Notizie Indici e quotazioni Wall Street: 2023 anno d’oro. S&P 500, Nasdaq, DJ: i numeri del rally

Wall Street: 2023 anno d’oro. S&P 500, Nasdaq, DJ: i numeri del rally

29 Dicembre 2023 10:29

Wall Street si prepara a chiudere un anno di buy, dominato dalla febbre che ha investito soprattutto il settore hi-tech e, in particolare, i titoli delle società che hanno lanciato la grande scommessa sull’AI (intelligenza artificiale), come Nvidia e Microsoft: i cosiddetti “Magnificent 7 stocks” o, anche, titoli dei Magnifici 7.

Il risultato è che, quando manca solo una sessione per chiudere l’anno, lo S&P 500 è scambiato a un valore in rialzo del 24,6% YTD, il Dow Jones del 13,8% e il Nasdaq Composite, a cui va la palma della vittoria, di ben il 44% circa, forte del rally su base annua più imponente dal 2003, ovvero degli ultimi 20 anni.

Wall Street e l’effetto delle scommesse sui tassi Fed

A fomentare gli acquisti sull’azionario Usa è stata, soprattutto in queste ultime settimane, oltre alla onnipresente febbre per l’AI, la prospettiva di imminenti tagli ai tassi sui fed funds da parte della Fed di Jerome Powell: una prospettiva che è stata rinfocolata dall’ultimo atto della Federal Reserve di questo anno 2023, arrivato con l’ultimo meeting del Fomc, il braccio di politica monetaria della banca centrale americana, degli scorsi 12-13 dicembre.

Il 13 dicembre, la decisione di lasciare i tassi Usa invariati al range compreso tra il 5,25% e il 5,5% (per la terza volta da quando sono stati alzati l’ultima volta alla fine di luglio), ma soprattutto le parole proferite in conferenza stampa dal presidente Jerome Powell, hanno regalato a Wall Street il rally di Natale di questi giorni.

E gli strategist di Citi hanno dichiarato di ritenere che la Fed farà da stella polare per la borsa Usa anche nel 2024.

D’altronde, proprio il prossimo anno dovrebbe compiersi la grande svolta sui tassi della banca centrale americana, vicina a cantare vittoria contro l’impennata dell’inflazione che si è abbattuta sull’economia Usa nel 2022:

dal nuovo dot plot della Federal Reserve, emerge che ben tre sono i tagli dei tassi, il prossimo anno, previsti dagli esponenti del Fomc.

Powell lo ha detto inoltre chiaro e tondo:

Un rialzo dei tassi non è più lo scenario di base, così come lo era stato 60 o 90 giorni fa”.

Il timoniere della Fed ha sottolineato anche che, nel corso dell’ultima riunione del 2023, la banca centrale ha anche “parlato del timing dei tagli dei tassi”.

Ancora meglio, la seguente frase proferita: “Siamo molto concentrati sulla necessità di non commettere l’errore di mantenere i tassi a un livello elevato per un periodo di tempo troppo lungo”.

Ma come si sa, il mercato anticipa sempre gli eventi, scommettendo anche sull’avverarsi di altri:

tanto che, a fronte dei tagli di 75 punti base incisi nel dot plot, i trader puntano su sforbiciate decisamente più significative, fino a 150 punti base.

A riflettere queste speculazioni sono anche i Treasury, i titoli di stato Usa con scadenza a 10 anni. I rendimenti sono scesi infatti fino al 3,8387%, crollando di quasi 120 punti base dal record in 16 anni testato a ottobre, al 5,021%.

I trend di S&P, Nasdaq, Dow Jones, Russell 2000

Ma vediamo i trend degli indici azionari più importanti di Wall Street, YTD ma non solo.

Lo S&P 500 ha guadagnato il 24,58% YTD (da inizio anno), e si appresta a chiudere in territorio positivo il suo quarto anno degli ultimi cinque.

L’indice benchmark di Wall Street ha guadagnato in particolare l’11,55% nel quarto trimestre del 2023 e il 4,72% nel mese di dicembre.

Il listino si avvia inoltre a mettere a segno la sua nona settimana consecutiva di buy, la fase rialzista più lunga in 20 anni.

Il Nasdaq Composite è balzato nel 2023 del 44,22% (YTD), riportando il trend migliore dal 2003, quando scattò del 50,01%.

Il Nasdaq è salito in particolare del 14,19% nel quarto trimestre, segnando un rally del 6,11% solo a dicembre.

Il Dow Jones Industrial Average è avanzato del 13,77% YTD, del 12,54% nel quarto trimestre, e del 4,89% a dicembre.

Occhio anche al rally del Russell 2000, l’indice delle small cap, pari a +16,87% da inizio 2023, a + 15,31% nel quarto trimestre e + 13,78% a dicembre.

Il balzo incassato a dicembre conferma il trend mensile migliore, per il Russell 2000, dal novembre del 2020.

Per quanto riguarda i Magnifici 7, ovvero i titoli Amazon, Apple, Alphabet, Nvidia, Meta Platforms, Microsoft e Tesla, va ricordato che, nel corso del 2023, le azioni sono volate tra il 50% e il 240% nel 2023, confermandosi le scommesse che hanno dato più soddisfazione ai trader, e incidendo per quasi due terzi sul balzo dell’indice S&P 500 di quest’anno, pari a +24%.

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Nella seduta di ieri lo S&P 500 è salito dello 0,04%, a quota 4.783,35 punti, attestandosi a un valore inferiore allo 0,5% rispetto al record della sua storia, toccato nel gennaio del 2022.

Il Dow Jones Industrial Average è avanzato dello 0,14%, a 37.710,10 punti, mentre il Nasdaq Composite è sceso dello 0,03%, a quota 15.095,14.