Amazon: dal 2024 pubblicità in Prime Video per spingere i ricavi
Dopo Netflix e Disney, anche Amazon è pronta a introdurre contenuti pubblicitari nel suo servizio di streaming Prime Video in alcuni Paesi. La decisione è dettata dalla necessità di attrare nuovi investimenti da parte degli inserzionisti, in un momento in cui la competizione tra fornitori di contenuti on demand aumenta e i costi di produzione si incrementano.
Da inizio 2024 pubblicità in Amazon Prime negli Usa e altri Paesi
Amazon ha dichiarato che inizierà ad introdurre annunci pubblicitari limitati in spettacoli e film trasmessi sulla sua piattaforma Prime Video. L’iniziativa prenderà il via all’inizio del 2024 negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Germania e in Canada, ma nel corso dell’anno toccherà anche a Francia, Italia, Spagna, Messico e Australia.
Amazon offrirà anche un’opzione priva di pubblicità, che negli Usa avrà un supplemento extra di 2,99 dollari al mese, mentre per i prezzi aggiuntivi per gli abbonati degli altri Paesi saranno pubblicati in seguito. Negli Usa, Amazon Prime ha un costo di 139 dollari all’anno, o 15 dollari al mese, mentre l’opzione Prime Video come servizio di streaming autonomo costa attualmente 8,99 dollari al mese. Amazon ha dichiarato a luglio di avere più di 200 milioni di membri Prime in tutto il mondo.
Nel secondo trimestre di quest’anno, Amazon ha registrato ricavi per 134,4 miliardi di dollari, in crescita dell’11% su base annua, di cui vendite per servizi pari a 75,4 miliardi, in aumento del 16,5%. I servizi in abbonamento, che includono le sottoscrizioni ad Amazon Prime, si sono attestati a 9,9 miliardi (+14%) e quelli pubblicitari, che comprendono annunci sponsorizzati, pubblicità display e video, sono stati pari a 10,7 miliardi di dollari (+22%).
Amazon segue Netflix e Walt Disney in un mercato con costi sempre più alti
Amazon è solo l’ultimo tra i fornitori di contenuti in streaming a scegliere questa via per incrementare gli investimenti e quindi le entrate pubblicitarie.
Anche altri colossi del settore, come Netflix e Walt Disney hanno aumentato i prezzi degli abbonamenti, per far fronte all’aumento dei costi di produzione e all’intensificarsi della concorrenza tra un numero crescente di piattaforme. Amazon ha comunque assicurato che mirerà ad avere meno annunci pubblicitari rispetto alla televisione lineare e ad altri fornitori di streaming.
Per quanto riguarda l’aumento dei costi, proseguono i colloqui tra la Writers Guild of America e il gruppo che rappresenta i principali studios di Hollywood. Un braccio di ferro che dura da mesi, all’interno del quale il sindacato che difende 11.500 sceneggiatori americani ha chiesto pagamenti aggiuntivi per i programmi TV di successo che spopolano sui servizi di streaming. Allo sciopero della Writers Guild of America, in vigore da maggio, si è aggiunta l’interruzione delle attività della Screen Actors Guild, bloccando parte della produzione televisiva e cinematografica statunitense.
Gli investimenti di Amazon nello streaming
La decisione si inquadra all’interno della strategia di Amazon incentrata sull’aumento delle entrate, comprese quelle da intrattenimento, nonché su un ampio programma di riduzione dei costi a livello aziendale. Un piano che ha portato al licenziamento di migliaia di dipendenti in tutto il mondo.
Per incrementare il valore del suo servizio di abbonamento Prime e attrarre nuovi clienti, Amazon ha investito molto nello streaming. L’anno scorso, il colosso fondato da Jeff Bezos ha acquistato lo studio cinematografico di Hollywood Metro-Goldwyn-Mayer per 8,5 miliardi di dollari e ha speso circa 7 miliardi di dollari in contenuti originali Amazon, programmi sportivi in diretta e contenuti video di terze parti concessi in licenza inclusi con Prime. Da segnalare in particolare l’investimento da circa 1 miliardo di dollari per la serie “Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere”.
Da quest’anno ha iniziato a riprodurre più programmi supportati da pubblicità su Prime Video, inclusi alcuni eventi trasmessi live, come la trasmissione Thursday Night Football, e altri alcuni spettacoli con inserimento di prodotti sponsorizzati. Gli spettatori americani di Prime Video possono accedere ai contenuti di Freevee, il servizio video gratuito supportato da pubblicità di Amazon.