TSMC, utile e guidance sopra le attese grazie alla domanda di chip AI
Il principale produttore di chip, Taiwan Semiconductor Manufacturing (TSMC) ha pubblicato i conti del primo trimestre fornendo una guidance su ricavi e profitti per il trimestre in corso superiore alle attese. TSMC intende investire fino a 32 miliardi di dollari nel 2024, rafforzando le aspettative di una crescita sostenuta della domanda di chip per l’intelligenza artificiale. Il titolo segna un calo del 2% a 139 dollari per azione nel premarket di Wall Street trascinato dal recente sell-off generalizzato sui titoli del comparto dei semiconduttori.
TSMC batte le attese nel primo trimestre
Nei primi tre mesi dell’anno TSMC ha evidenziato una crescita dei ricavi del 16,5% su base annuale a 18,87 miliardi di dollari, mentre l’utile netto è aumentato dell’8,9% rispetto allo stesso periodo di un anno fa a 7 miliardi di dollari ed un utile per azione pari a 1,38 dollari. Il colosso dei semiconduttori stima ricavi del secondo trimestre (giugno) compresi tra 19,6 e 20,4 miliardi di dollari, sopra le stime pari a 19,1 miliardi di dollari.
“Nel secondo trimestre del 2024, crediamo che la nostra attività sarà supportata da una forte domanda di tecnologie leader del settore ovvero i semiconduttori di 3 e 5 nanometri, parzialmente compensata da una continua stagionalità degli smartphone”, ha affermato il CFO di TSMC, Wendell Huang nel corso della conference call sugli utili.
TSMC, che è il fornitore principale dei due colossi USA, Nvidia ed Apple ha rivelato la scorsa settimana che la crescita delle vendite nel primo trimestre è stata la più rapida dal 2022, suggerendo che la domanda di chip che accelerano lo sviluppo dell’intelligenza artificiale sta iniziando a compensare le ricadute del crollo del mercato degli smartphone. Apple, che rappresentava circa un quarto delle entrate di TSMC nel 2023, ha iniziato l’anno con un profondo calo delle vendite di iPhone, soprattutto in Cina.
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Semiconduttori in correzione da inizio aprile
Il leader nel settore dei semiconduttori e il titolo più chiacchierato di Wall Street, Nvidia da inizio aprile è entrato in correzione, ovvero un calo del valore delle azione del 10% rispetto ai massimi storici.
Il Philadelphia Semiconductor Index, composto dai 30 titoli più grandi del settore dei chip insieme ad Nvidia sono entrati in una fase di correzione, evidenziando un calo superiore al 10% rispetto ai massimi raggiunti a marzo. Il motivi principali del sell-off sui titoli del settore dei semiconduttori secondo gli analisti, al di là delle valutazioni obiettivamente troppo elevate, sono le preoccupazioni relative ai tagli dei tassi della Fed, a questo punto posticipati eventualmente a Settembre e la debolezza dell’economia cinese.
Proprio ieri, il colosso olandese, ASML ha trascinato l’intero comparto in rosso dopo aver pubblicato i conti del primo trimestre del 2024, evidenziando un calo delle vendite (-21% a/a) e dei profitti (-37,4% a/a) ben superiore alle attese.
ASML ha citato la debole domanda di prodotti elettronici di consumo come smartphone e laptop nel 2023 che ha colpito i produttori di chip e in particolare quelli che producono semiconduttori per gli smartphone. Questo fattore ha portato a una domanda leggermente più debole per i macchinari di ASML.
Le prenotazioni nette per i macchinari di ASML, una voce attentamente monitorata dagli analisti, sono state pari a 3,6 miliardi di euro nel primo trimestre, in calo del 4% su base annua ma crollando di quasi due terzi rispetto al trimestre di dicembre. La società olandese è una delle aziende di semiconduttori più importanti al mondo e produce strumenti noti come macchine per litografia a raggi ultravioletti estremi, necessari per produrre i chip più avanzati a livello globale.