Notizie Notizie Mondo Jamie Dimon alle autorità USA, “è l’ora di porre fine alla crisi bancaria”

Jamie Dimon alle autorità USA, “è l’ora di porre fine alla crisi bancaria”

11 Maggio 2023 17:08

Secondo il ceo di JPMorgan, Jamie Dimon è l’ora che le autorità di regolamentazione si facciano avanti per porre la fine alla crisi del settore bancario. E inoltre prevede che i policymaker non hanno imparato la lezione dallo sconvolgimento del settore bancario in seguito ai fallimenti di SVB, Signature Bank e First Republic, nell’arco di un mese.

“Penso che le cose peggioreranno per le banche: più regolamenti, più regole e più requisiti”, ha dichiarato il ceo della più grande banca del mondo, Dimon in un’intervista a Bloomberg TV “Se esageri con certe regole, requisiti, regolamenti, ci sono alcune di queste banche comunitarie che mi dicono di avere più addetti alla compliance che addetti ai prestiti”.

Nel frattempo nel corso della seduta di oggi le banche regionali continuano a perdere terreno in particolar modo PacWest che perde il 28% a 4,64 dollari per azione. Perdite più moderate per l’altra banca USA, recente vittima dei sell-off, Western Alliance che segna un -0,7% a 27 dollari per azione.

Dimon, responsabilità anche alle autorità di regolamentazione

Jamie Dimon ha svolto un ruolo centrale nel salvataggio di First Republic in un momento critico per il settore bancario statunitense.
“Dobbiamo porre fine alla crisi bancaria”, ha detto Dimon. “Qualunque cosa debbano fare la FDIC, l’OCC (Office of The Comptroller of The Currency) e la Fed, per migliorare le cose, dovrebbero farla il prima possibile”.

La politica sui rialzi dei tassi della Fed e la successiva corsa agli sportelli hanno causato la bancarotta di tre istituti di credito americani. Il salvataggio di First Republic da parte di JPMorgan e la dichiarazione di Dimon secondo cui “questa parte della crisi è finita” hanno fatto ben poco per placare le preoccupazioni degli investitori sulla forza del settore. L’indice bancario regionale KBW ha perso il 12% dall’annuncio dell’accordo.

Secondo Dimon, le banche avrebbero dovuto essere incoraggiate a esaminare le potenziali trappole, piuttosto che eseguire un stress test annuale di centinaia migliaia di pagine, alimentando un “falso senso di sicurezza”. Il ceo di JPMorgan ha inoltre specificato che le autorità di regolamentazione devono gestire meglio le situazioni finanziarie delle banche più piccole, per “non essere sorpresi costantemente”.

Mentre la colpa principali per l’accaduto e degli amministratori delegati delle banche e dei consigli di amministrazione, “penso che ci debba essere umiltà da parte delle autorità di regolamentazione”, ha dichiarato Dimon. “Le autorità di regolamentazione dovrebbero dire: OK, eravamo un po’ una parte del problema, invece di puntare semplicemente il dito”.

Dimon, Bisogna punire i venditori allo scoperto

Secondo Dimon, nonostante lo sconvolgimento, il settore delle banche regionali è “abbastanza forte” e “si spera che ci stiamo avvicinando alla fine” dei problemi.
Dimon come tanti altri banchieri ha messo in dubbio il comportamento di alcuni venditori allo scoperto, affermando di ritenere che la Securities and Exchange Commission (SEC) dovrebbe esaminare tale attività per eventuali tattiche “senza scrupoli”.

Il ceo di JPMorgan ha riconosciuto che le sue convinzioni sono in contrasto con i membri del suo staff, che hanno dichiarato che la loro analisi delle vendite allo scoperto ha rivelato che l’attività non non ha a che fare con il calo dei prezzi dei titoli bancari. Ha anche affermato che non ci sono prove reali di vendite allo scoperto pervasive di azioni di piccoli istituti di credito.

Tuttavia, ha detto, “se le persone sono in collusione o le persone vanno allo scoperto e fanno un tweet su una banca, dovrebbero seguirle e con forza”, ha detto Dimon. “Dovrebbero essere puniti nella misura massima consentita dalla legge”.