Tesla supera se stessa e sorprende (ancora) Wall Street: consegne record in quarto trimestre 2021. Vinta la crisi dei chip
Tesla sorprende ancora, snocciolando numeri sulle consegne di auto elettriche, relativi al quarto trimestre, che stracciano il precedente record, facendo anche meglio delle attese degli analisti. Il colosso EV fondato e gestito da Elon Musk ha annunciato nella giornata di domenica di aver consegnato un totale di 308.600 veicoli elettrici nel quarto trimestre del 2021.
Per l’intero anno, le consegne sono state pari a 936.172 auto, in rialzo dell’87% su base annua. Stando al consensus di FactSet, gli analisti di Wall Street avevano previsto per il quarto trimestre del 2021 consegne di 267.000 auto elettriche, e di 897.000 unità per l’intero anno.
Tesla ha superato anche se stessa, sfornando un risultato migliore rispetto alle 241.300 consegne del terzo trimestre del 2021, che si erano già confermate un record per il gigante delle auto.
I numeri si riferiscono alle consegne dei veicoli di fascia alta Model S e Model X e dei modelli a prezzi più accessibili, i Model 3 e Model Y.
Andando a scomporre i dati, emerge che le consegne delle sedan Model S e dei Suv Model X hanno inciso sulle consegne totali effettuate da Tesla, nel 2021, per meno del 3%: gli ottimi risultati sono dovuti soprattutto alle consegne dei veicoli Model 3 e Model Y, pari a 296.850 nel quarto trimestre del 2021, e a 911.208 per l’intero anno.
Vale la pena di ricordare che Tesla produce i Model 3 e Model Y nelle sue fabbriche di Shanghai e a Fremont, in California, mentre produce i Model X ed S solo a Fremont.
Tesla: titolo +50% in 2021, il colosso di Musk batte la crisi dei chip
I dati sulle consegne degli EV di Tesla sono attentamente monitorati dalla comunità di analisti e investitori di Wall Street, per anticipare il trend del titolo.
Le quotazioni del gigante americano hanno guadagnato più del 50% nel 2021, chiudendo l’anno a $1.070,34, in deciso recupero rispetto al minimo delle ultime 52 settimane testato a marzo, quando il valore dell’azione era capitolato al di sotto di $540.
Certo, l’anno d’oro per il titolo rimane il 2020, con un boom stratosferico, pari a +743%.
La pubblicazione dei dati sulle consegne di Tesla ha fatto subito scattare alcuni analisti, come quelli di Jefferies, che hanno premiato il titolo con un rating “buy”, a fronte di Wedbush che ha confermato la valutazione sempre “buy” sull’azione.
I dati – inclusi quelli sulla produzione – sono ancora più impressionanti, se si considera il problema della crisi dei chip che ha assediato, nel 2021, soprattutto i produttori di auto.
La gestione della crisi dei chip è valsa a Tesla anche le congratulazioni convinte del presidente di Volkswagen. In particolare Herbert Diess, con un post su LinkedIn, ha fatto notare che Tesla, “nell’arco di 2-3 settimane, ha sviluppato un nuovo software che permette di utilizzare diversi chip”. Qualcosa, ha commentato il manager, di “impressionante”.
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“Il team di Tesla ha fatto un grande lavoro in tutto il mondo!” ha commentato un trionfante Elon Musk su Twitter, in concomitanza con la pubblicazione dei numeri. Per il titolo, il momentum è positivo, con un rally del 36% negli ultimi tre mesi, incassato nonostante il sell off che si è abbattuto sulle azioni sulla scia della decisione di Musk di vendere il 10% della partecipazione detenuta nella società.
Dopo aver superato a ottobre e per la prima volta l’ambito livello di $1 trilione, la capitalizzazione di Tesla è scesa durante il sell off al di sotto della soglia, per poi recuperarla nel mese di dicembre.
Il titolo ha terminato di fatto l’ultimo giorno di contrattazioni del 2021, ovvero la sessione del 31 dicembre, con un valore di mercato pari a $1,06 trilioni.