BTP Italia: boom ordini retail. La cedola definitiva
BTP Italia: Tesoro annuncia cedola definitiva, boom ordini retail
BTP Italia, arriva l’annuncio del Tesoro-Mef sul valore della cedola reale definitiva.
Con un comunicato diffuso poco prima dell’inizio della seconda fase di collocamento del titolo di stato italiano indicizzato all’inflazione, dedicata agli investitori istituzionali, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noto che la cedola definitiva, ovvero “il tasso cedolare (reale) annuo definitivo della diciannovesima emissione del BTP Italia, con godimento 14 marzo 2023 e scadenza 14 marzo 2028, è pari al 2,00%“.
Nel comunicato il Tesoro ha ricordato che “per la Seconda Fase del periodo di collocamento del BTP Italia, dedicata agli investitori istituzionali, il codice ISIN del titolo è IT0005532723“.
Ancora il Mef:
“Con successivo comunicato, che sarà diramato a conclusione della Seconda Fase di collocamento che si tiene nella giornata odierna, verrà ricordata la quantità emessa durante la Prima Fase e resa nota quella emessa durante la Seconda Fase”, ha aggiunto Via XX settembre.
Oggi giovedì 9 marzo, è partita per l’appunto la seconda fase di collocamento del BTP Italia, riservata agli investitori istituzionali, (dalle ore 10 alle ore 12).
L’emissione avverrà sempre sulla piattaforma MOT (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana).
Ieri si è chiusa la prima fase, che ha coperto i tre giorni compresi, estremi inclusi, tra il giorno del lancio, lunedì 6 marzo, e la giornata di ieri, mercoledì 8 marzo, riservata agli investitori retail.
Tesoro: ‘grande partecipazione piccoli risparmiatori’
Il Tesoro ha reso noto che la prima fase del collocamento dedicata al mercato retail si è conclusa con una “grande partecipazione dei piccoli risparmiatori (retail)”.
Sono stati 327.323 risparmiatori a sottoscrivere il BTP Italia, per un controvalore pari a 8.563,209 milioni di euro, confermando in questo modo il secondo risultato migliore di sempre per numero di sottoscrizioni.
Di seguito, i numeri del BTP Italia dal 2012 a oggi, diffusi dal Tesoro.
Tutti i numeri delle richieste del mercato retail
Che il mercato retail stesse rispondendo bene al collocamento del BTP Italia lo si è visto a partire dal primo giorno della diciannovesima emissione, quando il titolo di stato indicizzato all’inflazione ha ricevuto 132.334 ordini, per un controvalore di 3,637 miliardi di euro cifra superiore a quella dell’ultima emissione del BTP Italia, avvenuta lo scorso novembre.
In quella precedente emissione, il BTP Italia aveva infatti concluso il primo giorno di emissione con ordini per 3,18 miliardi da parte degli investitori retail.
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Nel secondo giorno di collocamento riservato agli investitori individuali gli ordini sono ammontati a 114.870, per un controvalore pari a 2,933 miliardi di euro, battendo di nuovo i numeri dell’emissione di novembre.
Nel secondo giorno di emissione del BTP Italia collocato dal Tesoro italiano lo scorso novembre, la domanda degli investitori retail era stata pari, infatti, a 2,243 miliardi.
Ieri, nell’ultimo giorno della prima fase del collocamento del “BTP Italia: dai potere al tuo risparmio” riservato agli investitori retail, la raccolta si è conclusa con ordini per un valore di 1,99 miliardi, il che significa che, nei tre giorni del collocamento riservato esclusivamente ai risparmiatori individuali e affini (il cosiddetto mercato retail) , il BTP Italia ha ricevuto ordini per un valore complessivo di 8,5 miliardi di euro.
Nella prima fase del collocamento della diciottesima emissione del BTP Italia, dal 14 al 16 novembre 2022, erano stati 255.753 i risparmiatori che avevano acquistato lo strumento legato all’inflazione per un controvalore pari a 7.281,189 milioni di euro.
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Il BTP Italia è un importante test per il Tesoro di Giancarlo Giorgetti e per tutto il governo Meloni per testare la disponibilità dei risparmiatori retail a condividere la piaga del debito pubbico made in Italy, in un momento in cui la Bce, staccata la spina al QE, è pronta a liberarsi di tutti quei titoli di stato dell’area euro di cui ha fatto incetta per anni, e in un momento in cui si attende il cosiddetto BTP autarchico, detto anche BTP sovranista.
Tutto questo mentre, bombardata da critiche che piovono da più parti, la Bce preme il tasto scarica per i BTP e altri debiti sovrani dell’area euro di cui ha fatto incetta nei lunghi anni del Quantitative Easing, attraverso l’operazione diametralmente opposta del QT-Quantitative Tightening.
In questo modo viene a mancare la principale acquirente netta dei nuovi BTP e titoli di stato che Roma si prepara ad emettere per rifinanziare il proprio debito pubblico e per il finanziamento delle spese: una quantità tra l’altro enorme che, in un contesto di strette monetarie continue previste e auspicate dai falchi della Bce, sta alimentando il timore di un boom, già in atto, dei costi di servizio del debito pubblico made in Italy.
Tanto che si parla sempre di più di BTP autarchico, ovvero di un BTP riservato agli investitori retail, al fine di incentivare ulteriormente la loro partecipazione al debito pubblico, magari con agevolazioni fiscali.
Il dibattito è aperto, ma l’intenzione del governo Meloni è quella. E’ stata la stessa presidente del Consiglio ad auspicare una situazione in cui ci siano più titoli di stato nelle mani degli italiani.
Caratteristiche del BTP Italia
Il titolo, con godimento 14 marzo 2023 e scadenza 14 marzo 2028, è un BTP indicizzato al tasso di inflazione italiana (Indice FOI, senza tabacchi – Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi).
Le cedole saranno corrisposte ogni 6 mesi insieme alla rivalutazione del capitale per effetto dell’inflazione dello stesso semestre.
Chi lo deterrà fino alla scadenza, riceverà un premio fedeltà pari all’8 per mille.
I Dealer selezionati dal MEF tra gli Specialisti in titoli di Stato sono Intesa Sanpaolo e UniCredit, mentre i Co-Dealer selezionati tra gli aderenti al mercato MOT sono Banca Akros e Crédit Agricole.
Quanto al regime fiscale relativo al nuovo BTP Italia, questo sarà del 12,5 per cento, come per tutti i titoli di Stato.
Altre informazioni sono disponibili nella la Scheda informativa della diciannovesima emissione diffusa dal Tesoro.