Netflix: conti 1Q sopra attese ma cala a Wall Street, dal 2025 stop dati abbonati
Le azioni Netflix viaggiano in calo di oltre il 6% nel pre-market di Wall Street, nonostante i risultati migliori delle previsioni nei primi tre mesi dell’anno. La scarsa visibilità sulla crescita futura ha parzialmente deluso gli analisti, complice la decisione di non comunicare più gli abbonamenti trimestrali e i ricavi per utente a partire dal primo trimestre 2025, che lascia intendere un rallentamento.
I risultati del 1Q di Netflix
Nel primo trimestre Netflix ha registrato ricavi per 9,37 miliardi di dollari, in aumento del 15% su base annua, a fronte dei 9,26 miliardi di dollari stimati dagli analisti.
I nuovi abbonati sono stati ben 9,33 milioni (dopo i 13 milioni del quarto trimestre 2023), rispetto a 1,75 milioni del periodo di confronto e a 4,84 milioni del consensus di Bloomberg, con un incremento superiore alle attese in tutte le aree geografiche. Dinamica che sottolinea il successo dell’introduzione di un piano advertising e della battaglia contro la condivisione degli account.
Il margine operativo è passato dal 21% al 28,1% (consensus 25,7%), l’utile operativo è cresciuto del 54% a 2,63 miliardi di dollari (vs 2,43 miliardi stimati) e l’EPS è quasi raddoppiato, da 2,88 a 5,28 dollari, contro una previsione media di 4,52 dollari. Il free cash flow si attesta a 2,14 miliardi, rispetto a 1,87 miliardi delle attese.
Le previsioni sul 2Q e il full year
Per il trimestre in corso, Netflix ha previsto entrate per 9,49 miliardi di dollari, lievemente al di sotto dei 9,51 miliardi del consensus. Il margine operativo è previsto al 26,6%, contro una stima media del 25,4%, mentre l’EPS è atteso a 4,68 dollari, rispetto a 4,54 dollari delle previsioni.
Nella lettera agli investitori, Netflix ha precisato che l’aumento degli abbonati nel secondo trimestre sarà inferiore all’inizio dell’anno, mentre le entrate aumenteranno del 16%.
Per il full year, la società ha alzato lievemente la stima sul margine operativo dal 24% al 25%, mentre la proiezione sul free cash flow è rimasta inalterata a circa 6 miliardi di dollari, nonostante gli analisti si aspettassero un miglioramento (consensus 6,49 miliardi).
Dubbi sulla crescita futura di Netflix
Il primo trimestre ha dunque superato le attese, ma la guidance per il periodo aprile-giugno è sostanzialmente in linea con le previsioni e le stime per l’intero esercizio sono piuttosto prudenti e implicano una decelerazione nella seconda metà dell’anno.
Inoltre, la decisione di non divulgare più sistematicamente i numeri sugli abbonati e i ricavi per sottoscrittore a partire dal 2025 è stata una doccia fredda per Wall Street, che ha sempre tenuto in grande considerazione questi parametri per valutare le prestazioni di Netflix. Questa scelta potrebbe suggerire un rallentamento atteso, sollevando dubbi sulla capacità dell’azienda di reggere la concorrenza dei rivali in futuro.
In ogni caso, Netflix comunicherà le previsioni su metriche più tradizionali, come vendite e utili, segnalando anche i principali traguardi sul fronte degli abbonamenti.
Previsto calo in avvio a Wall Street
Il titolo si appresta ad aprire in calo la seduta odierna, dopo aver registrato un guadagno del 25% nella prima parte dell’anno, raggiungendo una capitalizzazione di mercato superiore a 260 miliardi di dollari.
Il rally di inizio 2024 ha portato le azioni della società di streaming in area 610 dollari, non troppo distante dai massimi storici di 691 dollari del novembre 2021, raggiunti sull’onda lunga della pandemia.
Al momento, le raccomandazioni sul titolo monitorate da Bloomberg si dividono fra 39 buy, 17 hold e 3 sell, con un target price medio di 635 dollari.