Notizie Notizie Mondo Tesla batte ancora il COVID, Musk: ‘trimestre migliore di sempre’ (ma con i crediti green). E ora parte sfida robotaxi

Tesla batte ancora il COVID, Musk: ‘trimestre migliore di sempre’ (ma con i crediti green). E ora parte sfida robotaxi

22 Ottobre 2020 08:45

E ora c’è qualcuno che torna a scommettere sulla possibilità che il titolo Tesla entri nell’indice S&P 500. D’altronde, la capitalizzazione del colosso creato da Elon Musk continua a volare, e i risultati di bilancio sembrano confermare la solidità del gruppo.

Tesla continua a vincere la battaglia più grande che l’industria globale dell’auto abbia dovuto mai affrontare, quella della pandemia da coronavirus COVID-19, che sta affossando ovunque le vendite del settore. Il colosso delle auto elettriche riesce invece ancora a stupire, con la trimestrale “migliore di sempre”, come ha annunciato il fondatore e amministratore delegato Elon Musk.

I numeri parlano chiaro:

Tesla sorprende ancora Wall Street. Terzo trimestre migliore di sempre nonostante i tempi di pandemia COVID-19
BRUSSELS, BELGIUM – JANUARY 09: Tesla Model X P90D full electric luxury crossover SUV car front view. The rear Falcon Wing doors are open. The Model X P90D is the highest performance version of the modelX and goes from 0 to 60 mph in 3.2 seconds outperforming the fastest SUVs and most sports cars. The Model X’s all-wheel drive system uses two motors. The car is on display at Brussels Expo on January 9, 2017 in Brussels, Belgium. (Photo by Sjoerd van der Wal/Getty Images)

Nel terzo trimestre del 2020, Tesla ha riportato utili per $331 milioni, o 27 centesimi per azione, rispetto ai 16 centesimi per azione dello stesso periodo dell’anno scorso.

Su base adjusted, il colosso delle auto elettriche ha incassato profitti per un valore di $874 milioni, o 76 centesimi per azione, rispetto ai 37 centesimi per azione del terzo trimestre del 2019.

Al lordo delle tasse, gli utili sono balzati di ben il 215%.

Il fatturato è salito inoltre del 40%, a $8,77 miliardi, rispetto ai $6,30 miliardi precedenti.

I risultati sono stati migliori delle stime, visto che gli analisti intervistati da FactSet avevano previsto utili adjusted per 56 centesimi per azione su un fatturato di $8,28 miliardi.

Non solo: Tesla ha riportato un bilancio in utile per il quinto trimestre consecutivo, grazie alle consegne che continuano a crescere.

All’inizio del mese, il gigante californiano ha reso noto, di fatto, di aver prodotto un ammontare record di 145.036 veicoli nel corso del terzo trimestre, consegnandone 139.300.

Verso 1 milione auto vendute nel 2021? Musk: ‘Noi siamo catena di start-up’

Durante la conference call successiva alla pubblicazione della trimestrale, all’osservazione di un analista di Wall Street che prevede per il 2021 vendite comprese tra 840.000 e 1 milione di veicoli, Musk ha replicato che sì, le vendite saranno in prossimità di quel numero, e che l’outlook dell’analista non è assolutamente lontano da raggiungere.

Il direttore finanziario Zach Kirkhorn ha poi aggiunto che Tesla fornirà la guidance per il 2021 quando alzerà il velo sui conti del quarto trimestre, all’inizio del prossimo anno. Qualcuno ha avuto l’impressione che Kirkhorn abbia voluto tappare in qualche modo la bocca a Musk.

La guidance sul 2020, riguardo alle vendite, rimane intatta. In una lettera agli azionisti, il gruppo ha confermato che, sebbene l’obiettivo “sia diventato più difficile da raggiungere, il nostro target per il 2020 rimane quello di consegnare mezzo milione di veicoli”.

Positiva la reazione del titolo che, nelle contrattazioni afterhours, è salito di oltre +3%, a quota 436 dollari, dopo essere volato di oltre +400% dall’inizio dell’anno, facendo la fortuna anche di diversi fondi, tra cui  ben tre dei cinque targati ARK Invest, gli ETF entrati nella classifica Top Ten degli ETF nel 2020.

Nel corso della presentazione del bilancio, Tesla ha anche detto di aver aumentato la capacità produttiva del suo Model 3 nella sua fabbrica di Shanghai a 250.000 veicoli al giorno, tagliando il prezzo del veicolo in Cina per offrire al paese il sedan mid-size premium più conveniente tra tutti.

Musk ha inoltre annunciato l’intenzione di puntare su una flotta di “robotaxi”, attingendo agli elementi che hanno fatto il successo di Uber e di Lyft. Tesla deve essere vista come “una catena di start-up”, ha detto il ceo, aggiungendo che, al momento, non c’è alcun piano per procedere a un eventuale spin off dei business dell’azienda.

Trucco crediti green: senza, per Tesla quarto trimestre consecutivo in rosso

Ma c’è qualcosa che non convince del tutto gli esperti che monitorano il caso Tesla: è il ‘trucco dei crediti green’.

Vale la pena ricordare che i crediti green sono letteralmente crediti o punti che vengono assegnati dallo stato o dal governo federale a quelle società che apportano all’ambiente un inquinamento pari a zero. Di norma, i produttori di auto che dispongono di un surplus di crediti possono venderli ad altre aziende del settore, che possono trovarsi nella necessità di ottenere i punti per attenersi a quanto stabilito dalla legge.

Per fare un esempio: nello stato della California e in altri americani, i produttori di auto come Tesla, Ford, General Motors & Co (dunque anche Fiat Chrysler) devono osservare alcune leggi che impongono al settore di centrare valori target di emissione per tutti i veicoli che producono e vendono. In caso contrario, le aziende corrono il rischio di incorrere in sanzioni pesanti o, addirittura, di veder revocata la licenza.

Ora, Musk e i suoi sono riusciti a trasformare queste disposizioni in un vero e proprio business. Ed è vero che Tesla ha riportato il suo quinto trimestre di profitti, ma è anche vero, come fa notare un articolo di Marketwatch, che il trimestre i cui risultati sono stati appena diffusi sarebbe stato il quarto consecutivo in rosso, se Tesla non avesse venduto i suddetti crediti.

Nel terzo trimestre, le vendite hanno permesso infatti al gigante delle auto elettriche di incassare ben $397 milioni, fattore che ha contribuito non poco a far lievitare i profitti a $331 miloni. Sempre il fattore credit green aveva inciso non poco nei risultati di Tesla del secondo trimestre.

Garrett Nelson di CFRA ha commentato che, “per l’ennesima volta, il fatturato legato alla vendita dei crediti è stato un altro dei grandi fattori che ha permesso a Tesla di battere il consensus”.

C’è da dire che Nelson ha anche ammesso che il bilancio di Tesla “è migliorato in modo significativo”, grazie al maxi aumento di capitale annunciato a settembre. Di conseguenza, l’analista ritiene, discorso crediti green a parte che il quinto trimestre consecutivo in utile di Tesla, in base agli utili GAAP, “aumenta la probabilità che, nel breve termine, il titolo venga incluso nello S&P”: scommessa che Tesla ha perso appena qualche mese fa, per questo motivo.