Notizie Notizie Italia Mps: il no di Bper-Unipol affonda il titolo (-9%)

Mps: il no di Bper-Unipol affonda il titolo (-9%)

9 Giugno 2023 14:26

Mps, panico in Borsa dopo dichiarazioni Bper e Unipol. Titolo KO sul Ftse Mib

Affossato anche l’ultimo rumor M&A su Mps, quello che vede interessata alla banca senese Bper.

Mps
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Il titolo del Monte dei Paschi di Siena non regge il colpo dell’ennesimo rumor smentito, affondando in Borsa del 6% circa, in una giornata che vede il Ftse Mib di Piazza Affari soffrire un leggero ribasso.

Mps si conferma il titolo peggiore del listino.

La smentita è arrivata dalla stessa banca chiamata in causa, ovvero da Bper e anche da Unipol, maggiore azionista della banca di Modena.

Si è fatta sentire anche Mps, il cui titolo ultimamente è salito, più per la precisione gonfiato  secondo gli scettici sulla sua appetibilità come preda di operazioni di M&A, proprio sulla scia di nuove scommesse sull’appetibilità dell’istituto. Scommesse che si sono accavallate a seguito delle dichiarazioni ottimistiche, rilasciate prima dal ministro dell’Economia e del Tesoro Giancarlo Giorgetti, poi, in una intervista, dallo stesso ceo del Monte di Stato, Luigi Lovaglio.

In occasione del Festival sull’Economia di Trento, Giorgetti aveva definito Mps potenziale “preda ambita”, facendo un parallelismo con il percorso di uscita del Mef da Ita Airways, decretato con l’accordo con Lufthansa che era stato annunciato qualche giorno prima.

Poco dopo il numero uno del Monte dei Paschi, ceo Luigi Lovaglio, si era detto favorevole ai desiderata del governo Meloni, ovvero alla creazione di un terzo polo bancario, rinfocolando così ulteriormente le scommesse sul risiko delle banche italiane, con Mps ghiotta preda.

Invece no.

Bper, l’AD Montani: “Mps è a Siena, a noi non interessa”

“MPS è a Siena, a noi non interessa”. Così oggi l’amministratore delegato di Bper Piero Luigi Montani, a margine dell’incontro annuale della Consob con il mercato finanziario e del discorso proferito dal presidente della Commissione, Paolo Savona.

Bper

Poco dopo, un altro schiaffo è arrivato da Unipol, primo azionista di Bper, che ha parlato di fantasie, facendo riferimento a un possibile interesse della banca a convolare a nozze con il Monte.

Non siamo mai stati contattati da nessun governo sul dossier Montepaschi, non ci sono interlocuzioni, né mai ce ne sono state”, ha commentato, stando a quanto riportato dall’agenzia Radiicor il presidente del gruppo Unipol, Carlo Cimbri, anche lui presente all’evento della Consob.

Bper è una banca che è cresciuta tanto negli anni scorsi, in poco tempo, quindi è totalmente impegnata nell’integrazione” degli istituti che sono stati già acquisiti, come Carige.

Cimbri ha ricordato che “il valore per i clienti, gli azionisti e la banca si crea con un lavoro puntuale di tutti i giorni“. E che, “Bper oggi è totalmente concentrata su questo lavoro”, ha detto ancora.

Mps: solita aspirante sposa senza pretendenti

Come in passato, si staglia così di nuovo la prospettiva di una Mps solita aspirante sposa senza pretendenti.

Nelle ultime settimane, un doppio no è arrivato anche da Banco BPM e da Credit Agricole Italia, in occasione delle ultime considerazioni Finali del numero uno di Bankitalia, Ignazio Visco.

Non abbiamo alcuna intenzione di perseguire un progetto di aggregazione con il Monte dei Paschi di Siena. Abbiamo una strategia stand alone che ha consentito di conseguire risultati davvero positivi e con cui contiamo di creare molto valore per i nostri azionisti futuri”, aveva detto il presidente di Banco BPM Massimo Tononi, confermando quanto era stato detto nelle ultime settimane già dal ceo Giuseppe Castagna.

Idem il presidente di Credit Agricole Italia:

“Stiamo bene così come siamo per il momento”, aveva risposto il presidente Ariberto Fassati alla domanda (la solita) che riguarda il dossier Mps, ovvero “Siete interessati o no ad acquistare il Monte di Stato?”.

L’ennesimo no di Bper non è una buona notizia per il governo Meloni, che punta, facendo leva proprio su un presunto interesse per Mps, a creare un terzo polo bancario, liberandosi di quella zavorra della partecipazione, pari al 64% del capitale di Siena, che ha reso lo Stato italiano primo azionista della banca con la ricapitalizzazione precauzionale del 2017.

In base ai nuovi accordi siglati con l’Unione europea, lo Stato dovrà riconsegnare Mps al mercato entro il 2024.

Le ultime indiscrezioni su un presunto interesse di Bper verso Monte dei Paschi erano arrivate con un articolo di La Repubblica, che non aveva escluso neanche l’opzione di una Mps fatta a pezzi, ovvero di uno spezzatino della banca (break up).

Presente oggi all’incontro annuale della Consob con il mercato finanziario anche il presidente del Monte dei Paschi, Nicola Maione che, interpellato da Radiocor riguardo a quanto detto poco prima dal ceo di Bper, Piero Montani, si è così espresso:

“Noi continuiamo a lavorare sulla strada del miglioramento dei conti, degli utili, e andiamo avanti”.