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Stress test Bce-Eba: rumor UniCredit, Intesa & Co.

14 Luglio 2023 09:18

Rumor risultati stress test banche lanciati dall’Eba e dalla Bce. L’erosione di capitale di UniCredit e Intesa SanPaolo, ma anche delle banche spagnole e delle banche tedesche, in caso di worst case scenario

Si intensificano i rumor sull’esito degli stress test sulle banche, in particolare sull’erosione di capitale che gli istituti soffrirebbero in caso di shock ed eventi avversi, che l’EBA pubblicherà sul proprio sito alla fine di luglio.

Informazioni circolano in particolare sulle banche spagnole, ma anche su alcune banche italiane, nello specifico sulle Big Banks del credito UniCredit e Intesa SanPaolo.

Va ricordato che l’EBA, Autorità bancaria europea (ABE in italiano) ha annunciato l’avvio degli stress test il 31 gennaio di quest’anno, da parte della stessa autorità e della Bce, banca centrale europea.

A essere messi alla prova sono state, con gli stress test del 2023, 70 banche, 20 in più rispetto agli ultimi test del 2021.

Le autorità hanno esaminato in che modo le principali banche europee farebbero fronte a un lungo periodo di alta inflazione e alti tassi di interesse: ipotesi più che verosimile, visto che la Bce di Christine Lagarde continua ad alzare i tassi di riferimento contro la crescita ancora troppo sostenuta dell’inflazione, senza avere alcuna intenzione di fermarsi.

A confermarlo, nelle ultime ore, sono state le minute relative all’ultima riunione del 15 giugno, quando la Bce ha alzato i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente al 4,00%, al 4,25% e al 3,50%.

L’EBA: gli obiettivi degli stress test

Gli scopi degli stress test, così come ha annunciato alla fine di gennaio l’EBA, sono i seguenti:

  • Valutare e paragonare la resilienza complessiva delle banche dell’Unione europea di fronte di gravi shock economici
  • Valutare se i livelli di capitale delle banche siano sufficienti ad assicurare che le banche possano sostenere l’economia in periodi di stress.
  • Alimentare la disciplina di mercato attraverso la pubblicazione trasparente di dati costanti, granulari e comparabili.
  • Fornire un input al processo SREP (Supervisory Review and Evaluation Process) a favore delle autorità di supervisione competenti.

Stress test banche 2023: gli istituti all’esame della Bce e dell’Eba

Gli stress test avranno per oggetto 70 banche UE – di cui 57 da paesi che appartengono al Single Supervisory Mechanism (SSM) – , che rappresentano il 75% circa degli asset complessivi del settore bancario dell’Unione europea e della Norvegia.

Le banche che saranno sottoposte agli stress test della Bce saranno 42 istituti dell’Eurozona.

Si tratta di 42 banche più piccole e che si aggiungono alle 57 banche dell’area euro incluse tra quelle soggette alla prova dell’Eba.

Un articolo di Reuters ha diffuso i rumor sull’esito degli stress test, in vista dei risultati ufficiali che saranno resi noti alla fine del mese.

Menzionati, per l’appunto, anche UniCredit e Intesa SanPaolo.

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Banche spagnole faranno meglio rispetto a prova 2021

L’articolo di Reuters si focalizza non tanto sulle banche italiane, ma sulle banche spagnole, riprendendo le indiscrezioni riportate da El Confidencial, secondo cui le banche spagnole faranno meglio rispetto agli stress test del 2021.

In particolare, Santander e BBVA avrebbero assistito a un’erosione (simulata) del capitale inferiore a quella sofferta due anni fa, a fronte dello scenario avverso presentato negli stress test dell’Eba e della Bce.

El Confidencial, che ha avvertito che si tratta di dati provvisori, ha aggiunto che sei banche spagnole quotate e tre banche non quotate che sono incluse nei test dovrebbero aver sofferto, in media, a fronte dello scenario avverso presentato dalle autorità di regolamentazione europee, una erosione di capitale di 260 punti base circa.

Per la precisione, Santander avrebbe sofferto nel worst case scenario una perdita di capitale compresa tra 170 e 175 punti base, mentre BBVA avrebbe fatto i conti con una erosione di 270 punti base.

Dagli stress test condotti nel 2021, erano emerse erosioni di capitale maggiori, rispettivamente pari a -258 punti base e -303 punti base.

A fare peggio, sarebbe stato invece l’istituto spagnolo Bankinter, con una erosione di capitale compresa tra 160 e 170 punti base, rispetto alla perdita di 104 punti base archiviata negli stress test del 2021.

UniCredit e Intesa SanPaolo: l’erosione di capitale prevista

Arriviamo a UniCredit e Intesa SanPaolo, ma anche ad altri nomi importanti del panorama bancario europeo.

Intesa Sanpaolo avrebbe visto il proprio capitale erodersi di 320 punti base, mentre Unicredit, insieme alla francese BNP Paribas, sarebbe orientata a uscire dalla prova con una perdita di capitale, a fronte della simulazione dello scenario avverso, di 400 punti base.

Farebbero peggio le banche tedesche Deutsche Bank e Commerzbank, con perdite di capitale che sarebbero rispettivamente di 530 e 460 punti base, nel caso in cui il worst case scenario si concretizzasse.

Va ricordato che, a seconda dei risultati degli stress test, le autorità daranno il via libera ai piani di distribuzione dei dividendi annunciati dalle banche sottoposte alla vigilanza.

Maxi dividendi a rischio?

Il dubbio che assilla i mercati è se i maxi dividendi delle banche siano a rischio, visto che, in base ad alcuni rumor riportati da Bloomberg, la stessa Bce avrebbe contattato alcuni istituti, informandoli del rischio che i risultati degli stress test siano meno positivi rispetto a quelli precedenti.

A essere allertate sarebbero state in modo particolare le banche dell’area euro che hanno beneficiato in misura più importante dell’effetto positivo dei rialzi dei tassi di interesse sul loro margine di interesse (NII) e che potrebbero essere orientate a premiare i loro azionisti con una pioggia di cedole.

 

(in fase di scrittura)