Notizie Notizie Mondo UBS, spunta l’ipotesi nazionalizzazione (parziale). I dettagli

UBS, spunta l’ipotesi nazionalizzazione (parziale). I dettagli

25 Settembre 2023 13:14

Un comitato di cittadini del Cantone di Zurigo intende lanciare un’iniziativa popolare per la nazionalizzazione parziale del colosso bancario UBS. Secondo quanto riporta il quotidiano elvetico Sonntags Zeitung. Il testo, presentato alla Cancelleria federale, chiede alla Confederazione di rilevare la maggioranza delle azioni della banca, che ha recentemente acquistato, in una mossa di salvataggio la rivale Credit Suisse per circa 3 miliardi di franchi.

UBS, la proposta del Comitato

Secondo quanto riporta il quotidiano, il comitato dell’iniziativa vorrebbe proteggere meglio i contribuenti e i beni statali traendo insegnamento dalle crisi bancarie del 2008 con UBS e del 2023 con l’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS. L’obiettivo è rafforzare la fiducia di clienti e investitori.

Il promotore dell’iniziativa è Bernhard Schmidt, di Dietikon (ZH). Il 58enne, senza affiliazione politica, è direttore di una scuola privata e ha già fatto votare i cittadini del Cantone di Zurigo su un’iniziativa, con quasi 8000 firme, per fermare la costruzione di una linea ferroviaria nella Limmattal. Un’iniziativa ampiamente respinta nel 2018.

Allo stato attuale, secondo il Comitato, la banca guidata da Sergio Ermotti non è solo una grande banca di importanza sistemica, ma è “diventata, de facto, una banca di Stato sotto due aspetti”, proseguono gli iniziativisti. La grande banca ha potuto affrontare l’acquisizione di Credit Suisse solo grazie a garanzie statali di vari miliardi di franchi. D’altro canto, UBS è diventata troppo grande per essere lasciata fallire in caso di crisi.

L’iniziativa del comitato mira specificamente a modificare l’articolo 98 della Costituzione federale in materia di banche e assicurazioni. In questo modo si stabilirebbe che “le grandi banche di importanza sistemica devono essere gestite come società per azioni a economia mista, con la Confederazione che detiene la maggioranza del capitale azionario. La banca può emettere certificati di partecipazione”.

Ermotti su Credit Suisse, è un buon momento per recuperare fondi

Nel frattempo l’amministratore delegato di UBS, Sergio Ermotti, ha affermato di vedere “un buon momento” per Credit Suisse in questo trimestre per recuperare i fondi che i clienti hanno prelevato prima dell’acquisizione. Si tratta di circa 200 miliardi di dollari ritirati dai clienti in un momento di panico appena scoppiate le notizie sul salvataggio della banca.

Sergio Ermotti, numero uno di UBS, avverte su conseguenze tassi negativi
Sergio Ermotti, CEO UBS

“Ci vorranno alcuni trimestri per riconquistare una buona fetta”, ha detto Ermotti in un’intervista a Bloomberg Television. “Recuperare tutto sarà quasi impossibile, ma il nostro obiettivo è riconquistare il più possibile”.

Quest’anno le azioni UBS sono cresciute del 40% in borsa, il che indica che gli investitori sostengono il piano di Ermotti per stabilizzare l’ex rivale Credit Suisse e integrare le sue attività redditizie. Intervenendo durante il suo primo viaggio in Asia da quando è tornato in veste di CEO della banca più grande della svizzera – UBS, Ermotti ha affermato di aver riscontrato afflussi positivi di clienti in tutto il mondo.

È “giusto dire che gli investitori sono più costruttivi di quanto lo siano stati di recente”, ha affermato. È “molto incoraggiante vedere che i nostri clienti stanno rispondendo alle nostre azioni”.

Ermotti ha ribadito l’impegno dell’azienda nei confronti della Cina durante la visita a Pechino, riconoscendo che la situazione geopolitica è cambiata. Ermotti ha inoltre sottolineato che UBS ha un’esposizione diretta “molto limitata” al settore immobiliare cinese in quanto la banca è presente principalmente nel paese per aiutare le persone a gestire la propria ricchezza.