Trimestrali, ecco come l’incertezza globale si ripercuote sugli utili

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È stagione di trimestrali per Wall Street. E questa settimana sarà una tra le più importanti oltreoceano, dato che 180 società dell’S&P 500 presenteranno i risultati finanziari, tra cui spiccano le big tech Apple (giovedì), Amazon (giovedì), Meta (mercoledì) e Microsoft (mercoledì), insieme a Coca-Cola, Eli Lilly (giovedì) e Chevron (venerdì). In termini di capitalizzazione di mercato, si tratta della settimana più significativa dell’anno per gli utili, con le aziende dell’indice S&P 500, che rappresentano un valore complessivo di 20mila miliardi di dollari, pronte a rivelare i loro risultati.
Ma dai dati pubblicati in questi giorni, è possibile notare qualcosa che accomuna moltissime aziende come spiega Chiara Robba, head of LDI Equity di Generali Asset Management: “c’è una scarsa visibilità da parte delle aziende sulle prospettive future, complicate dall’incertezza del commercio globale”.
Gli utili in calo
In Europa, alcuni risultati più di altri sono stati deludenti: LVMH ha registrato una crescita organica inferiore alle attese per il settore Fashion&Leather, con una flessione del -5%, contro un consenso quasi stabile, mentre ASML ha riportato un portafoglio ordini deludente, a causa dell’incertezza sugli investimenti globali.
Prima dell’annuncio dei dazi di Trump, già era stato osservato un deterioramento negli Stati Uniti, sia sul fronte dei consumi che in quello della tecnologia, con l’esplosione del fenomeno DeepSeek a gennaio, che sollevava dubbi sulla crescita degli investimenti in AI e sui ritorni futuri. Tuttavia, l’annuncio del piano fiscale tedesco e gli investimenti per la difesa dell’Ue avevano rappresentato un segnale positivo, suggerendo che questi fattori avrebbero potuto stimolare la crescita sia in Europa che a livello globale. Ma oggi non si è in grado di quantificare esattamente i danni che i dazi arrecheranno sull’economia mondiale.
“In questo contesto di incertezza, stiamo per entrare nella parte più importante della stagione dei rendiconti del primo trimestre del 2025 – continua Robba -. Dall’inizio dell’anno abbiamo assistito a una crescente incertezza da parte delle aziende in merito ai dazi che l’eventuale amministrazione statunitense avrebbe introdotto una volta che Trump fosse salito al potere. In alcuni casi, abbiamo assistito a un reintegro preventivo delle scorte, ma nella maggior parte dei casi abbiamo assistito a una riduzione della spesa per investimenti in attesa di chiarimenti”.
I settori che vanno meglio e quelli peggio
A livello settoriale, in un contesto in cui gli economisti faticano a valutare l’impatto delle ritorsioni o delle negoziazioni, è probabile che i settori orientati al consumo interno, come i servizi di pubblica utilità, le telecomunicazioni e il settore immobiliare, registrino performance migliori.
Come analizza la banca d’affari Facstet, il settore dei servizi di comunicazione ha registrato il secondo tasso di crescita degli utili più alto, pari al 23,3%. All’interno del settore, 3 dei 5 sotto-settori hanno visto una crescita degli utili superiore al 20%: Media e servizi interattivi (34%), Intrattenimento (33%) e Servizi di telecomunicazione wireless (23%). Tuttavia, due sotto-settori hanno riportato un calo: Media (-3%) e Servizi di telecomunicazione diversificati (-1%). A livello di azienda, Alphabet è il principale contributore alla crescita degli utili del settore, con un utile per azione di 2,81 dollari rispetto a 1,89 dollari. Se Alphabet venisse esclusa, il tasso di crescita complessivo degli utili del settore dei servizi di comunicazione scenderebbe dal 23,3% all’8,1%.
Al contrario, il settore energetico sta registrando il maggiore calo degli utili (su base annua) tra i 11 settori dell’S&P 500 per il primo trimestre del 2025, con una contrazione del -14,2%. Il settore sarà al centro dell’attenzione del mercato questa settimana, con la pubblicazione degli utili di Exxon Mobil e Chevron prevista per il 2 maggio. “Questo declino è in gran parte dovuto alla discesa dei prezzi del petrolio, che hanno registrato una diminuzione annua”, spiega Facstet.
E la crescita degli utili è in calo
Gli analisti prevedono una crescita del 6% dell’utile per azione dell’S&P 500 nel primo trimestre, un livello inferiore rispetto ai trimestri precedenti e lontano dalle aspettative di crescita dell’11% di inizio anno.
E anche per lo STOXX 600, le stime di consenso prevedono un calo del 5% su base annua degli utili per azione nel primo trimestre. Si prevede che il settore energetico sarà uno dei più deboli, mentre i settori tecnologico e industriale potrebbero contribuire positivamente. Tuttavia, non va sottovalutato l’effetto dell’apprezzamento dell’euro, che ha guadagnato il 10% rispetto al dollaro da inizio anno, con un cambio a 1,13. “Questo potrebbe rappresentare una problematica – conclude Robba – poiché circa il 60% dei ricavi dello STOXX 600 proviene da mercati al di fuori dell’Europa”.
Le trimestrali in arrivo questa settimana
Come già precisato, questa settimana sarà ricca di appuntamenti in tema trimestrali. Ecco un breve elenco delle società più importanti che presenteranno i loro conti:
29 aprile
- Visa
- Cocsa-Cola
- Pfizer
- Booking
- Spotify
- Starbucks
- Mondelez
- Ups
- Paypal
30 aprile
- Microsoft
- Meta
- Qualcomm
- Tenaris
- Stellantis
1 maggio
- Apple
- Amazon
- Ely Lilly
- Mastercard
- McDonald’s
- Microstrategy
2 maggio
- Exxon Mobil
- Chevron.
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