Notizie Notizie Mondo Netflix: per la regina dello streaming utili migliori delle attese e crescita abbonati. Piano pubblicità paga, il titolo a Wall Street

Netflix: per la regina dello streaming utili migliori delle attese e crescita abbonati. Piano pubblicità paga, il titolo a Wall Street

19 Luglio 2024 14:47

La regina dello streaming Netflix ha dato il via alla stagione delle trimestrali dei grandi nomi del panorama social made in Usa.

Occhio al titolo, che in premarket a Wall Street mette a segno un rialzo di poco superiore a +1%, dopo il trend praticamente piatto mostrato nelle contrattazioni afterhours della borsa americana, a seguito della diffusione dei conti.

Netflix annuncia utili e numero abbonati

Nel pomeriggio americano di ieri, dopo la fine della giornata di contrattazioni a Wall Street, Netflix ha annunciato di avere concluso il secondo trimestre del 2024 con un utile netto di $2,15 miliardi, o $4,88 per azione, in rialzo rispetto agli 1,49 miliardi, o $3,29 per azione, del secondo trimestre del 2023.

L’utile per azione è stato superiore ai $4,74 attesi dagli analisti intervistati da LSEG.

Il fatturato di Netflix è salito del 17% su base annua a $9,6 miliardi circa, sostenuto soprattutto dai numeri degli abbonati al piano con pubblicità lanciato dal gigante americano, e praticamente poco al di sopra dei $9,53 miliardi stimati dagli analisti.

In totale, il numero degli abbonati alla piattaforma Netflix è salito del 16,5% su base annua, a 277,65 milioni, meglio dei 274,4 milioni attesi dal consensus degli analisti interpellati da StreetAccount.

Il successo del piano con pubblicità

Nello specifico, il successo del piano con pubblicità è stato confermato dall’incremento del numero degli abbonati pari a +34%, su base annua, nel corso del secondo trimestre.

Nel comunicare i propri risultati di bilancio, Netflix ha messo in evidenza che gli utenti che si sono abbonati al piano con pubblicità hanno inciso sul numero dei nuovi abbonamenti nei mercati in cui questa opzione è stata offerta per più del 45% sul totale.

Il gruppo ha tuttavia avvertito anche che questo piano con pubblicità è ancora giovane, il che significa che non sarà questo “l’elemento trainante più importante della crescita del nostro fatturato, nel 2024 o nel 2025”.

Da segnalare che i dati sugli utenti appena sfornati fanno parte degli ultimi aggiornamenti che Netflix darà sui numeri dei suoi abbonati:

di fatto, il colosso ha chiaramente detto in occasione della presentazione, qualche mese fa, dei risultati del primo trimestre, che smetterà di pubblicare i numeri relativi al trend degli abbonamenti, così come non renderà più noti i dati sul fatturato medio per utente, a partire dal 2025.

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Motivo: la società “è concentrata sui ricavi e sui margini operativi, essendo questi i nostri parametri finanziari primari – e sull’engagement (ovvero sul tempo trascorso sulla sua piattaforma dai suoi attenti)”, in quanto sono questi a suo avviso “i migliori criteri per misurare la soddisfazione degli utenti”.

E, a livello di engagement, sono le serie “Bridgerton” e “”Baby Reindeer” a continuare a fare la fortuna del gigante dello streaming.

Tornando al trend del titolo, nell’ultimo mese le azioni NFLX sono scese di più del 5%, mentre negli ultimi tre mesi il trend è stato di un guadagno superiore a +5%.

Positiva anche la performance YTD, pari a un balzo superiore a +32%, mentre su base annua il titolo è in crescita del 47% circa.

Va ricordato che dopo il rallentamento della crescita del numero degli abbonati sofferto nel 2022, Netflix si è focalizzata su diverse strategie di business, per supportare il proprio fatturato.

Nel mese di maggio, il gruppo ha anche annunciato che lancerà una propria piattaforma pubblicitaria, ponendo dunque fine alla collaborazione, ai fini di questa tecnologia, con la Big Tech Usa Microsoft.

Occhio anche alle iniziative di sport live su cui Netflix ha puntato, come ha confermato l’accordo che la società ha siglato sempre a maggio con il campionato di football Usa Nfl, attraverso l’acquisizione dei diritti per la trasmissione di quattro partite, che si giocheranno a Natale di questo anno e anche nei due anni successivi.

“Siamo andati live perchè i nostri utenti ne vanno pazzi, ed è qualcosa che fa salire di molto l’engagement e l’eccitazione…la cosa positiva è che piace anche agli inserzionisti pubblicitari, e per lo stesso motivo”, ha commentato il co-amministratore delegato di Netflix Ted Sarandos, nel corso della call del pomeriggio americano di ieri, indetta per commentare i conti.

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