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Sergio Ermotti nuovo ceo UBS post Credit Suisse

29 Marzo 2023 10:08

UBS e il ritorno di Sergio Ermotti alla guida, con la sfida Credit Suisse

Sergio Ermotti torna alla guida di UBS nelle vesti di nuovo ceo del gruppo post acquisizione Credit Suisse.

Obiettivo numero uno: portare a compimento l’operazione di integrazione con Credit Suisse, la banca rivale che il colosso bancario elvetico ha acquistato nell’ambito di una operazione che ha visto grande regista il governo svizzero, insieme alla Swiss National Bank (SNB). Il ritorno di Ermotti è stato annunciato stamattina da UBS.

Al momento presidente di Swiss Re, Ermotti prenderà il timone di UBS in via ufficiale il prossimo 5 aprile, tornando alla guida del gigante di cui era stato amministratore delegato nel periodo compreso tra il 2011 e il 2020.

Tra le principali sfide che si stagliano all’orizzonte, il licenziamento di migliaia di dipendenti, il ridimensionamento della divisione di investment bank di Credit Suisse e, come indica un articolo di Reuters, il riuscire a convincere i Paperon de’ Paperoni del mondo che UBS rimane la banca migliore dove parcheggiare la propria liquidità.

UBS è diventata praticamente la prima grande banca made in Svizzera, l’unico istituto di credito svizzero che opera a livello globale, sostenuto da prestiti e garanzie di stato che ammontano a 260 miliardi di franchi svizzeri: una somma che è stata erogata dalle autorità elvetiche (governo e banca centrale) per blindare il gigante dalle eventuali perdite e grattacapi vari legati alla preda Credit Suisse.

UBS su Ermotti: esperienza unica, ideale per guidare integrazione CS

Nel comunicato con cui ha annunciato il ritorno di Sergio Ermotti alla sua guida, UBS ha ricordato tutti gli obiettivi centrati dal banchiere durante i nove anni in cui ha guidato la banca, in particolare il successo con cui l’ex ceo è riuscito  a riposizionare il colosso dopo le “grandi sfide emerse dalla crisi finanziaria globale”.

UBS ha fatto notare come Ermotti abbia assicurato la solidità finanziaria del gruppo, migliorandone la resilienza, mettendo al centro le attività di cui la banca vanta una leadership a livello globale, ovvero quelle di gestione patrimoniale e di gestione degli asset.

E’ stato per merito di Ermotti se UBS è riuscita a “riguadagnare la fiducia dei clienti e di altri azionisti, ripristinando l’orgoglio di lavorare in UBS da parte dei dipendenti” .

E “questa esperienza unica – si legge ancora nella nota della banca – unita alla sua profonda conoscenza dell’industria dei servizi finanziari, in Svizzera e a livello globale, rende Ermotti il candidato ideale a portare avanti l’integrazione (di UBS) con Credit Suisse”.

Al momento presidente di Swiss Re, si legge nel comunicato di UBS, al fine di facilitare una transizione ordinata del gruppo, “Ermotti si ripresenterà per la rielezione nell’assemblea generale degli azionisti, il prossimo 12 aprile 2023, per poi dimettersi”.

Il colosso svizzero ha reso noto che l’attuale ceo Ralph Hamers rimarrà in UBS e lavorerà accanto a Sergio P. Ermotti durante il periodo di transizione, per “assicurare il successo del completamento della transazione (di acquisizione di Credit Suisse) e una consegna dei poteri fluida”.

A tal proposito il “consiglio di amministrazione di UBS esprime la sua profonda gratitudine a Ralph Hamers per la sua leadership eccezionale, e per aver portato UBS a riportare risultati record in due anni consecutivi, così come per il ruolo cruciale volto all’acquisizione di Credit Suisse“, si legge ancora nel comunicato.

Davide Serra: ‘molto contento come azionista e obbligazionista”

La nomina di Sergio Ermotti è stata salutata con favore da diversi banchieri e nomi del mondo dell’alta finanza. Così, intervistato da Reuters Davide Serra, ceo di Algebris Investments.

“La decisione di far tornare Sergio Ermotti è molto positiva e riduce i rischi di integrazione e di esecuzione dell’80% – ha sottolineato Serra – Sergio ha già ridotto il rischio e ha portato l’investment bank a servire i suoi clienti, non i suoi investment bankers come aveva fatto Credit Suisse. Come azionista e obbligazionista sono molto contento“.

Dal canto suo, Sergio Ermotti ha definito la missione per cui è stato richiamato dalla banca – quella della integrazione della stessa con Credit Suisse – “un compito urgente e sfidante”, stando a quanto emerge dal comunicato.

“Al fine di realizzarlo con successo e in modo sostenibile, e nell’interesse di tutti gli azionisti coinvolti, dobbiamo valutare in modo accurato e sistematico tutte le opzioni”, ha detto ancora l’ex ceo che si appresta a diventare nuovo numero uno dell’altrettanta nuova realtà di UBS

Un articolo di Reuters mette in evidenza tutta l’insoddisfazione, invece, dell’ora ex ceo di UBS Ralph Hamers verso l’accordo con cui il governo svizzero, lo scorso 19 marzolo scorso 19 marzo, ha portato UBS a inglobare la malandata rivale Credit Suisse.

Reuters ricorda come proprio Hamers fosse stato il grande assente al momento di quell’annuncio. Il giorno successivo, Hamers descrisse la fine di Credit Suisse “un giorno triste”, che nessuno aveva voluto.

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