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UniCredit scatta in Borsa con buyback e parole Orcel

21 Giugno 2023 11:06

UniCredit regina di Borsa. C’è l’effetto buyback ma anche l’assist delle parole proferite dal ceo Andrea Orcel

UniCredit sotto i riflettori con l’annuncio relativo al lancio della seconda tranche del piano di buyback e con le ultime dichiarazioni del ceo Andrea Orcel.

Andrea Orcel UniCredit

In una sessione che vede il Ftse Mib di Piazza Affari sostenuto dai rialzi delle banche, UniCredit si porta in cima al listino, forte di un guadagno del 2,5%, a quota 20,39 euro.

La banca ha reso noto di aver definito le modalità del lancio della “Seconda Tranche del Programma di Buy-Back 2022”, per un valore massimo di 1 miliardo di euro, sulla scia dell’autorizzazione rilasciata dall’assemblea degli azionisti alla fine di marzo di quest’anno.

Il numero di azioni oggetto del piano di buyback non sarà superiore a quota 230.000.000, tenuto conto delle azioni che sono state acquistate in esecuzione della prima tranche del programma di buy-back 2022: prima tranche che è ancora in corso e che dovrebbe concludersi alla fine di giugno.

La seconda tranche del piano partirà dunque, ha annunciato UniCredit, immediatamente dopo la chiusura della prima tranche.

La banca ha ricordato di aver ricevuto già, il 28 marzo scorso, l’autorizzazione della Bce per procedere al riacquisto di azioni proprie per un valore massimo di 3.343.438.000 euro, con un programma che prevede due tranche.

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In particolare è un articolo di Mf-Milano Finanza a scrivere oggi che “Orcel cerca prede in Est Europa”, riportando le parole del numero uno di UniCredit, rilasciate sempre nel corso della ceo conference di Mediobanca:

Acquisizioni di piccola taglia in Paesi come la Romania o mercati per noi importanti hanno senso se superano una certa barra, altrimenti preferisco comprare le mie azioni”, ha tenuto a precisare tuttavia il banchiere, noto per essere allergico al must M&A- risiko.

Secondo Mf, “nel mirino di UniCredit ci sarebbe la controllata rumena di Otp Bank, la principale banca commerciale ungherese. Una preda che vale tra 300 e 400 milioni di euro”.

Orcel: 2023 anno eccellente in termini di redditività

Il ceo Andrea Orcel si è messo di nuovo evidenza nella giornata di ieri, dopo il suo intervento in occasione dell’evento con cui Il Messaggero ha festeggiato i suoi 145 anni.

Prendendo la parola al Mediobanca Ceo Conference, Orcel ha detto di ritenere che “il 2023 sarà un anno eccellente” in termini di redditività.

Guardando al futuro, l’amministratore delegato di UniCredit ha aggiunto che “possiamo fare altrettanto o meglio nel 2024 e nel 2025”.

Le dichiarazioni di Orcel sono state riprese da Equita SIM.

Nella sua nota, la SIM milanese ha riassunto le parole del ceo, definendole “particolarmente supportive sullo sviluppo del business e sulle prospettive della banca anche per i prossimi anni”.

Dal discorso del Ronaldo dei Banchieri è emerso di fatto che le stime per il secondo trimestre di quest’anno non prevedono grandi scostamenti rispetto ai numeri del primo trimestre del 2023, che hanno messo in evidenza un utile netto di 2,064 miliardi.

E questo a dispetto del trend delle commissioni che, “a causa del contesto generale, dovrebbe ancora mostrare qualche difficoltà”.

Orcel ha ribadito la sua piena fiducia nella capacità di UniCredit di contenere i costi operativi nonostante l’elevato contesto inflattivo e di tenere sotto controllo il costo del rischio (CoR), sottolineando che” i segnali per il 2023 sono più positivi di quanto inizialmente ipotizzato”.

Praticamente, ha sottolineato l’AD, “il 2023 sarà un anno eccellente in termini di redditività”.

Sul tema dividendi, Equita ricorda che, con la trimestrale dei primi tre mesi del 2023, UniCredit aveva rivisto al rialzo l’outlook da 5,6 miliardi precedenti a un valore superiore ai 6,5 miliardi:

“La distribuzione del capitale (target di distribuzione 2023 ad almeno 5,75 miliardi, ovvero il 15% della capitalizzazione di mercato) è vista come sostenibile e permetterà quindi di battere il target di piano di una remunerazione complessiva di oltre 16 miliardi”, ha scritto la SIM nella sua nota odierna dedicata a UniCredit.

Riguardo al dossier M&A, riferimento ai rumor di mercato, secondo cui UniCredit starebbe guardando a una operazione in Romania del valore di 300-400 milioni circa.

Altro che Mps, verrebbe da dire, dopo le varie smentite arrivate anche da altre grandi banche italiane.

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L’AD di UniCredit torna a parlare di Italia. La frase sul PNRR

Stando a quanto riportato dall’agenzia Askanews, Orcel è tornato a mettere in evidenza anche ieri i punti di forza dell’Italia:

E’ un buon momento per guardare all’Italia e investire nel Paese, focalizzandosi sui punti di forza  – ha detto il ceo – Siamo in un momento molto positivo per il Paese, siamo cresciuti e continuiamo a crescere quest’anno significativamente di più rispetto alla media Ue e rispetto alla Francia e alla Germania”, ha ribadito il ceo, che ha citato anche il fattore PNRR.

“Siamo destinatari di una quota molto elevata delle risorse del Next Generation Ue e del PNRR, che miglioreranno significativamente le infrastrutture e l’economia del Paese”.

Buyback: tutti i dettagli della seconda tranche

Tornando al lancio della seconda tranche del buyback, va ricordato che finora, con la prima tranche dell’operazione di riacquisto di azioni da 2,34 miliardi di euro, UniCredit ha acquistato al 16 giugno 2023 111,9 milioni di azioni, pari al 5,77% del capitale sociale, per un valore complessivo di 2,07 miliardi di euro.

Nel comunicato diffuso nella giornata di ieri UniCredit, che ha reso noto di aver esteso l’incarico già conferito a BNP Paribas Exane in qualità di intermediario terzo abilitato, ha comunicato i dettagli dell’imminente lancio della seconda tranche, sottolineando che gli acquisti avverranno per un importo massimo di 1 miliardo, su non più di 230.000.000 di azioni UniCredit, pari a circa il 12% del capitale sociale della banca alla data della nota, ovvero alla data 20 giugno 2023.

Per quanto riguarda la durata della seconda tranche del buyback, gli acquisti saranno avviati indicativamente a partire dalla settimana che inizierà il 26 giugno 2023, una volta conclusa la prima tranche del piano, con le informazioni relative alla chiusura di quest’ultima che saranno date in modo tempestivo al mercato.

Gli acquisti della seconda tranche, che avverranno sull’Euronext Milan, organizzato e gestito da Borsa Italiana, dovrebbero concludersi all’incirca entro il mese di settembre.

Sul corrispettivo minimo e massimo, UniCredit ha sottolineato che “gli acquisti dovranno essere realizzati in conformità ai limiti stabiliti dal Regolamento Delegato (UE) 2016/1052, fermo restando che il prezzo di acquisto non potrà discostarsi in diminuzione o in aumento di oltre il 10% rispetto al prezzo ufficiale che il titolo UniCredit avrà registrato nella seduta dell’Euronext Milan, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., del giorno precedente al compimento di ogni singola operazione di acquisto”.

La banca guidata dal ceo Andrea Orcel ha commentato l’imminente lancio della seconda tranche del piano di buyback, sottolineando che l’avvio “riflette la capacità di generazione organica di capitale e l’ottimo CET1 ratio della società, insieme a una solida posizione di liquidità“.

L’istituto ha confermato inoltre di essere “in grado di affrontare possibili scenari di stress da una posizione di resilienza e forza”.

“Insieme al dividendo – si legge ancora nel comunicato della banca – questo porta a una distribuzione totale per il 2022 di 5,25 miliardi di euro o a un rendimento totale del 15%, sottolineando l’impegno di UniCredit a ottenere rendimenti attraenti e sostenibili per gli azionisti, mantenendo al contempo una forte posizione di capitale”.

UniCredit ha reso noto che le azioni che verranno acquisite nell’ambito della seconda tranche del piano di buyback verranno poi annullate, in esecuzione della delibera della predetta assemblea e che le operazioni effettuate formeranno oggetto di informativa al mercato nei termini e con le modalità di cui alla normativa, anche regolamentare, vigente.