Notizie Dati Macroeconomici Tassi Fed: sui mercati piomba prova inflazione Usa. Occhio a consumi, con vendite al dettaglio e conti Walmart

Tassi Fed: sui mercati piomba prova inflazione Usa. Occhio a consumi, con vendite al dettaglio e conti Walmart

12 Agosto 2024 16:08

Sui mercati finanziari si respira un “ritorno alla normalità”. La settimana è, infatti, iniziata con un piglio decisamente diverso rispetto a sette giorni fa, quando i listini erano in balia delle vendite su scala globale in quello che è stato ribattezzato ‘Black Monday’. Oggi le principali Borse europee si muovono in territorio positivo, in un clima di generale attesa per i dati in arrivo nel corso della settimana. I timori relativi alla crescita della prima economia mondiale (tra i fattori che hanno scatenato il sell-off di settimana scorsa) si sono attenuati. Ma il tema del rallentamento della crescita Usa resta e i prossimi dati in uscita sono un importante test.

E nella settimana di Ferragosto, gli investitori guardano soprattutto alla ricca agenda macroeconomica americana, che offrirà diversi spunti. Uno su tutti l’aggiornamento sui prezzi. Si comincia domani con i prezzi alla produzione, ma il market mover della settimana è senza dubbio il dato di luglio dell’inflazione Usa in uscita il 14 agosto.

Come sottolineano gli strategist di Mps Capital Services, nel commento odierno sui mercati dall’eloquente titolo “La lunga estate”, “in generale il mercato sembra abbia superato il picco dei venti contrari dal punto di vista tecnico e ha ricevuto un aiuto dal lato macro, con i due principali dati (ISM servizi e sussidi di disoccupazione) entrambi migliori delle attese”. Quella che si aperta è un’ottava che vede al centro dell’attenzione l’inflazione americana di luglio e i primi dati sull’attività USA nel terzo trimestre. Con una percezione generale: secondo gli esperti “il processo di disinflazione abbia ripreso la sua marcia e che il CPI “non possa” deludere, ma se c’è un sentiero dove quella che stiamo vivendo continuerà ad essere una lunga estate calda, questo passa certamente per qualche sorpresa da questi dati”.

Ma iniziamo a vedere quali sono le attese per il CPI in calendario il 14 agosto, con la pubblicazione prevista alle 14:30 ora italiana.

Preview inflazione Usa: ecco le attese

Secondo il consensus Bloomberg l’inflazione Usa attesa stabile al 3% su base annua, mentre nella versione core (ossia al netto delle componenti più volatili come energia e alimentari) dovrebbe rallentare al 3,2% su base annua dal precedente 3,3%. Il CPI dovrebbe mostrare una variazione mensile dello 0,2% sia per l’headline sia nella versione core.

Sarà importante monitorare la componente servizi ex housing (cosiddetta supercore) che nelle ultime due letture ha evidenziato una variazione negativa a livello mensile, sottolineano gli analisti di Mps Capital Services secondo cui in generale, dati in linea con le attese vanno nella direzione auspicata dalla Fed.

Anche un articolo/analisi di Bloomberg Economics si sofferma sui dati della settimana (PPI, Cpi e vendite al dettaglio), ma guarda anche in prospettiva e ricorda come uno dei dati preferiti della Fed per misurare i prezzi rimanga il Pce core (ovvero quello depurato dalle componenti più volatili, come energia e alimentari). “Pensiamo che il Pce di luglio sarà probabilmente la lettura più forte da aprile 2024”, segnalano gli economisti, secondo i quali, su base annua il Pce core potrebbe salire al 2,7% a luglio.

Fed e la riunione di settembre: il nodo tassi

Un’indicazione, quella sul Cpi, seguita in vista delle prossime mosse della Federal Reserve (Fed), attesa al banco di prova del meeting di settembre. Se il mercato sembra non avere dubbi sull’azione di Powell & Co (pronti con il primo taglio), le incertezze riguardano l’entità della sforbiciata (al momento il mercato spaccato tra chi si attende un taglio di 25 e chi si attende 50 punti base). Dallo strumento FedWatch del CME, emerge che gli investitori puntano su una sforbiciata del costo del denaro ma restano divisi sull’entità del taglio: con una probabilità attorno al 48,5% per il range 4,75-5% e attorno al 51,5% nella forchetta tra il 5-5,25%.

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Consumi sotto la lente, settimana importante per delineare le prossime mosse dei mercati

“A giugno, l’inflazione ha mostrato segnali di raffreddamento, con una diminuzione dello 0,1% su base mensile e un aumento del 3,3% su base annua del CPI core, il valore più basso da aprile 2021. Le nuove stime prevedono un ulteriore rallentamento, con l’inflazione annua al consumo al 2,9% e il tasso core al 3,2% – sottolinea Gabriel Debach, market analyst di eToro, osservando gli spunti in agenda questa settimana -. Le vendite al dettaglio di luglio potrebbero fornire indicazioni chiave sull’andamento della spesa dei consumatori, influenzate da eventi come l’Amazon Prime Day e un recupero nelle vendite di auto“.

Ancora qualche spunto atteso dalla stagione degli utili del secondo trimestre, con i numeri di alcune big come Walmart, Home Depot, Cisco, Alibaba e Deere che annunceranno i loro risultati. “Settimana importante per delineare le prossime mosse dei mercati. Con il consumatore americano che rappresenta il 70% dell’economia nazionale, il suo comportamento sarà sotto i riflettori. In un contesto di incertezza globale, ogni indicazione sarà fondamentale per comprendere le future direzioni economiche”, conclude Debach. Dati deboli potrebbero fare riaffiorare le preoccupazioni legate a un rallentamento dei consumi, con la narrativa che tornerebbe a spostarsi verso uno scenario più cupo (potenziale recessione).