Notizie Notizie Mondo Banche Centrali Fed: El-Erian presenta il ‘trilemma’ tassi

Fed: El-Erian presenta il ‘trilemma’ tassi

21 Aprile 2023 12:56

El-Erian: La Fed è alle prese con un trilemma tassi

La Fed di Jerome Powell non fa più fronte a un dilemma, ma a un trilemma. E’ quanto ritiene Mohamed El-Erian, ex numero uno di Pimco, responsabile consulente economico di Allianz, in vista della prossima riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve, in calendario nei giorni 2 e 3 maggio.

Il trilemma, ha spiegato l’economista in una intervista rilasciata a Bloomberg Television, è rappresentato dai tre grandi ostacoli che assillano la banca centrale americana.

Gli ostacoli sono diventati tre, dopo il recente terremoto che ha travolto il settore bancario Usa e mondiale, a seguito del crac di Silicon Valley Bank (SVB), la banca californiana delle start up messa KO dalla corsa agli sportelli dei suoi clienti, e successivamente della crisi che ha investito Credit Suisse, banca poi acquistata dalla rivale UBS attraverso una fusione orchestrata dal governo svizzero  e dalla banca centrale Swiss National Bank.

Il 22 marzo scorso, al termine della riunione del Fomc, la Fed ha annunciato una stretta monetaria di 25 punti base, che ha portato i tassi sui fed funds al nuovo range compreso tra tra il 4,75% e il 5%.

El-Erian: Fed alle prese con un trilemma

La crisi che è esplosa sui mercati nel terribile mese di marzo appena concluso, rende il lavoro di Powell & Co. ancora più difficile:

La capacità della Fed di districarsi in questo trilemma, costituito della stabilità dei prezzi, dall’occupazione e dalla stabilità finanziaria, è diventato ora (con la recente crisi delle banche) ancora più difficile”, ha detto El-Erian, che al contempo ha voluto fare anche chiarezza sui termini più appropriati da utilizzare per descrivere quello che è accaduto.

Intanto, ha spiegato, le banche non si trovano davanti a una crisi. Piuttosto, si può parlare di “scosse”.

Attenzione inoltre a parlare di credit crunch: più esatto fare riferimento a una contrazione del credito.

Un credit crunch – ha spiegato l’economista – interessa la più ampia economia, mentre una contrazione produce una distribuzione meno equilibrata di restrizione del credito, con le aziende più piccole che finiscono con il soffrire di più rispetto a quelle grandi.

Ancora, una contrazione del credito ha sull’economia gli stessi effetti di quello di un rialzo dei tassi della Fed, di 25 e 50 punti base.

Tassi Fed: su cosa stanno scommettendo i mercati

Cresce intanto la trepidazione per l’annuncio della Fed di Powell: i mercati per ora prevedono ampiamente una ulteriore stretta monetaria di 25 punti base, dopo i rialzi dei tassi di ben 475 punti base dell’ultimo anno, varati per combattere la fiammata dell’inflazione degli Stati Uniti.

Stando al FedWatch Tool della CME, la banca centrale americana dovrebbe fare successivamente una pausa, per iniziare a tagliare i tassi verso la fine di quest’anno.

Già prima dell’ultima stretta monetaria, e subito dopo la crisi che aveva travolto le banche americane e non, un appello affinché la Fed di Powell si fermasse con i rialzi dei tassi era arrivato da alcuni nomi ben noti del mondo della finanza globale: Bill Ackman ed Elon Musk.

Quest’ultimo, ceo di Tesla, Twitter e Space X, aveva invocato perfino un taglio dei tassi di 50 punti base.

Bill Ackman si era limitato a chiedere soltanto una pausa, tra l’altro temporanea, ben consapevole della piaga dell’inflazione.

Musk ha confermato le sue critiche l’altro ieri quando, in occasione della pubblicazione della trimestrale di Tesla, ha motivato il periodo difficile che il settore delle auto vive proprio con le continue strette della Fed.