Notizie Notizie Italia Saxo Bank presenta ‘Draghi Effect’ sui BTP. L’outlook con il presidente più dovish della storia della Bce alla guida dell’Italia

Saxo Bank presenta ‘Draghi Effect’ sui BTP. L’outlook con il presidente più dovish della storia della Bce alla guida dell’Italia

3 Febbraio 2021 11:13

Quanto potrebbero beneficiare i BTP dell’effetto Draghi premier? A questa domanda risponde Althea Spinozzi, strategist della divisione di reddito fisso di Saxo Bank.

Mario Draghi, ex numero uno della Bce, convocato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella: sarà lui il prossimo presidente del Consiglio?
Foto LaPresse – Massimo Paolone
18 agosto 2020 Rimini (Italia)
Cronaca
Rimini Meeting 2020 Edizione 41 Special Edition – Incontro inaugurale
Nella foto: Mario Draghi
Photo LaPresse – Massimo Paolone
18 August 2020, Rimini (Italy)
Rimini Meeting 2020 Edition 41 Special Edition – Inaugural meeting
In the pic: Mario Draghi

“Il debito sovrano italiano – spiega Spinozzi – sarebbe posizionato in modo migliore per beneficiare del “Draghi effect” rispetto ai bond corporate, nel caso in cui l’ex presidente della Banca centrale europea venisse nominato presidente del Consiglio italiano”.

In particolare, “gli spread BTP-Bund a 10 e 30 anni hanno il potenziale di scendere fino a testare i minimi del 2015, rispettivamente pari a 100 e 120 punti base, a fronte di un capital gain fino al 7%“.

Spinozzi rimarrebbe comunque ottimista sulla carta italiana anche in caso di uno scenario che non contemplasse l’opzione Draghi.

“I BTP beneficeranno della compressione dello spread BTP-Bund a prescindere da Draghi. In uno scenario no-Draghi, il restringimento sarebbe graduale, costringendo gli investitori a detenere BTP per un arco di tempo più lungo”.

Saxo Bank conferma la sua fiducia nei titoli di stato italiani in ogni caso: una fiducia reiterata nelle scorse settimane, a dispetto della crisi di governo innescata da Italia Viva di Matteo Renzi, che ha praticamente staccato la spina al Conte bis.  Anzi,  proprio la crisi di governo ha portato Saxo Bank a parlare anche di momento migliore per comprarli.

Intanto, il Draghi Effect è già sotto gli occhi di tutti:  lo spread BTP-Bund scende verso la soglia psicologica dei 100 punti, dopo la notizia della convocazione di Mario Draghi da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

L’ex numero uno della Bce e di Bankitalia è stato convocato per la giornata di oggi, alle 12 ora italiana.  Molto bene anche Piazza Affari, che vede scattare fin dall’inizio i titoli  Atlantia e UniCredit.

Occupando lo scranno più alto di Palazzo Chigi, Mario Draghi diventerebbe anche il regista del Recovery Plan, decidendo come spendere quei fondi europei (ben 209 miliardi di euro), che sono stati messi a disposizione dell’Italia con il Recovery Fund-Next Generation EU.

Non per niente Equita SIM consiglia cinque titoli che potrebbero beneficiare del Draghi effect.

Ecco di quanto potrebbero salire i BTP con il Draghi Effect

Tornando allo spread BTP-Bund la domanda è: ‘di quanto potrebbero salire i BTP?” Così Althea Spinozzi in un articolo dedicato al caso Italia:

“Il restringimento dello spread BTP-Bund si tradurrebbe in un calo di 12 punti base dei rendimenti decennali dei BTP, con un upside di circa l’1%. Così come emerge dall’immagine sotto, questa sarebbe una variazione di intensità uguale a quella a cui abbiamo assistito lo scorso giugno, quando il paese stava uscendo dalla prima ondata di pandemia Covid. I tassi decennali potrebbero scendere potenzialmente anche oltre, fino a -19 punti base come avvenuto nel maggio dello scorso anno, conferendo un upside del 2% circa ai detentori di BTP decennali. I BTP di più lungo termine beneficerebbero in misura maggiore, scendendo fino a -30 punti base e assicurando un capital gain del 7%. Detto questo, il loro restringimento sarebbe più graduale, e tale strategia richiederebbe agli investitori di detenere i BTP per un periodo maggiore di tempo”.

Intanto con la sua crisi di governo, l’Italia torna sotto i riflettori di tutto il mondo.

Ed è inevitabile fare un parallelismo tra quanto sta accadendo in queste ore e quanto accadde quando a guidare l’Italia fu un altro tecnico, il senatore Mario Monti.

Nell’articolo Italy Looks to Mario Draghi to Solve Crisis, to Delight of Pro-E.U. Politicians il New York Times ha commentato la notizia della convocazione di Draghi al Colle sottolineando che, “nel presentare ufficialmente Draghi come un leader potenziale in un momento cruciale, l’Italia sembra destinata a ritornare al modello del governo dei tecnocrati, che ha la reputazione di salvare il paese quando le forze politiche falliscono. Durante la crisi economica dell’Eurozona, il presidente del Consiglio di allora, Silvio Berlusconi, fu costretto a mettersi da parte e a lasciare la strada libera a Mario Monti, un altro tecnocrate ben rispettato, che fece il lavoro, da un punto di vista economico, sporco e impopolare di tirare fuori dai guai l’Italia”.