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Crisi banche, outlook Citigroup su azioni e credito

24 Marzo 2023 10:20

Azioni e credito: Citigroup presenta outlook post casi SVB e Credit Suisse

Gli strategist di Citigroup hanno confermato il rating underweight sull’azionario Usa e la view negativa sul mercato del credito, sulla scia delle turbolenze che continuano a mettere sotto pressione le banche americane, in particolare le banche regionali. E’ quanto emerge da un articolo di Bloomberg, che indica come, secondo Citigroup, Wall Street potrebbe riportare una performance peggiore rispetto a quella di altri indici azionari, in vista di una recessione dell’economia degli States, attesa per il secondo semestre del 2023.

Citigroup
Citigroup

Gli strategist, tra cui figurano i nomi di Dirk Willer e Yasmin Younes, hanno scritto in una nota che, nel caso in cui i problemi delle banche Usa dovessero persistere, per la borsa di New York “il ribasso sarebbe molto significativo”.

D’altronde, “lo stress presente nel settore bancario fa sorgere l’interrogativo sul rischio che qualcosa di grande si sia rotto, al punto da cambiare le dinamiche del ciclo di business degli Stati Uniti”, si legge nel commento di Citigroup. Che va avanti aggiungendo che, “sebbene sia possibile che le autorità (federali Usa) siano riuscite a ripristinare la fiducia verso i depositi, non ne possiamo essere completamente sicuri”.

Tra l’altro, è raro che il trend dell’indice S&P 500 prescinda da quello dei titoli bancari.

La storia dimostra infatti, hanno ribadito gli strategist, che “i forti sell off sui titoli bancari di solito coincidono con forti sell off sui mercati azionari in senso ampio”.

Outlook post crac Silicon Valley Bank e con focus mercati su Yellen

La view di Citigroup è stata diramata in un momento di forte preoccupazione per le condizioni di salute delle banche regionali Usa, scattata a seguito del crac di Silicon Valley Bank (SVB), che ha riportato sulla scena il ricordo del dramma di Lehman Brothers, della crisi finanziaria globale e della Grande recessione del 2008.

La stessa sorte -crac – è toccata contestualmente a quella di SVB alla crypto bank Signature Bank, poco dopo l’annuncio della liquidazione della rivale Silvergate.

I titoli delle banche hanno iniziato a scontare il rischio contagio nel settore, gelati anche dal dramma europeo della svizzera Credit Suisse , poi data in sposa alla rivale elvetica UBS.

Negli Stati Uniti, l’ansia Bank Run è continuata, come hanno confermato i violenti sell off sul titolo della banca regionale americana First Republic che continua a essere assediata in Borsa da forti smobilizzi, a seconda di cosa dice il segretario al Tesoro Usa Janet Yellen.

E qui si potrebbe aprire un altro lungo capitolo, visto che Yellen continua a dire tutto e il contrario di tutto.

Dopo la decisione delle autorità federali americane di salvare tutti i depositanti di SVB e Signature, il segretario al Tesoro Usa ed ex presidente della Fed ha prima detto, che in caso di nuove crisi delle banche, non tutti i depositi saranno salvati, per poi rassicurare che “garantiremo il maggior numero di depositi per fermare il contagio se necessario”, e ancora proferire, tra l’altro nel Fed Day, una frase sui depositi che ha mandato a picco le banche e i mercati.

Ieri, la nuova giravolta.

La view di Citigroup su mercati azionari emergenti e credito

Tornando alla view di Citigroup riportata da un articolo di Bloomberg , al di fuori degli Stati Uniti, gli strategist hanno una view negativa sui mercati azionari asiatici Cina e Giappone esclusi, in particolare sui mercati azionari emergenti, a causa dei timori sulla solidità del settore dei chip (semiconduttori).

L’outlook è invece bullish per le borse cinesi, sulla scia dell’effetto del reopening dell’economia della Cina dalla Zero Covid Policy, che secondo gli strategist dovrebbero continuare a manifestarsi ancora.

Il colosso bancario Usa ha reiterato inoltre la sua posizione long sui titoli difensivi del Regno Unito.

L’outlook è bearish sul mercato del credito: ribadito il rating underweight sulle obbligazioni corporate degli Stati Uniti, sia
investment-grade che high-yield.

Rating overweight invece sulle obbligazioni junk dei mercati emergenti, mentre si prevede un indebolimento del dollaro a causa dell’imminente recessione degli Stati Uniti e, in generale, una performance dei mercati dei paesi in via di sviluppo migliore.

Sul mercato del reddito fisso, Citi ha aggiunto una posizione overweight sui tassi reali degli Stati Uniti, neutralizzando la sua view underweight sul Giappone e motivando così la mossa:

“Vista la Fed più dovish e un outlook sulla crescita più debole, la duration è diventata più appetibile”, hanno scritto gli strategist.