Notizie Notizie Mondo Banche Centrali Non solo tassi, Lagarde (Bce) parla di crypto: ‘mio figlio ha perso quasi tutto’

Non solo tassi, Lagarde (Bce) parla di crypto: ‘mio figlio ha perso quasi tutto’

Pubblicato 24 Novembre 2023 Aggiornato 27 Novembre 2023 10:04

La presidente della Bce Christine Lagarde oggi è tornata a parlare, e non solo di tassi, di inflazione e di politica monetaria.

Stavolta Lagarde ha parlato anche di crypto asset, lamentandosi del fatto che suo figlio non abbia ascoltato i suoi consigli.

Lagarde: ‘Mio figlio ha perso quasi tutto puntando sui crypto asset’

Lagarde, nota non solo per la sua strenua battaglia contro il balzo dell’inflazione nell’area euro, ma anche per la crociata portata avanti contro le criptovalute, ha rivelato che suo figlio ha “perso quasi tutto”, puntando sui crypto asset, nonostante i vari avvertimenti ricevuti.

“Mi ha ignorata del tutto – ha detto la presidente dell’Eurotower, in occasione di un discorso proferito di fronte ad alcuni studenti di Francoforte – E ha perso quasi tutti i soldi che aveva investito”.

Non ha perso molto, ha perso tutto qualcosa come il 60%” della somma investita, ha continuato l’ex direttrice dell’Fmi.

“Dunque, quando sono tornata ad affrontare l’argomento, sebbene con riluttanza ha ammesso che avevo avuto ragione”.

L’ articolo di Reuters che ha riportato la notizia ha ricordato che Lagarde ha due figli maschi, di 30 anni circa. La numero uno della Bce non ha detto però nel discorso quale sia stato il figlio che ha scommesso sul mondo crypto.

La banca centrale europea (Bce), così come altre diverse banche centrali, ha più volte invocato la necessità di una regolamentazione globale sulle criptovalute, volta a proteggere i consumatori ignari dei rischi e anche a chiudere tutte quelle scappatoie che consentono di finanziare, attraverso le monete digitali, attività terroristiche e criminali, in generale.

Criptovalute nel mirino: lo scandalo Binance

In questi ultimi giorni, nel mondo delle criptovalute, si è parlato molto dello scandalo di Binance, il più grande crypto exchange del mondo, finito nel mirino delle autorità americane, in particolare del dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, per non avere segnalato più di 100.000 transazioni sospette effettuate da parte di terroristi, hacker e criminali vari. Transazioni in criptovalute per miliardi di dollari, condotte per anni, e che si sono tradotte in casi di riciclaggio di denaro a vantaggio di Hamas, dell’Isis e di al-Qaida e che hanno portato giornati fa alle dimissioni del ceo di Binance Changpeng Zhao (CZ).

“Come potete vedere, ho una opinione molto bassa dei crypto – ha rimarcato Lagarde – La gente è libera di investire i suoi soldi dove vuole, la gente è libera di speculare quanto vuole, ma la gente non dovrebbe essere libera di partecipare in attività e commerci considerati criminali e sanzionati”.

Come da giorni, Lagarde è tornata a parlare oggi anche di inflazione e di tassi, azzannando le speranze di chi spera in un dietrofront della politica monetaria della Bce.

Oggi i toni sono stati tuttavia meno hawkish di quelli emersi ieri con la diffusione delle minute della Banca centrale europea relative all’ultimo meeting del Consiglio direttivo della Bce, quando, dopo dieci strette monetarie consecutive lanciate dal luglio del 2022, i tassi sono stati lasciati fermi.

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Abbiamo fatto già molto sui tassi, ora possiamo osservare la situazione”, ha detto Lagarde, aggiungendo tuttavia che “la battaglia contro l’inflazione” non è finita.

Nell’ultimo meeting del Consiglio direttivo di fine ottobre la Bce, come da attese, ha lasciato i tassi sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4,00%.

Lagarde ha rimarcato che “l’inflazione sta facendo progressi”, ma anche che “non possiamo ancora cantare vittoria”.

Nelle minute della Bce che sono state diffuse ieri, si legge chiaramente che l’Eurotower ha deciso di lasciare la porta alla possibilità di alzare un’altra volta i tassi di interesse dell’Eurozona.

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