Netflix: boom abbonati, numeri da record Covid. Utili (e prezzi) su
Un boom nella crescita degli abbonati così, Netflix non lo vedeva dai tempi più drammatici della pandemia Covid-19, che aveva costretto milioni di cittadini a rimanere confinati a casa, per le misure di lockdown che i governi di tutto il mondo avevano lanciato per frenare i contagi.
Quell’imperativo stay at home aveva fatto la fortuna del gigante americano dello streaming, che aveva riportato numeri record della sua storia.
Un successo, quello che si riteneva ormai archiviato, che la Big Tech è riuscita in qualche modo a replicare nel terzo trimestre di quest’anno, per motivi diversi, ovvero per le nuove regole lanciate per arginare il fenomeno della condivisione delle password e per il lancio del nuovo piano con pubblicità.
Trimestrale Netflix rivela boom abbonati. Numeri da Covid
Nel corso del terzo trimestre del 2023, Netflix ha assistito a una crescita del numero degli abbonati, a livello globale, pari a 8,76 milioni di unità, molto oltre i 5,49 milioni previsti dal consensus di Wall Street, stando alle stime di Street Account.
Si è trattato della crescita degli abbonati, su base netta, più alta da quel balzo di 10,1 milioni di unità che si era verificato nel secondo trimestre del 2020, dunque nei mesi più bui della pandemia Covid.
Gli appassionati di contenuti via streaming hanno accolto con entusiasmo il piano con pubblicità, al punto che, in questo caso, il numero degli abbonati è schizzato di quasi il 70% su base trimestrale.
Non è stata resa nota tuttavia la percentuale sul totale degli abbonati della fascia di utenti che ha scelto il piano.
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Fatto sta che i numeri, riporta un articolo della CNBC, hanno dimostrato che Netflix continua a vantare la posizione numero uno del settore dello streaming, a fronte di rivali e potenziali tali che spesso faticano a fare utili.
A proposito di utili, l’utile netto di Netflix relativo al terzo trimestre fiscale, si è attestato a $1,7 miliardi, o $3,73 per azione, meglio dei $3,10 per azione dello stesso periodo del 2022.
Il fatturato è salito a $8,54 miliardi, dai $79 miliardi del terzo trimestre dello scorso anno.
Gli utili hanno battuto le attese degli analisti intervistati da FactSet, che avevano previsto un utile per azione, in media, di $3,49, mentre il fatturato è stato in linea con gli $8,54 miliardi stimati.
Per il quarto trimestre del 2023, Netflix ha annunciato di prevedere un utile per azione di $2,15 su un giro d’affari di $8,7 miliardi, al di sotto dell’eps di $2,16 e del fatturato di $8,8 miliardi stimato dal consensus.
Netflix annuncia nuovo round aumenti prezzi. I piani colpiti
Netflix ha annunciato con la trimestrale alcuni aumenti dei prezzi, che non coinvolgeranno tuttavia tutte le sue offerte.
Il suo piano con pubblicità continuerà a costare negli Stati Uniti $6,99 al mese.
Previsti invece rialzi per i piani Base e Premium.
Gli aumenti scatteranno il prossimo mercoledì.
Per la precisione, negli Stati Uniti, il piano Base di Netflix costerà $11,99, rispetto agli attuali $9,99) mentre il piano Premium avrà un costo di $22,99 al mese, rispetto agli attuali $19,99.
Il piano standard continuerà a essere offerto a $15,49 al mese.
“Un trimestre da urlo”
Gli ottimi numeri del bilancio hanno portato il titolo Netflix a scattare subito a Wall Street fino a +13%.
Gabriel Debach, market analyst di eToro, ha commentato il trend delle azioni, facendo notare il “trimestre da urlo”:
“Il gigante dello streaming ha registrato la più grande crescita trimestrale di abbonati degli ultimi tre anni, portando la sua base di abbonati a quasi 250 milioni. Il giro di vite sulla condivisione delle password è stato accolto con iniziale trepidazione dagli investitori, ma il cambiamento ha invece guidato una delle migliori crescite di Netflix dai tempi del boom della pandemia”.
“È importante notare – ha continuato Debach – che i nuovi abbonati stanno contribuendo alla crescita di Netflix, con guadagni, ricavi, margini e free cash flow che hanno battuto le stime degli analisti per il trimestre. Un aumento significativo del flusso di cassa libero ha permesso a Netflix di mettere in mostra i suoi muscoli finanziari con un buy-back di 2,5 miliardi di dollari nel terzo trimestre”.
Da segnalare che il titolo NFLX è balzato del 17% circa YTD (dall’inizio dell’anno), facendo tuttavia dietrofront negli ultimi mesi, e a fronte del rialzo pari a +12% dell’indice benchmark S&P 500.
Netflix: occhio a stime margine operativo e flusso di cassa
Occhio anche ad altre voci di bilancio di Netflix, come quella del margine operativo, che è salito al 22,4%, oltre il 22,2% atteso dalla Big Tech, che ora prevede un margine operativo per l’intero 2023 pari al 20%, nella parte più alta della forchetta compresa tra il 18% e il 20% precedentemente attesa.
Nel terzo trimestre, il flusso di cassa disponibile del colosso si è attestato inoltre a $1,89 miliardi, oltre gli $1,27 miliardi attesi; fattore che ha portato Netflix a rivedere al rialzo anche in questo caso la guidance dell’intero anno, che ora è di un flusso di cassa disponibile pari a $6,5 miliardi, in crescita rispetto ai $5 miliardi stimati in precedenza.
C’è una voce di bilancio cruciale di Netflix che ha deluso però gli analisti. E’ stata quella del fatturato per abbonato (ARM -average revenue membership), in calo su base annua dell’1% nel corso del terzo trimestre del 2023, in linea comunque con le attese del gruppo.
Netflix ha motivato il trend con il fatto che, gran parte della crescita di nuovi abbonati è stata registrata nei paesi caratterizzati da un fatturato per utente più basso.
Hanno impattato anche gli aumenti dei prezzi limitati che sono stati lanciati nel corso degli ultimi 18 mesi, e la decisione di alcuni clienti di cambiare piano.
Ma ora si cambia registro, visto che i prezzi degli abbonamenti a Netflix torneranno a salire. Non solo negli Stati Uniti, ma anche nel Regno Unito e in Francia.