Lvmh crolla a Parigi dopo i conti, prime crepe anche negli Usa. E’ alert per titoli lusso di Piazza Affari

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Nuova doccia fredda per il settore del lusso. Lvmh ha svelato ieri sera i dati del primo trimestre 2025 che non hanno centrato le attese già deboli. A Parigi il titolo segna un crollo del 7% che contagia tutto il settore con cali anche per i titoli del lusso italiani.
A Milano la peggiore è Salvatore Ferragamo (-3,7%), seguita da Brunello Cucinelli (-2,3%) e Moncler (-1,4%).
Ricavi giù per Lvmh
Il gigante mondiale del lusso Lvmh ha chiuso il primo trimestre dell’anno con ricavi per 20,3 miliardi di euro, in calo del 2% su base contabile. Gli analisti si aspettavano una crescita del 2%. Pesa il dietrofront della divisione “Wines & Spirits” (-8%), e di quella “Fashion & Leather Goods” (-4%), i cui ricavi sono diminuiti a 10,11 miliardi di euro. Si salva l’Europa, mentre gli Stati Uniti hanno registrato un leggero calo con i consumatori Usa che hanno ridotto gli acquisti di prodotti di bellezza e cognac. Rimane il segno meno anche in mercati importanti quali quello cinese e quello giapponese.
La voglia di shopping flette anche negli Usa
Il gruppo guidato da Bernard Arnault vede flettere il comparto moda e pelletteria (-4%), che impatta per circa la metà sul totale dei ricavi grazie a marchi quali Christian Dior, Fendi, Givenchy, Louis Vuitton e Marc Jacobs.
La principale delusione, a detta degli analisti di Barclays, è arrivata proprio dalla divisione chiave Fashion & Leather Goods, in calo del -5% a cambi costanti, peggio del -1% previsto. Il rallentamento è stato guidato dalla debolezza della clientela cinese, in particolare dei turisti in Giappone, che hanno affrontato confronti particolarmente difficili con il 2024. La regione Asia-Pacifico ha registrato un calo dell’11%, mentre gli Usa sono scesi del 3%, penalizzati soprattutto da Sephora. In controtendenza, le performance in Europa e tra i clienti americani nel segmento FLG e Watches & Jewellery sono rimaste solide.
Durante la conference call, il management ha sottolineato che la contrazione nei consumi turistici cinesi in Giappone ha spiegato la maggior parte della decelerazione rispetto al trimestre precedente. “Il contesto rimane incerto, anche a causa dei dazi e della volatilità nei beni aspirazionali”, osserva Barclays che si attende margini sono in calo per Lvmh nel primo semestre, con poca visibilità sulla seconda metà dell’anno. Barclays assegna al titolo Lvmh un giudizio “overweight” con target price fissato a 755 euro, rispetto a un prezzo di chisuura di ieri (530 euro) implica un potenziale rialzo del 42%.
Equita è più cauta, con giudizio hold. “Il titolo tratta su valutazioni ragionevoli (20x PE 12m fwd vs. media storica di 22x) ma con momentum ancora debole e ipotesi di accelerazione nel secondo semestre da verificare”, spiega la sim milanese.
Attesa per Cucinelli e Moncler
“Vediamo read across positivi per Brunello Cucinelli dalla forza di Loro Piana, read across negativo per il settore Beauty sul mercato statunitense e per il cognac in Cina/US (Remy Cointreau e – in seconda battuta – Pernod Ricard)”, aggiunge Equita.
Banca Akros ritiene i riscontri arrivati da Lvmh come una notizia negativa per l’intero settore a causa dei segni di deterioramento sia in Asia che negli Usa rispetto a quanto visto nel quarto trimestre 2024. Moncler e Brunello Cucinelli daranno i loro conti preliminari il 16 aprile dopo la chiusura dei mercati.