Caso FTX: Binance pronta a lanciare un Recovery Fund per blindare il mondo crypto. L’annuncio
Binance in prima linea per evitare altri crypto drammi, dopo il #cryptocrash scatenato dalla crisi di FTX, la piattaforma rivale di Sam Bankman-Fried, finita in bancarotta.
Al fine di scongiurare altri sell off su tutto il settore, scatenati da eventuali ulteriori casi FTX, Binance ha annunciato per voce del suo ceo Changpeng Zhao l’intenzione di creare un Recovery Fund per il mondo crypto.
Zhao ha detto che l’obiettivo è quello di “ridurre ulteriori effetti negativi a cascata” della bancarotta della rivale FTX, assicurando un supporto ad altri progetti validi lanciati da società solide ma alle prese con crisi di liquidità.
L’annuncio di Binance ha avuto un effetto immediato sulle valute digitali, che hanno azzerato le perdite, senza tuttavia mettere a segno alcun rally.
Il Bitcoin che, durante le contrattazioni asiatiche aveva testato un nuovo minimo dal 16 novembre del 2020, bucando quota $16.000 e precipitando fino a $15.904,44, ha riconquistato la soglia, avvicinandosi anche a quota $17.000. Occhio alla tabella sottostante, che mette a paragone il trend del Bitcoin e dello S&P 500 dal 2021.
Annuncio Binance: Bitcoin, Ethereum & Co azzerano i ribassi
In ripresa anche l’Ethereum, dopo essere crollato qualche ora fa fino a $1,170.34, continuando a scontare la batosta FTX.
Solana, il token associato all’impero andato a pezzi di Sam Bankman-Fried ha interrotto la fase ribassista durata tre giorni balzando fino a +7%.
Bene anche la valuta parodia Dogecoin, in rialzo del 4%. Il Dogecoin rimane tra l’altro osservato speciale, dopo il rally che ha messo a segno nelle settimane successive all’acquisizione di Twitter da parte del ceo di Tesla Elon Musk.
Vale la pena ricordare che il #cryptocrash scatenato dalla piattaforma di Sam Bankman-Fried ha portato la capitalizzazione del mercato crypto a un valore che risulta inferiore di $2 trilioni circa dal picco testato un anno fa.
Il numero uno di Binance Zhao non ha fornito dettagli sulla dimensione del suo Recovery Fund, ma ha lanciato un appello ad altri player dell’industria crypto a “co-investire” nel progetto, aggiungendo che arriveranno maggiori informazioni sul fondo.
Il sentiment nei confronti del crypto mondo continua a essere a dir poco ammaccato, dopo che la crisi di FTX ha provocato perdite nel mercato delle criptovalute di circa 200 miliardi di dollari, soltanto nel corso dell’ultima settimana.
Collasso FTX: il commento di Global X
Così ha commentato il fallimento di FTX Erik Anderson, Digital Asset Research Analyst di Global X:
“A breve termine, prevediamo che la volatilità dei mercati delle criptovalute continuerà. Gli investitori stanno valutando l’entità del potenziale contagio, l’impatto che questo evento avrà sulla futura regolamentazione e le varie implicazioni del fallimento e dell’insolvenza di Alameda e FTX. Bitcoin ed Ethereum, le due principali criptovalute per capitalizzazione, hanno già subito perdite a doppia cifra. A lungo termine, la nostra convinzione sul settore rimane invariata. I fondamentali dei progetti e dei protocolli sono più solidi che mai e ogni settimana ci sono novità che indicano una maggiore adozione delle cripto e della blockchain”.
“Solo nelle ultime settimane – continua l’analista di Global X – Instagram ha annunciato di voler consentire agli utenti di visualizzare, scambiare ed emettere NFT; JP Morgan che ha eseguito la sua prima transazione DeFi su Polygon, side-chain di Ethereum; e Google Cloud ha iniziato a offrire servizi e strumenti per lo sviluppo Web3. E’ probabile che la chiarezza normativa avrà un impatto positivo a lungo termine per il settore, in quanto potrebbe attirare gli investitori attualmente restii per le troppe incertezze. In definitiva, è necessaria una regolamentazione responsabile per garantire il rispetto delle best practice e proteggere gli investitori, ma senza soffocare l’innovazione tecnologica che caratterizza questo settore”.
Dal dramma di FTX continuano intanto a emergere nuovi dettagli e indiscrezioni.
Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Bloomberg Sam Bankman-Fried (SBF), che si è dimesso dalla carica di ceo, è stato interrogato dalla polizia delle Bahamas nella giornata di sabato. Bloomberg stessa si è affrettata ad aggiugere che, nelle Bahamas, il fatto che sia partita una indagine non significa necessariamente che si procederà con l’arresto o con la dichiarazione di colpevolezza.
“Alla luce del collasso globale di FTX e della liquidazione di FTX Digital Markets, un team di investigatori appartneneti alla sezione Financial Crimes Investigation sta lavorando a stretto contatto con la Bahamas Securities Commission, ovvero l’Autorità di Borsa delle Bahamas per capire se sia avvenuto qualsiasi reato”, si legge in una nota diramata dalle autorità delle Bahamas, emessa nella giornata di domenica.
In via separata, CoinTelegraph ha reso noto che, ceo SBF a parte, sono “sotto la supervisione” delle autorità locali il co-fondatore di FTX Gary Wang e il direttore del reparto di ingegneria Nishad Singh.
Alcune fonti hanno riportato che i tre, insieme alla ceo di Alameda Research Caroline Ellison, starebbero valutando alcune opzioni, studiando anche la fuga a Dubai.
Va detto che, sebbene gli Stati Uniti non abbiano un trattato di estradizione con Dubai, gli Emirati Arabi Uniti hanno siglato il 24 febbraio scorso un trattato di mutua assistenza legale (MLAT).
“In questo momento, tre di loro Sam, Gary e Nishad sono sotto la supervisione delle Bahamas, fattore che rende loro molto difficile una fuga”, ha riferito una fonte, aggiungendo che Ellison, che si trova invece a Hong Kong, “potrebbe riuscire ad arrivare a Dubai”.
Un’altra fonte del governo americano ha confermato inoltre che, nel caso in cui i vertici di FTX volessero fuggire a Dubai, verrebbero detenuti in aeroporti e inviai dritti negli Stati Uniti.
Nella giornata di venerdì, il Wall Street Journal ha riportato indiscrezioni, secondo cui FTX avrebbe concesso prestiti ad Alameda utilizzando il denaro che i clienti avevano depositato in borsa per scopi di trading .
Secondo il Wall Street Journal, FTX era in possesso di 16 miliardi di dollari di fondi dei clienti, e avrebbe prestato più della metà della disponibilità alla sua consociata Alameda.
Il fallimento di FTX è stato successivo alla decisione della società guidata da SBF, all’inizio della scorsa settimana, di sospendere le richieste dei clienti di prelievi di una somma di circa 5 miliardi di dollari.
Uno spiraglio di speranza si era aperto nel momento in cui avevano iniziato a circolare rumor secondo cui Binance fosse interessata a salvare la società rivale. Rumor affossati quando Binance ha dichiarato di non poter acquisire FTX in quanto i problemi rilevati erano “al di là del nostro controllo o della nostra capacità di fornire un aiuto”.
“Ho fatto una cazzata”, aveva detto Bankman-Fried agli investitori, sollecitando un soccorso. Che alla fine non è arrivato.
LEGGI ANCHE