Notizie Notizie Italia Banche italiane, con Bper finita tornata trimestrali. Cosa emerge dal quadro grafico

Banche italiane, con Bper finita tornata trimestrali. Cosa emerge dal quadro grafico

9 Maggio 2024 15:27

L’ultima settimana è stata dominata a Piazza Affari dalle trimestrali delle principali banche italiane. La prima a dare il via ufficiale è stata lo scorso 3 maggio Intesa Sanpaolo che ha annunciato i conti dei primi tre mesi del 2024, che hanno mostrato un rialzo a doppia cifra degli utili che sono saliti a quota 2,3 miliardi di euro. Negli ultimi giorni sono poi arrivati nell’ordine i numeri trimestrali di UniCredit, Mps, Banco Bpm e ieri Bper che è stata l’ultima tra le big bank del Ftse Mib ad annunciare i risultati al 31 marzo.

Le trimestrali delle banche italiane sono state migliori delle attese, un risultato che ha portato ad una accelerazione del movimento rialzista del nostro settore bancario in Borsa. Unicredit ha evidenziato da inizio anno un rialzo del 45% e negli ultimi 12 mesi dell’88%, Intesa Sanpaolo un incremento del 32% ytd e del 47% rispetto all’8 maggio dello scorso anno”, ha commentato Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia, ricordando che “gli istituti di credito italiani continuino a beneficiare dei tassi di interesse su livelli alti della Bce, che hanno aumentato notevolmente il margine d’interesse rispetto agli scorsi anni”. Lo scenario, avverte l’esperto, potrebbe cambiare nel secondo semestre. “Con l’avvio del taglio del costo del denaro da parte dell’istituto di Francoforte, la situazione potrebbe cambiare e i risultati delle banche italiane potrebbero evidenziare minori ricavi nelle loro attività core”, ha aggiunto Diodovich.

Con la chiusura dei conti del primo trimestre del 2024, l’indice Ftse Mib, notevolmente influenzato dal settore finanziario che rappresenta circa il 20% del suo valore, ha evidenziato una dinamica interessante: mentre alcune banche hanno brillato, altre hanno incontrato più ostacoli, dovendo ancora dare conferma di una futura salita dei prezzi.

Vediamo ora il quadro grafico dei 5 principali titoli bancari del Ftse Mib.

La forza di Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo mostra una performance notevole, raggiungendo livelli di prezzo non visti da 15 anni, un chiaro segnale di forza nel lungo periodo. La tendenza al rialzo del titolo è evidenziata da una sequenza di trendline sempre più ascendenti, segnalando un accelerazione del trend rialzista. Tuttavia, emergono segnali che suggeriscono cautela.

L’RSI, impostato su un timeframe mensile con 21 periodi, indica una divergenza ribassista. Nonostante i prezzi siano saliti a nuovi massimi, l’RSI non ha confermato questi picchi, suggerendo che potrebbe verificarsi una correzione nel breve termine. Questo indicatore di momentum si trova ora in una fase di decrescita, suggerendo che il recente impulso al rialzo potrebbe iniziare a perdere forza.

Il supporto principale per Intesa Sanpaolo è identificabile a 3,23 euro per azione, una zona critica che potrebbe fungere da punto di svolta in caso di ritracciamento. Un mantenimento di questo livello potrebbe fornire una base solida per future ascensioni, mentre una rottura al di sotto di questo punto potrebbe accelerare la correzione verso livelli di supporto inferiore per recuperare le trendline passate.

Intesa

UniCredit al breakout

Con la pubblicazione dell’ultima trimestrale, decisamente positiva, il titolo di Unicredit ha aperto con un significativo gap up, segnando una fase di consolidamento recente che ora si confronta con un retest del livello di breakout. Questa dinamica è particolarmente importante perché potrebbe indicare la possibilità di una continuazione del trend rialzista se il livello di breakout si conferma come nuovo supporto.

L’RSI, pur essendo in una fase di normalizzazione post-gap up, rimane in territorio positivo, suggerendo che il momentum rialzista ha ancora il potenziale per sostenere ulteriori guadagni. Tuttavia, è fondamentale monitorare questo indicatore per cogliere eventuali segnali di ipercomprato che potrebbero preludere a correzioni temporanee.

Il punto chiave per gli investitori sarà osservare come il titolo gestirà il livello di resistenza appena superato attorno ai 35,8 Euro Una conferma di questo livello come supporto potrebbe non solo rafforzare la fiducia degli investitori ma anche aprire la strada a nuovi massimi relativi. In caso contrario, una caduta sotto alla media mobile di breve periodo (settaggio a 30 periodi, un mese e mezzo di contrattazioni) potrebbe portare a una fase di consolidamento o a una correzione più ampia, che potrebbe terminare al livello dei 33,5 Euro ad azione, pari al minimo del canale di consolidamento.

Banco BPM con debolezza relativa

Banco BPM evidenzia una dinamica meno vigorosa rispetto ad altre banche del settore, muovendosi all’interno di un canale rialzista rappresentato dalle trendline dei massimi e dei minimi dell’ultimo anno, ma senza la spinta decisa che caratterizza i suoi concorrenti. Attualmente, il titolo testa i limiti superiori di questo canale, posizionandosi vicino ai massimi recenti di maggio, ed avendo quindi una situazione di premium pricing.

La resistenza chiave sul livello dei 6,4 euro che ha recentemente contenuto i tentativi di rialzo si trova appena sopra i livelli correnti. Il tentativo fallito di rompere questa zona di ieri ha innescato un rapido ritracciamento, evidenziando la presenza di una forte pressione di vendita ogni volta che il titolo si avvicina a questi picchi. Questo comportamento suggerisce una cautela tra gli investitori, possibilmente attenti a incassare i guadagni piuttosto che scommettere su un’ulteriore apprezzamento immediato.

Il supporto più rilevante a breve termine è identificabile a 5,4 euro, un livello che potrebbe offrire un’opportunità di ingresso qualora ci fosse un ulteriore pullback. Un consolidamento sopra questa soglia potrebbe ristabilire la fiducia e spianare la strada per un nuovo test dei massimi del suddetto canale.

BAMI Grafico

 

Bper prossimamente sul supporto

Bper Banca mostra un trend ascendente decisamente forte e più marcato rispetto ad alcune delle sue controparti. Recenti movimenti hanno visto il titolo rompere al rialzo il confine superiore di un canale già rialzista che ha trovato i suoi massimi sui 4 euro ad azione, segnalando un’intenzione marcata al rialzo da parte degli investitori toccando i massimi al livello dei 5 euro.

Contrariamente ad altre banche, Bper non mostra una significativa zona di consolidamento, il che potrebbe indicare una maggiore convinzione nei suoi rialzi senza le pause frequenti osservate altrove. Tuttavia, una divergenza ribassista con l’RSI mensile solleva questioni sulla sostenibilità del recente rialzo senza correzioni.

Un supporto critico è individuato a 4,5 euro, che potrebbe rappresentare una zona di forte interesse per acquisti, soprattutto se il titolo dovesse manifestare debolezza temporanea. La rottura di questa soglia potrebbe offrire agli investitori l’opportunità di capitalizzare su eventuali ribassi per rientrare a prezzi più vantaggiosi.

BPE Grafico

Banca MPS in un chiaro trend al rialzo

Banca Monte dei Paschi di Siena si muove in un robusto trend rialzista all’interno di un canale ben definito che tocca tutti i massimi ed i minimi importanti registrati da Ottobre 2023. Il supporto significativo a 4,4 euro svolge ora un ruolo chiave come punto di partenza di un nuovo swing dei prezzi al rialzo.

Gli indicatori tecnici come RSI, Momentum e Rate of Change (che misura la velocità delle variazioni di prezzo per valutare la forza di un trend) mostrano valori normali, suggerendo che il movimento del prezzo non è né eccessivamente esteso né vicino a condizioni di inversione. I volumi di scambio crescenti da l’anno scorso supportano ulteriormente la forza di questo trend, rafforzando la probabilità di continuità nella direzione attuale.