Notizie Notizie Mondo Stress test banche, ecco cosa emerge dai primi risultati

Stress test banche, ecco cosa emerge dai primi risultati

24 Maggio 2023 16:15

Dai primi stress test, condotti dall’EBA, le banche europee stanno emergendo in solidi condizioni finanziarie come precedentemente indicato anche dai conti del primo trimestre. Secondo fonti anonime di Bloomberg, le prime valutazioni dell’Autorità bancaria europea (European Banking Autority), mostrano che i coefficienti patrimoniali di diversi istituti di credito sono più alti rispetto a precedenti esercizi nel cosiddetto scenario avverso.

In borsa invece stiamo assistendo ad una giornata di vendite pesanti sul comparto bancario italiano, con i principali protagonisti di Piazza Affari abbondantemente sotto la parità: Unicredit perde il 4% a 18,34 euro per azione, Intesa Sanpaolo segna un -3% a 2,26 euro per azione, mentre Banco BPM lascia sul terreno il 3,6% a 3,81 euro per azione. L’unico titolo bancario che guadagna terreno è Mediobanca (+1,5%) in seguito alla presentazione del piano industriale (2023-2026).

Stress test, primi risultati positivi per le banche europee

Ricordiamo intanto che la valutazione EBA è un esame chiave per gli istituti di credito europei perché fornisce informazioni sulla loro preparazione agli shock esogeni e alimenta anche i requisiti patrimoniali. Le banche, secondo i dati dalla fine del 2022, sono testate in uno scenario avverso e in uno scenario di base più favorevole per i tre anni fino al 2025. Come già anticipato prima, dai primi stress test che dovrebbero terminare a luglio 2023, le banche dell’Eurozona stanno emergendo in solidi condizioni finanziarie come hanno indicato anche i conti del primo trimestre.

Di solito il certificato di buona salute rafforza la necessità degli istituti di credito di distribuire miliardi di euro di capitale agli azionisti, nonostante l’attuale incertezza macroeconomica. Un portavoce dell’EBA ha fatto sapere a Bloomberg che sarebbe speculazione trarre conclusioni, allo stato attuale, dato che i test sono ancora in corso.

L’indice Stoxx Europe 600 Banks, che racchiude 44 banche europee, punto di riferimento per il settore, rimane sotto la parità nel corso della seduta europea (-2,5%). Ma rimane in rialzo del 6,1% da inizio anno.

Il rialzo dei tassi BCE hanno sostenuto gli istituti di credito

Da un lato i tassi di interesse più elevati delle banche centrali sono stati un vantaggio per il settore bancario in generale, ma dall’altro la rapida ascesa dei tassi ha colto impreparati alcune piccole e medie banche statunitensi, con conseguenze disastrose.

Il cambio di rotta in termini di politiche sui tassi della BCE è stato un fattore particolarmente positivo per le banche europee. La forte crescita della liquidità e i numeri record del primo trimestre dell’anno, permetterà a tanti istituti di credito italiani, come Unicredit, Intesa Sanpaolo e Banco BPM a premiare gli azionisti dopo tanti anni di bassi rendimenti.

“Il settore bancario europeo sembra resiliente alle sfide che ha dovuto affrontare fino a questo punto”, ha detto in un discorso Anneli Tuominen, membro del Consiglio di vigilanza della BCE. “Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che c’è ancora molta incertezza”.