Notizie Notizie Italia Dossier Ita risolto, questione Mps no. Giorgetti su vendita: ‘non siamo disperati’. Titolo: a Piazza Affari è bis di buy

Dossier Ita risolto, questione Mps no. Giorgetti su vendita: ‘non siamo disperati’. Titolo: a Piazza Affari è bis di buy

4 Luglio 2024 10:46

Se per Alitalia si chiude una vicenda “annosa”, parola del ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, per Mps bisogna a quanto pare attendere ancora un po’. Detto questo, l’Italia ha bisogno di più poli bancari.

Il titolare del Tesoro ha commentato così l’ok tanto atteso della Commissione Ue al perfezionamento dell’acquisizione di una quota di Ita Airways da parte di Lufthansa, arrivato ieri.

Giorgetti ha fatto anche un paragone tra Ita Airways e Mps, sottolineando che il percorso che è stato scelto per la compagnia aerea ex Alitalia è frutto della “stessa logica per quello che vogliamo fare con Mps”. E il titolo del Monte dei Paschi di Siena, dopo essere volato nella sessione della vigilia, si conferma anche oggi tra i migliori dell’indice Ftse Mib, insieme a quello del suo ipotetico cavaliere bianco, Bper.

Mps: titolo ancora in rialzo dopo boom buy. Giorgetti: non siamo disperati

Dopo il rally di ieri, pari a +5,71%, le azioni del Monte dei Paschi di Siena si avvicinano sempre di più alla soglia psicologica dei 5 euro, avanzando alle 10 circa ora italiana di oltre l’1%, oltre i 4,9 euro.

Bis di buy anche sul titolo Bper, che ieri era balzato del 3,59% e che oggi scatta di oltre l’1%, oltre quota 5,11 euro.

Unipol, potenziale regista delle nozze tra Mps e Bper, dopo aver incassato ieri un rialzo del 3,19%, è invece oggi poco mossa.

Nel rispondere a una domanda che gli è stata posta durante la conferenza stampa indetta per commentare l’operazione tra Ita Airways e Lufthansa, Giorgetti ha ricordato che, nel caso della banca senese, “vogliamo fare un’operazione industriale, ma nelle condizioni buone per lo Stato ma soprattutto per l’economia di questo paese”.

Insomma: “non siamo disperati, l’operazione si farà quando si verificheranno queste condizioni”.

Ita: piaga Alitalia chiusa, dossier Mps ancora no

L’orgoglio sbandierato da Giorgetti per ora è tutto per Ita Airways, mentre il dossier Mps-Monte dei Paschi di Siena-Monte di Stato dovrà aspettare ancora un po’ per essere risolto, anche se il governo Meloni ha fatto passi considerevolmente importanti nell’iniziare a riconsegnare la banca al mercato.

Se la piaga Alitalia è stata risolta, quella di Mps peserà insomma ancora sulle spalle dei contribuenti.

“Oggi chiudiamo una storica e annosa vicenda. Possiamo dire agli italiani che non ci metteremo più un euro delle loro tasse” ha affermato il ministro Giorgetti, “Ita nasce proprio per mettere fine agli aiuti di Stato” concessi nel passato ad Alitalia e che sono costati agli italiani soldi delle loro tasse”.

“Un grande orgoglio e un grande successo”, ha definito l’operazione Giorgetti.

“Ita rimarrà inizialmente una partecipazione dello Stato e rimarrà italiana nel cuore se non nella proprietà, perché comunque è interesse anche di sostanza sviluppare il mercato italiano, il turismo e anche dell’economia italiana che sarà interconnessa con il mondo sicuramente meglio di oggi: è un’operazione win-win”.

E ancora, dal comunicato del Mef è emersa la dichiarazione del presidente di Ita Airways Turicchi, che ha spiegato che la compagnia, con oltre 400 milioni in cassa, “ha tutte le premesse per continuare a investire e crescere” e che i numeri di Ita faranno sì che quello con Lufthansa sarà “un matrimonio di lungo termine”.

L’amministratore delegato di Lufthansa Carsten Spohr ha sottolineato infine che con questa operazione “i passeggeri italiani vincono perché avranno migliori connessioni e più competitività”.

L’ok della Commissione Ue all’accordo Ita-Lufthansa

L’annuncio su Ita-Lufthansa è arrivato ieri dopo il via libera all’operazione da parte della Commissione europea, che ha approvato, a norma del regolamento UE sulle concentrazioni, il progetto di acquisizione del controllo congiunto di Ita Airways da parte di Lufthansa e del ministero italiano dell’Economia e delle finanze (Mef).

La Commissione Ue ha dato semaforo verde a seguito della presentazione da parte di Lufthansa e del Mef di un pacchetto di misure correttive, proposte per rispondere alle preoccupazioni della Commissione relative alla concorrenza.

Gli impegni sono stati i seguenti, come riassunti dalla Commissione Ue nel comunicato con cui ha dato il via libera all’operazione:

  • Impegni per le rotte a corto raggio: Lufthansa e il Mef metteranno a disposizione di una o due compagnie aeree concorrenti le risorse necessarie per iniziare a operare voli diretti tra Roma o Milano e alcuni aeroporti dell’Europa centrale. I beneficiari di misure correttive dovrebbero operare su queste rotte per un certo periodo di tempo minimo. Lufthansa e il Mef garantiranno inoltre che una di queste compagnie aeree concorrenti abbia accesso alla rete nazionale di Ita per offrire collegamenti indiretti tra alcuni aeroporti dell’Europa centrale e alcune città italiane diverse da Roma e MilanImpegni per le rotte a lungo raggio: La società risultante dalla concentrazione concluderà accordi con i concorrenti per migliorare la loro competitività sulle rotte a lungo raggio interessate, ad esempio attraverso accordi interlinea o scambi di bande orarie. Ciò comporterà un aumento delle frequenze dei voli diretti e/o migliori collegamenti per i voli con uno scalo su ciascuna rotta. Nella sua valutazione la Commissione ha tenuto conto del fatto che il Mef manterrà una partecipazione di controllo in Ita dopo l’operazione e continuerà ad essere incentivata a far sì che Ita competa con i partner delle imprese comuni di Lufthansa in America settentrionale, almeno fino a quando Ita non sarà integrata nell’impresa comune.
  • Impegni per l’aeroporto di Milano Linate: Lufthansa e il Mef trasferiranno bande orarie di decollo e di atterraggio nell’aeroporto di Linate ai beneficiari di misure correttive per le rotte a corto raggio. Il numero di bande orarie da cedere supera quanto necessario per gestire le rotte a corto raggio nonché il numero di bande orarie che l’operazione avrebbe aggiunto al portafoglio di Ita. Ciò consentirà al beneficiario delle misure correttive di creare una base sostenibile nell’aeroporto di Linate e di offrire potenzialmente i propri collegamenti con uno scalo tra l’Italia e l’Europa centrale.

Per quanto riguarda i termini finanziari dell’operazione Ita-Lufthansa, ieri Bruxelles ha praticamente dato il benestare all’acquisizione da parte della compagnia tedesca Lufthansa di una quota del 41% di Ita Airways, per un valore di 325 milioni di euro.

Interpellato dall’agenzia di stampa Reuters Andrea Giuricin, analista del settore trasporti di TRA consulting ha affermato che questa soluzione “è per ora la migliore opzione per Ita e per l’Italia”: “un processo di privatizzazione che si compie attraverso Lufthansa, che ha una strategia multi-hub e che desidera concentrarsi su Fiumicino … è qualcosa di buono anche per i contribuenti italiani”.

In generale, gli analisti interpellati dalla Reuters mettono però in evidenza che non sarà facile ricostruire Ita, se si considera che l’ex Alitalia ha fatto fronte a “decenni di difficoltà finanziarie e a salvataggi” e che “probabilmente Lufthansa dovrà fare un investimento significativo”.

Mps: si attende terza mossa Meloni. Giorgetti fa notare differenza con Ita

Tornando a Mps, ieri il titolo è letteralmente schizzato sul Ftse Mib di Piazza Affari, chiudendo con un rally del 5,7% grazie alle nuove scommesse che si sono riaccese sull’arrivo di un risiko bancario in Italia, dopo la mossa di Unipol su Bper e per la scadenza di quel lock up che ha vietato al Mef per tre mesi di vendere ulteriori quote della banca in suo possesso.

Ma ora il governo Meloni può tornare a smobilizzare partecipazioni ancora in mano al Tesoro, dando seguito a quel piano che si è concretizzato prima con la vendita di una prima quota, pari al 25% alla fine del 2023 e poi con lo smobilizzo di un’altra all’inizio di quest’anno. Ed è proprio su una imminente nuova mossa di Meloni sul Monte che Piazza Affari ha continuato a scommettere, memore di quel terzo polo bancario a cui ambisce il governo italiano.

A correre nella sessione di ieri sono state anche Unipol (+3,19%) e Bper, dopo che la compagnia assicurativa bolognese guidata dal presidente Carlo Cimbri, stando alle comunicazioni della Consob, è salita al 24,62% del capitale della banca emiliana di cui era già azionista di maggioranza (così come è azionista di maggioranza di Popolare di Sondrio).

LEGGI ANCHE

Mossa Unipol di Cimbri su Bper, banca più ‘gettonata’ per M&A con Mps. Buy su titoli Promessi Sposi a Piazza Affari

Mps: febbre risiko in Borsa in attesa terzo atto Meloni e rebus Bper, buy su banche. Ma c’è anche un’altra preda

In ogni caso, pur frenando sulla vendita del Monte ancora di Stato, il ministro Giorgetti ha tenuto a precisare nella giornata di ieri che, nel caso di Ita, “non abbiamo visto soggetti italiani che potessero fare una operazione”, ma anche che “il mercato del credito è diverso e l’interesse dell’economia italiana è avere una pluralità di poli” bancari.

Dunque, la borsa continua ad aspettare il terzo atto di Meloni sul Monte dei Paschi di Siena, premiando il titolo che, nell’ultima settimana è schizzato di oltre il 14%, avanzando del 2,4% nell’ultimo mese.

Dall’inizio dell’anno la corsa è stata pari a quasi +63%, mentre nell’ultimo anno il guadagno incassato è stato superiore a +115%.