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Tesla: trimestrale record. Elon Musk smonta i dubbi

Pubblicato 26 Gennaio 2023 Aggiornato 15 Febbraio 2023 14:22

Tesla, il colosso delle auto elettriche fondato e guidato da Elon Musk, ha sorpreso i mercati con una trimestrale e un outlook che sfidano i ribassisti sul titolo. Titolo in forte rimonta dall’inizio dell’anno, dopo essere stato affossato nel 2022 da un potente sell off, che lo ha portato a crollare del 65%, sulla scia delle preoccupazioni relative alla solidità della domanda per le auto TSLA.

Elon Musk

Ma la domanda non è un problema, ha detto Elon Musk nella call con gli analisti indetta per commentare i conti del quarto trimestre del 2022:

Voglio mettere a tacere queste preoccupazioni”, ha detto il ceo di Tesla, ceo anche di Twitter e di SpaceX, aggiungendo che “in questo mese di gennaio gli ordini di auto Tesla si stanno confermando più forti che mai, al punto che la domanda è superiore al ritmo di produzione del gruppo”.

E anche di molto:

 

“Finora, nel mese di gennaio, abbiamo assistito agli ordinativi di inizio anno più forti della nostra storia. Stiamo assistendo in questo momento a ordini pari a quasi il doppio rispetto al ritmo di produzione”.

Le dichiarazioni di Musk sull’outlook per il 2023 hanno messo il turbo al titolo, scattato subito di oltre il 5% nelle contrattazioni dell’afterhours di Wall Street, dopo il tonfo nel 2022 pari a -65%.

Confermato il poderoso rally YTD, che ha portato le quotazioni a volare di quasi il 19%.

Ma veniamo ai numeri relativi all’ultimo trimestre del 2022, che sono stati presentati da Tesla come numeri record sia per il fatturato che per gli utili.

Sul fronte degli utili, Tesla ha incassato $3,69 miliardi, o $1,07 per azione, contro i $2,3 miliardi, o 68 centesimi per azione, del quarto trimestre del 2021.

Su base adsjusted, l’eps (utile per azione) di Tesla si è attestato nel quarto trimestre del 2022 a $1,19, oltre gli $1,13 per azione stimati dagli analisti intervistati da Refinitiv.

Il fatturato è balzato del 37% a $24,32 miliardi, rispetto ai $17,7 miliardi dello stesso trimestre del 2021, lievemente oltre i $24,16 miliardi previsti dal consensus. Va precisato che gli analisti intervistati da FactSet avevano previsto, oltre a un eps di 1,13 dollari, un fatturato superiore, a $24,67 miliardi.

Andando nello specifico, il fatturato del business automotive di Tesla è balzato del 33% su base annua, a $21,3 miliardi, di cui 467 milioni provenienti dai crediti green, in crescita di quasi la metà su base annua.

E’ bene ricordare che i crediti green sono letteralmente crediti o punti che vengono assegnati dallo stato o dal governo federale a quelle società che apportano all’ambiente un inquinamento pari a zero.

A tal proposito, va ricordato che i produttori di auto che dispongono di un surplus di crediti possono venderli ad altre aziende del settore, che possono trovarsi nella necessità di ottenere di questi punti per attenersi a quanto stabilito dalla legge.

Non confortante invece il margine lordo del business automotive di Tesla che, nell’ultimo trimestre del 2022, è sceso al 25,9%, minimo degli ultimi cinque trimestri.

Ancora, il flusso di cassa operativo ha segnato un calo del 29% su base annua e del 36% rispetto al terzo trimestre del 2022, a quota $3,28 miliardi.

Tornando alla domanda per le auto Tesla, la cui solidità è stata messa in dubbio dagli investitori soprattutto con l’annuncio, da parte del colosso, di ulteriori tagli ai prezzi su certi modelli di auto, Musk si è così espresso:

“Crediamo che la domanda sarà buona nonostante la probabile contrazione del mercato dell’auto nel complesso”.

Anzi, quei tagli (lanciati in Europa e negli Stati Uniti), più che confermare un eventuale rallentamento delle richieste di auto Tesla da parte dei consumatori, supporteranno le vendite, facendo la differenza.

Non solo: Musk punta a far crescere la capacità produttiva “il più velocemente possibile”, tanto da avere come obiettivo una produzione di 1,8 milioni di veicoli nel corso del 2023, potenzialmente di 2 milioni di auto, se si considera che il target del tasso di crescita medio annuo è del 50% rispetto agli 1,37 milioni di auto prodotte nel 2022 (già in crescita del 47% rispetto alla produzione del 2021).

Musk fa sognare con numero 2 Milioni. Il commento su Twitter

Nel corso della call con gli analisti, Musk ha anche precisato che l’outlook di Tesla è improntato alla cautela, visti i problemi al di là del suo controllo a cui il gruppo potrebbe far fronte.  Detto questo:

“Abbiamo il potenziale di produrre 2 milioni di auto quest’anno. Non ci stiamo impegnando a questa cifra, sto semplicemente dicendo che questo è il potenziale E credo anche che ci sia una domanda di tale portata”.

Per quanto riguarda il caso Twitter, e il rischio che le dichiarazioni di Elon Musk finiscano, oltre che per rovinare la reputazione decisamente già ammaccata del ceo, lo stesso futuro di Tesla, Musk ha risposto che il social network acquistato lo scorso ottobre è un ottimo modo per interagire con i clienti:

“Ho 127 milioni followers. Un numero che continua a crescere rapidamente, e che suggerisce che sono piuttosto popolare. Per alcune persone potrei non esserlo, ma sì per la vasta maggioranza di persone, così come emerge dal numero dei followers, che parla da solo”.

Elon Musk ha rimarcato il successo del suo profilo su Twitter, qualcosa che era presente anche prima dell’acquisizione.

Twitter è davvero uno strumento incredibilmente potente per sostenere la domanda di Tesla – ha aggiunto – E incoraggio davvero le società che sono là fuori, attive in tutti i settori dell’automotive o anche in altri, di utilizzare Twitter più spesso, utilizzando i loro profili su Twitter in modi che siano interessanti e istruttivi, che intrattengano e che aiutino a sostenere le vendite, così come è accaduto nel caso di Tesla”.

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E tuttavia lo scorso anno, a contribuire al disastro Tesla, è stato indubbiamente anche – per alcuni soprattutto – il fattore Twitter:

sia perchè il suo ceo ha continuato a scaricare le azioni, sia per quello che lo stesso mondo hedge fund ha descritto “una perdita di attenzione” da parte del magnate, tutto preso dal suo nuovo giocattolo ,  nei confronti della casa automobilistica.

Tesla: c’è chi vede upside titolo +50%

Tornando ai piani di Tesla, il gruppo ha fatto un annuncio sul pick up elettrico Cybertruck, indicando che la produzione del veicolo EV dobrebbe iniziare alla fine di quest’anno. Nella call Musk ha detto che il Cybertruck “sarà la macchina che guiderà ogni giorno”.

I risultati di Tesla, ha commentato Bill Selesky, analista di Argus, “sono stati migliori delle attese”.

Il margine lordo del settore automotive è sceso rispetto allo scorso anno ma, secondo Selesky, risalirà nei prossimi trimestri. “Nel complesso, ci aspettiamo una revisione al rialzo delle stime per quest’anno e per il prossimo”.

In un momento in cui ci si chiede se il rally del mercato sia sostenibile, la domanda per chi guarda a Tesla è anche se il 2023 si confermerà l’anno della resurrezione del titolo dal tonfo storico dello scorso anno, pari a -65%.

Su base annua, il titolo è scambiato a un valore inferiore del 53% negli ultimi 12 mesi, rispetto alla flessione dell’8% dell’indice S&P 500.

Ieri una nota positiva è arrivata dall’analista Adam Jonas di Morgan Stanley, che ha detto di ritenere che le azioni Tesla potrebbero guadagnare il 50%, grazie alla solidità del bilancio del colosso e al fatto che la società è in prima fila nel mercato dell’EV (delle auto elettriche).

Adam Jonas ha scelto Tesla come la sua top pick del settore dell’auto, motivando la mossa con la convinzione che i tagli ai prezzi delle auto, che oscillano tra il 6% e il 20%, metteranno in difficoltà le vendite delle società rivali.

I recenti tagli ai prezzi di Tesla sono solo l’ultimo segnale di un mercato EV che potrebbe star entrando in una fase di ridimensionamento”, che dovrebbe penalizzare i gruppi più deboli, secondo Jonas.

In realtà Morgan Stanley ha tagliato il target price a 12 mesi del titolo Tesla dai precedenti 250 a 220 dollari, proprio a causa delle sforbiciate ai prezzi delle auto.

Ma il rating è stato confermato a overweight. “Tesla offre tuttora un margine di rialzo del 50% circa”, si legge nella nota della banca americana.