Classifica banche in Borsa: Deutsche Bank da grande malata a best performer, italiane indietro tranne una
Le prime trimestrali bancarie europee fanno ben sperare. In attesa dei conti delle big italiane che arriveranno la prossima settimana, Deutsche Bank e UBS hanno aperto le danze ed entrambe hanno sorpreso in positivo il mercato dando fiato al rally del settore nelle prime due sedute della settimana. Con l’oltre +5% di ieri, l’EURO STOXX Banks – che era arrivato a più che dimezzare il proprio valore rispetto ai picchi di metà febbraio – segna un balzo di quasi +14% nell’ultima settimana di contrattazioni. Il saldo da inizio anno risulta ancora di -43% circa ma la risalita inizia a essere interessante per uno dei settori più tartassati negli ultimi due mesi complici i forti timori che la crisi Covid-19 porterà con sé forti ricadute sulle banche in termini di maggiori Npl così come la prospettiva di un periodo decisamente più prolungato di politiche monetarie a tassi zero.
La svolta della scorsa estate premia Deutsche Bank
Andando a guardare l’andamento dei singoli titoli non mancano le sorprese e proprio uno dei grandi malati del settore, Deutsche Bank, è quello che domina la classifica sia nel breve che nel medio periodo: in virtù dell’oltre +13% delle ultime 5 sedute il colosso tedesco segna la miglior perfomance tra le banche europee con solo -8,83%, l’unica banca che riesce a contenere i cali sotto la doppia cifra.
La scorsa estate Deutsche Bank ha varato un piano di ristrutturazione record con 18 mila esuberi e l’uscita dal business dell’Equity Sales and Trading. Il ceo Christian Sewing parlò di un nuovo inizio per Deutsche Bank, che darà benefici di lungo termine ai nostri clienti, ai nostri dipendenti, agli investitori e alla società”. Deutsche Bank aveva chiuso il 2019 con una perdita netta di ben 5,3 miliardi di euro, mentre il primo trimestre del 2020 dovrebbe aver visto tornare il segno più nel conto economico.
Anche sugli ultimi 12 mesi Deutsche Bank segna un lusinghiero -12% rispetto al -44% dell’EURO STOXX Banks.
Ubs al secondo posto, tra le italiane spunta la sorpresa MPS
Nella graduatoria da inizio anno al secondo posto si piazza UBS che con la sponda dell’ottima trimestrale (ieri close a +7% per il titolo) segna -19,25% Ytd. Terzo gradino del podio per la svedese SEB A-B con -19,8% e a sorpresa al quarto posto un’altra grande malata, Banca Mps, con -20,6%. Il prossimo 18 maggio per Mps finirà l’era Morelli, ceo della banca senese dal 2016, che passerà il testimone all’ex AD di Banca Carige, Guido Bastianini. Il manager è stato scelto dal Tesoro – che controlla Mps al 68% – per guidare la banca in una fase che si prospetta a dir poco sfidante. I nuovi vertici dell’istituto di Rocca Salimbeni difatti si troveranno dinanzi uno scenario aperto in cui si allunga l’uscita del Tesoro fissata al momento nel 2021 con l’emergenza Covid-19 che ha di fatto messo in standby l’uscita dello Stato dal capitale della banca.
Scorrendo la classifica (dati aggiornati alla chiusura di ieri, ndr) si fatica a scovare le altre italiane con Intesa Sanpaolo, maggiore banca tricolore per capitalizzazione, al 15° posto con un saldo di -39,5% Ytd, seguita a ruota da Banco BPM (-40,08%), mentre Unicredit è ancora più indietro a -45,6%. La banca di piazza Gae Aulenti ha già preannunciato che nel primo trimestre 2020 riporterà rettifiche per 900 milioni. I dati del primo trimestre di Unicredit arriveranno il prossimo 6 maggio.
Ottimismo crescente dopo i conti di Deutsche e UBS
UBS ha concluso il primo trimestre con un utile netto in rialzo del 40% su base annua, a $1,6 miliardi, rispetto agli $1,1 miliardi dello stesso trimestre del 2019. Numeri che vano oltre la stima della stessa banca che era a quota 1,5 miliardi; la spinta arriva dalla forte performance operativa in tutte le divisioni di business. La banca svizzera ha messo in evidenza che la pandemia da COVID-19 e le misure lanciate per contenerla hanno cambiato in modo drammatico l’outlook sull’economia globale per l’immediato futuro e per questo si aspetta un forte balzo dei NPL.
Bene anche Deutsche Bank che ha confermato i numeri trimestrali anticipati due giorni fa. La banca tedesca ha riportato un utile netto di 66 milioni di euro, superiore alle aspettative del mercato. I ricavi sono stabili a 6,35 miliardi di euro. Il Common Equity Tier 1 (CET1) ratio della banca è pari al 12,8% a fine trimestre, in calo rispetto al 13,7% di un anno fa. La banca ha inoltre stanziato 506 milioni di euro di accantonamenti per perdite su crediti, che includevano circa 260 milioni di euro relativi a Covid-19.
Di contro, non hanno scaldato gli investitori i numeri di Hsbc che ha visto nel primo trimestre 2020 un calo degli utili di quasi il 50% a/a, sotto le attese di mercato, ma anche dei ricavi -5% a 13,69 Mld$. Nel 2020 HSBC si attende crediti deteriorati salire fino a 11 Mld$; una decisione sul dividendo verrà presa solo a fine 2020.