 410.831 auto, di cui 386.576 Model 3/Y e 24.255 altri modelli.
Il dato relativo alle consegne totali del secondo trimestre è superiore alle 386.810 spedizioni, a livello globale, del primo trimestre ma inferiore alle 466.140 di un anno prima.
Titolo in rimonta a Wall Street
In scia ai dati sulle consegne, il titolo ha registrato un guadagno del 10,2% nella seduta di ieri, chiudendo a 231,26 dollari.
Dal minimo del 22 aprile scorso, le azioni dell’azienda texana sono risalite di oltre il 55% ma da inizio anno continuano a evidenziare un calo del 7%, peggior performance tra le cosiddette “Magnifiche 7” che hanno trainato il mercato nel 2023.
Tesla vede la luce in fondo al tunnel
Nonostante il calo su base annua, alcuni analisti hanno ravvisato segnali di resilienza per il settore dei veicoli elettrici e un miglioramento del sentiment sulle azioni Tesla.
Ricordiamo che pochi mesi fa Tesla ha annunciato un taglio del 10% della forza lavoro per ridurre i costi e far fronte al calo delle vendite, salvaguardando la redditività. Nell’assemblea degli azionisti del mese scorso (che ha confermato i bonus a Elon Musk e lo spostamento della sede in Texas), il Ceo ha confermato che la domanda e le vendite a breve termine continueranno a faticare, in una fase di transizione per il settore.
Prima del dato sulle consegne, Wells Fargo ha sottolineato che il margine lordo di Tesla sarà probabilmente condizionato dalla concorrenza aggressiva in Cina e dall’appiattimento dell’adozione di veicoli elettrici negli Stati Uniti e in Europa, con poche possibilità di aumentare i volumi.
Secondo Citigroup, da qui in avanti l’attenzione si concentrerà sui margini per valutare l’equazione prezzo/costo, nonché su eventuali aggiornamenti in merito ai lanci di nuovi prodotti.
Wedbush positiva su Tesla
Wedbush sottolinea il ritorno di Tesla e Musk con una “enorme performance”, a smentire le attese di un nuovo fallimento da parte di Wall Street. Tra i fattori positivi gli analisti guidati da Daniel Ives rimarcano il “mini rimbalzo” in Cina e la stabilizzazione dei prezzi.
Per Wedbush, “il peggio è ormai nello specchietto retrovisore di Tesla”. Questa performance trimestrale sopra le attese rappresenta solo un “antipasto” in vista della presentazione del RoboTaxi, previsto per l’8 agosto. Questo appuntamento sarà “un momento storico per la storia di Tesla” e “un catalizzatore a breve termine”.
Lo sviluppo della tecnologia FSD per la guida autonoma, con i test in corso in Cina, e la sua applicazione ai taxi senza conducente possono essere “la chiave per raggiungere una valutazione di oltre mille miliardi di dollari”. Attualmente la market cap dell’azienda è pari a $737 miliardi.
In definitiva, i dati sulle consegne sono “musica per le orecchie dei rialzisti, che si avviano verso una forte seconda metà dell’anno, ricca di catalyst positivi”.
Wedbush ha alzato il target price sul titolo da 275 a 300 dollari per azione, confermando il giudizio “outperform”.