Notizie Notizie Mondo La nuova Twitter di Musk riaccende febbre Dogecoin. Tesla -46% YTD, ma a Elon non importa: vende nuove azioni

La nuova Twitter di Musk riaccende febbre Dogecoin. Tesla -46% YTD, ma a Elon non importa: vende nuove azioni

9 Novembre 2022 12:42

Il nuovo proprietario di Twitter Elon Musk continua a scaricare le azioni Tesla, che hanno perso ben il 46% dall’inizio dell’anno. A fronte del calo delle quotazioni del colosso produttore di auto elettriche (EV), si mette invece in evidenza il boom del Dogecoin: dal prezzo praticamente azzerato di 0,07 dollari circa del 27 ottobre, poco prima del tweet “The bird is freed” con cui Musk ha annunciato di aver completato l’acquisizione di TWTR, i prezzi della criptovaluta nata come uno scherzo sono raddoppiati:

nei cinque giorni successivi all’annuncio i prezzi del Dogecoin sono balzati, riporta l’agenzia di stampa Reuters, fino a quota $0,16. Va detto che oggi è una giornata decisamente no per l’universo crypto in generale, a causa del nuovo crypto dramma che vede protagonisti Binance e la rivale FTX e che fa crollare i prezzi del Bitcoin e dell’Ethereum: il Dogecoin non si salva e viene anch’esso travolto dagli smobilizzi.

Rimane il fatto che la nuova proprietà di Twitter ha fatto bene ai prezzi del Dogecoin, la crypto meme che, verso la fine dell’aprile del 2021 volava dell’8.000% YTD, schizzando del 455% in una settimana e confermandosi quinta moneta digitale per capitalizzazione di mercato; la stessa cripto meme che, con un valore di mercato che a quei tempi superava i 50 miliardi di dollari, valeva più dei colossi bancari ING e Barclays o della big auto Ford. E che poco dopo capitalizzava anche più di Intesa SanPaolo e di Stellantis, non lontano da Enel.

Merito proprio (ma non solo) del crypto influencer Elon Musk, che con i suoi tweet aveva scatenato la febbre Dogecoin.

Twitter di Musk fa bene al Dogecoin: il ceo di Tesla è il re dei crypto influencer

Un tweet con un’immagine accompagnata dalla scritta “Doge Barking at the Moon” (‘To the moon’ era il grido di battaglia per il pubblico di Reddit/WallStreetBets per le azioni di GameStop) bastava per accendere l’euforia dei followers di Musk. Un anno e mezzo dopo, l’effetto Musk-crypto influencer ha colpito ancora: in cinque giorni i massicci buy che si sono riversati sulla criptovaluta hanno fatto schizzare la capitalizzazione di mercato del Dogecoin a 21 miliardi di dollari, stando ai dati resi noti dalla piattaforma CoinGecko, riportati da Reuters.

Fare trading sul Dogecoin sui tweet di Elon è diventato una forma redditizia di speculazione”, ha commentato a Reuters Matthew Dibb, direttore operatuvo della società di gestione di investimenti crypto Stack Funds, con sede a Singapore.

Il numero uno di Tesla, ora anche numero uno di Twitter (e di Space X) ha giocato un ruolo determinante nell’ascesa di una moneta digitale, il Dogecoin, creata da due ingegneri software nel 2013.

Sempre nel 2021 Elon Musk definiva la crypto meme “la crypto del popolo”, facendo scattare subito i buy nelle sue vesti di re dei crypto-influencer.

Il rally veniva scatenato anche da Mark Cuban, proprietario del team di basket Dallas Mavericks, che diceva convinto che il potere di acquisto della valuta parodia era superiore a quello di $1 depositato in banca.

Storia del Dogecoin: la crypto meme nata come uno scherzo

La crypto meme arrivava così a schizzare del 26.000% in soli sei mesi grazie all’assist del fondatore di Tesla, diventando anche quarta criptovaluta per capitalizzazione di mercato, con un valore superiore ai $69 miliardi.

Certo, da allora le cose sono sicuramente cambiate, se si considera che, dopo il record a $0,63 testato nel maggio del 2021, il Dogecoin ha iniziato a scontare i timori legati al trend dell’economia e alla guerra in Ucraina provocata dall’invasione da parte della Russia.

Risultato: anche considerando l’ultimo rally, la crypto meme viaggia a un valore inferiore del 57% rispetto a quello di un anno fa. I prezzi, dopo la fiammata provocata da Musk, oscillano ora attorno a $0,12, facendo del Doge l’ottava criptovaluta più grande del mondo, con una capitalizzazione che, stando ai dati di CoinGecko, è di 16 miliardi di dollari circa.

Detto questo, gli osservatori del mondo crypto sottolineando che l’ultimo scatto, successivo al completamento dell’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk per $44 miliardi, è stato scatenato dalle scommesse secondo cui il Dogecoin potrebbe diventare addirittura parte del sistema di pagamenti della società di microblogging.

C’è molta speculazione sul fatto che Twitter lancerà un test per l’adozione e la sperimentazione del Dogecoin per utilizzi diversi”, ha detto ancora Dibb. D’altronde, nel maggio del 2021, Musk  lanciava il sondaggio su Twitter: ‘Vuoi che Tesla accetti Doge?’ .

Musk tutto preso da Twitter scarica (di nuovo) azioni Tesla

Se il Dogecoin ha l’assist di Elon Musk, Tesla invece ne è priva, e da parecchio, visto che il tycoon, tutto preso dalla febbre Twitter, continua a smobilizzare i titoli del colosso dell’auto fondato da lui stesso.

Dalla documentazione depositata presso la Sec, è emerso nelle ultime ore che il nuovo ceo e proprietario di Twitter ha venduto altre azioni Tesla per un valore di almeno $3,95 miliardi dopo aver completato la sua acquisizione di Twitter.

Le azioni vendute dal numero uno del produttore di auto elettriche sono state 19,5 milioni.

Nel 2021, Musk aveva venduto quasi $22 miliardi di azioni Tesla: in quell’anno, i titoli del colosso EV balzarono di oltre il 50%.

Quest’anno, il nuovo proprietario di Twitter ha venduto più di $8 miliardi di azioni Tesla ad aprile e circa $7 miliardi di azioni ad agosto.

Il 9 agosto, Musk annunciava che ormai la vendita di azioni Tesla volta a finanziare l’acquisizione di Twitter poteva considerarsi conclusa:

Nel caso (si spera improbabile) che Twitter ci costringa a chiudere l’accordo e alcuni soci finanziatori di equity non si presentino, è importante evitare vendite di emergenza dei titoli Tesla”.

Rispetto al Nasdaq Composite che, dall’inizio dell’anno ha perso il 33% circa, i titoli Tesla sono crollati del 46%, cancellando gran parte della fortuna di Elon Musk. Che comunque, con un patrimoniob netto vicino ai $200 miliardi, rimane secondo Forbes ancora l’uomo più ricco del mondo.