Bper svela il nuovo piano targato Papa, grande attesa per dividendi. Per analisti il titolo può correre ancora

A Piazza Affari è conto alla rovescia in attesa del nuovo piano Bper. Il piano industriale predisposto dal nuovo amministratore delegato Gianni Franco Papa sarà discusso oggi dal cda dell’istituto emiliano, mentre la presentazione alla comunità finanziaria è prevista nel corso della giornata di domani.
Politica dividendi e contromisure a calo margine d’interesse
A tenere banco sono soprattutto le aspettative legate ai dividendi alla luce dell’elevata posizione patrimoniale di Bper e l’attuale livello di payout che risulta inferiore rispetto a quello proposto dalle altre principali banche. Lo stesso Gianni Franco Papa, dallo scorso aprile alla guida della banca modenese, ha contribuito ad alimentare tali attese. “Forniremo nuove guidance aggiornate sulla politica dei dividendi“, sono state le sue parole due mesi fa a margine della presentazione dei conti del secondo trimestre. Papa ha specificato che la banca ha già accantonato risorse pari a circa il 60% dell’utile netto, rispetto al 50% di payout previsto nel precedente piano.
Tra gli analisti prevale la convinzione che Bper andrà a rimpinguare i dividendi piuttosto che l’opzione buyback. La nuova payout policy, a detta degli esperti di Intermonte, dovrebbe quantomeno portare la remunerazione a livelli simili a quella dei peer. Intermonte parla di “payout bonanza” e stima che la quota di utili riservata ai soci sotto forma di cedole salirà al 55% quest’anno, 65% nel 2025, 70 nel 2026 e 75% a fine piano nel 2027.
Visto lo scenario di riduzione dei tassi di interesse Bce, la banca emiliana potrebbe prevedere di compensare l’inevitabile calo del margine di interesse puntando sulle commissioni e sul rilancio di Banca Cesare Ponti come punto di riferimento nel private banking.
Titolo Bper inarrestabile nel 2024: +75% Ytd
Da inizio anno il titolo Bper segna un saldo di oltre +75%, tra i migliori di tutto il Ftse Mib (a fare meglio è solo Unipol, che è primo azionista di Bper, con +109% Ytd). Il rally di quest’anno ha portato la capitalizzazione di Bper oltre i 7,5 miliardi di euro, avvicinando il terzo gradino del podio delle maggiori banche di Piazza Affari, attualmente occupato da Banco Bpm che vale in Borsa circa 8,9 miliardi (non considerando Mediobanca e Finecobank nella lista delle banche tradizionali).
Oltre ai riscontri finanziari, con l’utile netto a 724,2 milioni nel primo semestre e margine netto di interesse in aumento dell’8,9% a 1,68 miliardi, gli investitori hanno apprezzato l’attestato di fiducia verso Bper da parte di Unipol, azionista di riferimento della banca. A luglio la compagnia guidata da Carlo Cimbri ha sottoscritto tramite la controllata UnipolSai un contratto di tipo share swap che le ha permesso di aumentare la partecipazione aggregata in Bper Banca al 24,62% del capitale dal 19,85% precedentemente detenuto (il contratto derivato prevede regolamento esclusivamente in contanti e avrà una scadenza massima il 25/02/2028). Unipol ha motivato la manovra definendola “un’interessante opportunità di investimento, in considerazione delle prospettive di rendimento complessivo (Total Return) del titolo Bper”.
Dietro l’euforia anche l’appeal da M&A
Sullo sfondo c’è inoltre il fattore M&A. Gli analisti non mancano di sottolineare l’appeal speculativo anche se il neo ceo Papa ha già avuto modo di spiegare che la banca modenese ragiona nel breve-medio termine su basi stand-alone. Il mercato ha però bene a mente che l’azionista Unipol, che ambisce a siglare partnership con reti bancarie per la distribuzione di prodotti assicurativi, in prospettiva potrà agire da regista nel processo di consolidamento del settore bancario italiano. In particolare, considerando il processo in atto di uscita del Tesoro da Mps (un’ulteriore quota sarà ceduta entro fine anno), l’eventuale ingresso di Unipol con una quota aprirebbe la porta alla nascita in futuro del più volte evocato terzo polo bancario mettendo insieme Bper, Mps e Sondrio.
Tra gli analisti netta prevalenza dei buy
Nonostante il prepotente rally dell’ultimo anno (+81%), sul titolo Bper c’è ancora una netta prevalenza di giudizi positivi. Il consensus Bloomberg vede infatti prevalere le raccomandazioni “buy” sul titolo (66,7%), mentre gli “hold” sono il restante 33,3% con nessun “sell” tra i 12 analisti che seguono il titolo della banca emiliana. Il target price medio indicato è 6,32 euro, oltre il 19% sopra i livelli attuali.