Notizie Analisi tecnica Microsoft e Meta: preview della trimestrale e sguardo ai grafici

Microsoft e Meta: preview della trimestrale e sguardo ai grafici

29 Aprile 2025 09:06

Il mese di aprile terminerà con due tra i più attesi appuntamenti della earning season americana: mercoledì 30 aprile, a mercati chiusi, sarà il turno di Microsoft e Meta, chiamate a confermare la loro traiettoria di crescita dopo un primo trimestre segnato da importanti novità. Il 2025 è infatti partito con un quadro complesso per il settore tech: se da un lato ci si attende il consolidamento dell’intelligenza artificiale come driver di business, dall’altro, l’aumento della pressione regolatoria, in particolare la confusione creata dal tema dazi dell’amministrazione Trump, è stato letto dagli addetti ai lavori come un potenziale segnale di raffreddamento della domanda. In questo scenario, gli analisti prevedono risultati solidi grazie alla capacità delle big tech di diversificare i ricavi, ma attenzione ad eventuali alert di normalizzazione dei ritmi di espansione.

Microsoft: crescita prevista in doppia cifra nonostante il rallentamento

Microsoft si presenta alla prova della trimestrale con delle buone prospettive. Il consensus Bloomberg indica ricavi attesi pari a $ 68,485 miliardi, in aumento del +10,7% rispetto al Q3 2024 (quando si attestavano a “soli” $ 61,86 miliardi) ma in lieve calo rispetto ai $ 69,6 miliardi registrati nel Q2 2025 (-1,6%). Previsto in crescita anche l’EPS, atteso a $ 3,213, in miglioramento del +9,3% su base annua.

A trainare il trimestre dovrebbero essere ancora una volta i ricavi derivanti da Azure e dalla divisione Cloud, sostenuti dalla crescente adozione di soluzioni AI integrate nei servizi aziendali. Tuttavia, rispetto al trimestre precedente, il mercato sconta un leggero rallentamento, attribuito ad una fase di normalizzazione degli investimenti IT dopo l’impennata osservata tra fine 2023 e inizio 2024. Gli occhi degli investitori saranno puntati anche sull’andamento delle altre business unit, tra cui LinkedIn e la divisione More Personal Computing, che include Windows, hardware e gaming, comparti che potrebbero risentire maggiormente di un clima macro meno brillante.

Outlook grafico del titolo Microsoft

Azioni Microsoft in una fase altalenante a conferma dell’elevata volatilità del momento attuale. Un 2025 dal sapore amaro per la big tech, la quale registra una performance del -9% circa in questi primi quattro mesi dell’anno.

Il grafico conferma un periodo di difficoltà a causa di una mancanza di direzionalità vera e propria, accentuata dalla rottura sia della trendline di medio periodo (in blu) ad inclinazione positiva, sia di quella di breve periodo (in rosso) ad inclinazione negativa. In questo scenario diventa indispensabile operare con gli adeguati strumenti di risk management, ma ciò nonostante, cogliere anche le occasioni fornite dai segnali grafici.

In attesa dei conti del trimestre il principale focus diventa la soglia psicologica dei $ 400, la quale segue uno dei principali livelli di resistenza statica (in nero) in area $ 395. Un’eventuale rottura potrebbe stimolare il prezzo verso livelli di liquidità maggiore, come suggerisce il volume profile, il cui POC risiede in area $ 416. In uno scenario di risultati incoraggianti non si esclude un potenziale rientro verso questi livelli, il cui raggiungimento e successiva conferma potrebbero essere i driver per un nuovo assalto ai $ 450. Si tratta ad ogni modo di uno scenario da monitorare in attesa di nuovi sviluppi. In senso opposto, invece il primo trigger per nuovi ribassi si identifica nella trendline di lungo periodo, la cui rottura potrebbe aprire a scenari di correzione ben più profonde.

Meta: trimestrale attesa in crescita, focus sulla redditività

Aspettative di crescita anche in casa Meta Platforms, i cui numeri sono attesi confermare il trend. Il consensus Bloomberg prevede ricavi per $ 41,38 miliardi, in crescita del +13,5% rispetto al Q1 2024 ($ 36,4 miliardi), ma in calo rispetto ai $ 48,39 miliardi del Q4 2024 (-14,5%). Il confronto a dodici mesi risulta positivo anche sul fronte EPS, atteso a $5,253, con un incremento dell’11,5% su base annua.

Dopo aver chiuso un 2024 eccezionale dal punto di vista della redditività – trainato dal forte recupero della raccolta pubblicitaria e dal contenimento dei costi – Meta si trova ora a gestire una fase più delicata: se da un lato il segmento pubblicitario legato ad Instagram e Reels continua a mostrare resilienza, dall’altro gli analisti saranno attenti all’evoluzione degli investimenti in Reality Labs, divisione che continua a generare perdite significative ma che risulta strategica per il lungo termine legato al metaverso e alla realtà aumentata. Grande attenzione anche al percorso di monetizzazione dell’AI generativa sulle piattaforme, un tema chiave sia per l’engagement che per l’up-selling dei servizi business.

Outlook grafico del titolo Meta

Il titolo Meta si presenta alla prova della trimestrale in un contesto ancora incerto, con un ultimo periodo caratterizzato da un forte rallentamento: da inizio anno, la performance registra un calo di circa il -7%, mentre dai massimi di febbraio la perdita si amplia a circa -26,5%.

Nonostante un trend che rimane ribassista, il grafico suggerisce di monitorare lo sviluppo a seguito della pubblicazione dei conti del Q1 2025. Il doppio rimbalzo sul supporto statico (in arancione) sul livello $ 481,90 potrebbe infatti andare a configurare un potenziale pattern di inversione rialzista: un doppio minimo. L’attacco alla trendline (in rosso) di breve periodo – sebbene al momento rigettato – potrebbe segnare un primo tentativo di recupero da parte dei compratori. In questo caso la conferma si otterrebbe qualora la resistenza statica (in arancione) sul livello di $ 587,89 venisse violata al rialzo. Tale scenario proietterebbe un target minimo verso area $ 718,90 (in verde), capitalizzando un aumento del +22% rispetto al punto di rottura.

Il contesto descritto trova sostegno sul fronte dell’RSI a 14 periodi, dove si evincono una divergenza (in rosso) rispetto alla serie storica dei prezzi e la rottura in successione della resistenza dinamica (in verde) e di quella statica (in viola), ma necessita conferme su quello dei volumi. Anche in questo caso, la palla passa al mercato.