Il Jackson Hole Economic Symposium è pronto a tornare dal 22 al 24 agosto nella tradizionale cornice di Jackson Lake Lodge, situato nella Contea di Teton (Wyoming). Il consueto appuntamento annuale di fine agosto, organizzato dalla Federal reserve Bank di Kansas City, potrebbe essere il momento ideale per il presidente Jerome Powell (il cui intervento è previsto per il 23 agosto) per preparare il terreno per l’annuncio del primo taglio dei tassi nel meeting del Fomc del prossimo 18 settembre.
La maggior parte degli economisti ed operatori ritengono che nella cornice di Jackson Hole si avrà un’ulteriore conferma che un taglio dei tassi a settembre è praticamente scontato. Ma potrebbe trattarsi di una sforbiciata di 25 o 50 punti base? Secondo gli esperti di ING, che non escludono la possibilità di taglio di 50 punti base, “qualunque cosa venga detta questa settimana, la realtà è che la maggior parte delle strade riporta al mercato del lavoro statunitense. È questo il tema, e meno l’inflazione, che detiene la chiave per stabilire l’entità di quel primo taglio a settembre”.
Ecco cosa ci aspetta.
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Cos’è il Jackson Hole Economic Symposium?
Nata ufficialmente nel 1978, si tratta di una delle conferenze a tema bancario e finanziario più famose e conosciute del mondo. Organizzata dalla Federal reserve Bank di Kansas City, il simposio riunisce ogni anno sotto un unico tetto le personalità più centrali e rilevanti del panorama economico internazionale, fra figure di spicco dei mercati finanziari, accademici illustri e rappresentanti del mondo della politica e dell’informazione.
Sin dalla prima edizione, l’obiettivo principale è stata sempre fornire strumenti solidi per promuovere il dibattito pubblico attorno ai più importanti temi di politica economica. E durante la sua longeva storia, Jackson Hole ha visto partecipare esperti provenienti da ben 70 paesi. Uniti in uno scambio di idee ed esperienze di straordinaria ricchezza.
Su cosa verterà?
Il titolo dell’edizione di quest’anno sarà “Rivalutare l’efficacia e la trasmissione della politica monetaria”. Oggetto principale dei lavori saranno 159 paper scritti da autori selezionati dalla Fed di Kansas city, legati all’inflazione, al mercato del lavoro e al commercio internazionale. Temi cruciali per l’economia internazionale, capaci di coinvolgere ben 370 contributi di esperti, autori, moderatori e relatori dal 1978 ad oggi.
Tutti questi documenti saranno poi
pubblicati online al momento della presentazione all’interno dell’evento, mentre invece per consultare alcuni commenti degli interlocutori occorrerà aspettare la fine della conferenza. Per quanto riguarda le trascrizioni degli atti oggetto dei lavori, dopo alcuni mesi confluiranno in
speciali volumi disponibili sia online che in versione cartacea.
Chi parteciperà all’evento?
Come fanno sapere gli organizzatori, nonostante l’elevato interesse generatosi ogni anno attorno alla conferenza, l’evento potrà ospitare circa 120 persone riunite in apposite commissioni, subito dopo aver pagato una quota di partecipazione. Più precisamente saranno presenti 45 banchieri centrali, insieme a 25 personalità appartenenti alla Federal Reserve. Inoltre, parteciperanno ai lavori anche 5 rappresentanti del governo statunitense, 8 delle organizzazioni finanziarie più importanti e 24 accademici.
Infine, presidieranno 12 persone legate al mondo dei media, accuratamente selezionati «per fornire importante trasparenza al simposio, senza però sopraffare o influenzare i lavori».
Fra gli ospiti più attesi c’è sicuramente Jerome Powell, presidente della Fed, il cui discorso programmatico -previsto per le ore 10 di venerdì 23 agosto– si incentrerà sulle prospettive economiche e le dinamiche di politica monetaria degli Stati Uniti. Un intervento a cui i mercati senza dubbio guarderanno con molta attenzione, tenendo a mente le sue passate dichiarazioni circa un probabile taglio dei tassi di interesse nel caso in cui il livello dell’inflazione e del mercato del lavoro si dimostrino sufficientemente sotto controllo.
Una mossa che garantirebbe maggiore respiro ai cittadini statunitensi, dato che da oltre un anno i tassi di riferimento mantenuti dalla Fed gravitano
intorno al 5.25 e 5.50%. Sul lato occupazionale, infatti, si registrano miglioramenti non indifferenti, dato che le
richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 227mila (meno rispetto alle 235mila previste). Con un parallelo incremento anche dal punto di vista dei consumi e
vendite al dettaglio, cresciute negli Stati Uniti
dell’1% a luglio (contro lo 0,4% originariamente preventivato). Non solo, la settimana scorsa sono arrivate importanti indicazioni sul fronte prezzi:
in particolar modo, l’inflazione di luglio che ha frenato.
Fra i volti più illustri dell’evento spiccano poi il governatore della Banca d’Inghilterra
Andrew Bailey, anche se è prevista una grande rilevanza mediatica per il governatore della Banca del Giappone,
Kazuo Ueda, che proprio venerdì prossimo dovrà prendere parte ad una speciale sessione parlamentare a Tokyo per discutere l’incremento dei tassi di interesse applicato il mese scorso. Una decisione ha fatto tremare i mercati finanziari internazionali per quasi una settimana a partire dal
lunedì nero del 5 agosto, facendo crollare
criptovalute e diversi titoli (principalmente legati al tech).