Intesa SanPaolo: gli utili attesi con stop tassi Bce. Dividendi più ricchi?

Preview utili, ma anche dividendi, di Intesa SanPaolo: come annuncerà di avere concluso il 2023 la banca italiana guidata dal ceo Carlo Messina?
La data da tenere presente è domani, martedì 6 febbraio.
Oggi, a dare il via alla stagione delle trimestrali delle banche italiane, è stata in via ufficiale la Big Bank ‘rivale’ UniCredit. L’istituto di credito guidato dal ceo Andrea Orcel ha stracciato le stime del consensus, annunciando un utile netto record, per l’intero anno 2023, e dividendi da sogno.
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I conti migliori delle stime, uniti alla grande sorpresa dei dividendi, hanno fatto correre subito il titolo UCG.
Le azioni sono schizzate del 10% circa, volando a valori record dal 2015.
Immediato l’effetto contagio sui titoli delle altre banche italiane, che si apprestano ad annunciare i rispettivi conti del quarto trimestre del 2023 e dell’intero anno.
Intesa SanPaolo: titolo corre con effetto UniCredit. Preview utili
Il titolo Intesa SanPaolo si conferma tra i migliori dell’indice Ftse Mib della sessione odierna, in rialzo del 2,5%.
In cima alla classifica anche Mps-Monte dei Paschi di Siena e Bper.
Vale la pena ricordare che, all’inizio di novembre del 2023, Intesa SanPaolo ha annunciato di aver concluso i primi nove mesi del 2023 con un utile netto pari a 6,122 miliardi, in crescita di oltre l’85% su base annua, rispetto ai 3,30 miliardi dello stesso periodo del 2022.
Gli utili incassati dalla banca italiana nel terzo trimestre sono stati pari invece a 1,9 miliardi, in calo rispetto ai € 2,266 miliardi del secondo trimestre del 2023.
Per il quarto trimestre del 2023, l’outlook del consensus è di un ulteriore ritirata degli utili, su base trimestrale.
Ma la redditività si confermerà in rialzo su base annua, grazie all’effetto positivo che la carrellata di rialzi dei tassi lanciata dalla Bce di Christine Lagarde ha prodotto, in generale, su tutte le banche dell’area euro. Effetto che sarà però destinarsi smorzarsi, con lo stop alle strette monetarie deciso dalla Banca centrale europea.
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Le stime degli analisti interpellati da Bloomberg prevedono per Intesa SanPaolo un calo dell’utile netto GAAP dagli 1,9 miliardi del terzo trimestre del 2023, a quota 1,556 miliardi nell’ultimo trimestre dello scorso anno.
I ricavi complessivi sono stimati pressocché stabili, a 6,346 miliardi, rispetto ai 6,367 miliardi del terzo trimestre del 2023, mentre l’utile operativo è atteso a 3,048 miliardi, rispetto ai 2,780 miliardi del trimestre precedente.
Le spese operative totali sono previste in crescita a 3,417 miliardi, rispetto ai 3,149 miliardi del trimestre precedente.
L’outlook è anche di un aumento degli accantonamenti per coprire eventuali perdite sui crediti (dunque NPL-crediti deteriorati), su base adjusted, a 644,31 milioni, rispetto ai 357 milioni del terzo trimestre.
Dividendi più ghiotti? Occhio a novità buyback
La grande novità attesa da Intesa SanPaolo riguarda soprattutto il fronte dei dividendi.
Uzair Kundi, responsabile degli analisti della divisione banche di Bloomberg Intelligence, ritiene a tal proposito che “Intesa potrebbe annunciare buyback azionari per un valore superiore a 1 miliardo di euro, grazie al balzo dell’utile netto che, per l’intero 2023, è atteso in rialzo a 7,7 miliardi”.
I buyback, “uniti al dividend payout pari al 70%, porterebbero Intesa SanPaolo ad aumentare la remunerazione ag favore degli azionisti, nel corso dell’anno fiscale 2023, a un valore appena al di sotto dei 7 miliardi di euro, dunque superiore rispetto ai 6,4 miliardi di euro distribuiti nel 2022″, ha fatto notare ancora Kundi.
Vale la pena ricordare, di fatto, che Intesa SanPaolo ha reso noto che, nell’orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025, è “prevista la distribuzione di dividendi cash corrispondenti a un payout ratio sul risultato netto consolidato pari al 70% in ciascun anno del piano“.
Le buone notizie non si fermerebbero qui: quella distribuzione di dividendi agli azionisti del 2023 sarebbe, secondo i calcoli di Bloomberg Intelligence, sostenibile per Intesa SanPaolo anche nel 2024, visto che, riguardo all’“utile netto del 2024 il consensus prevede un valore di quasi 8 miliardi di euro.
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La stima di Equita SIM su extra dividendo Intesa
Punta su dividendi più ricchi per gli azionisti della banca anche Equita SIM:
“Ricordiamo che con i risultati del quarto trimestre del 2023, Intesa SanPaolo indicherà anche l’ammontare di extra-distribuzione nel corso del 2024, che noi stimiamo in €1,5 miliardi (3% market cap) sotto forma di buyback”.
“A sostenere la redditività dell’istituto di credito – spiega Kundi – saranno alcuni fattori chiave, come le commissioni che torneranno a salire (a un ritmo percentuale stimato attorno al 5%), compensando il calo del margine di interesse netto, che sarà comunque contenuto, pari ad appena -1%”.
“Il ratio cost-to-income dovrebbe rimanere inoltre nella parte bassa del 40%, sia nel 2023 che nel 2024, nonostante gli investimenti nel digitale” lanciati dalla banca.
Equita SIM ha previsto risultati simili, per Intesa SanPaolo, a quelli del consensus di Bloomberg.
Equita ritiene inoltre che, con i risultati del quarto trimestre del 2023, Intesa centrerà la guidance sugli utili relativa all’anno 2023, di un risultato superiore a 7,5 miliardi di euro.
“Ci aspettiamo un trimestre sostanzialmente in continuità su base trimestrale sul fronte dei ricavi, con un margine netto di interesse e commissioni attese sostanzialmente stabili/in leggera crescita”, si legge nella nota.
Per quanto riguarda i costi operativi, “oltre che alla consueta stagionalità, ci aspettiamo che il trimestre risentirà dall’impatto del rinnovo del contratto bancario nazionale in Italia, con costi attesi in crescita del 30% su base trimestrale e del 10% su base annua”.
Secondo Equita, la banca guidata dal ceo Carlo Messina non si sbilancerà troppo a presentare l’outlook sugli utili.
Le attese sono di fatto per “un approccio conservativo”, che sfrutti “i margini di manovra garantiti dall’elevata generazione di utile operativo per effettuare maggiori accantonamenti”.
Sebbene la SIM non preveda infatti un peggioramento significativo della qualità degli attivi nel trimestre, la view è che Intesa Sanpaolo accelererà la “pulizia del bilancio, incrementando i livelli di copertura”.
Sulle altre cifre, per quanto riguarda il margine netto di interesse NII, l’outlook è di un valore di €3,8 miliardi, piatto su base trimestrale e in crescita del 25% su base annua.
I ricavi totali sono stimati da Equita a €6,3 miliardi, in flessione dell’1% su base trimestrale e in rialzo dell’11% su base annua.
L’utile operativo è previsto a €2,9 miliardi (-23% QoQ, +12% su base annua), mentre gli LLPs, ovvero accantomenti per far fronte al rischio di crescita dei crediti deteriorati (NPL) sono stimati a quota € 678 milioni (63bps).
Il costo del rischio (CoR) dovrebbe così essere salito nel quarto trimestre del 2023, per l’appunto in area 63bps, rispetto a quei valori inferiori a 30 punti base che erano stati riportati nei primi nove mesi del 2023.
Così come gli analisti interpellati da Bloomberg, anche la SIM milanese prevede un utile netto di 1,5 miliardi di euro.
Outlook utili Intesa SanPaolo 2023-2024
Equita calcola che Intesa Sanpaolo possa terminare il 2023 con un utile di €7,6 miliardi, raggiungendo quindi la guidance di almeno €7,5bn.
La SIM ha in realtà tagliato le stime sull’utile del 2023 di Intesa SanPaolo di ben il 7%, spiegando che la sforbiciata è “in larga parte legata all’assunzione di maggiori costi del personale legati al rinnovo del contratto bancario e a maggiori LLPs (accantonamenti)”.
Detto questo, gli analisti hanno reiterato “sostanzialmente le stime 2024-25”.
Per la precisione, per il 2024 le attese sono di un utile €7,8 miliardi, in crescita del 2% su base annua sulla scia di un margine di interesse (NII) più basso che però verrà compensato – così come stima Bloomberg Intelligence – da maggiori fee e oneri sistemici”.
Il target price per il titolo Intesa SanPaolo è atteso a €3,6, a fronte ai target 2025 P/E = 8,1x e P/TE = 1.2x con ROTE > 15%).
Il rating è “buy”.
Equita ha fatto infine fatto notare che Intesa SanPaolo è scambiata a Piazza Affari con un 2025E P/E = 6.2x, offrendo un dividend yield a doppia cifra con elevata visibilità.
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