Notizie Notizie Mondo Big Tech USA L’ETF che batterà ancora lo S&P 500 con la scommessa sui titoli Nvidia e di altre Big Tech Usa

L’ETF che batterà ancora lo S&P 500 con la scommessa sui titoli Nvidia e di altre Big Tech Usa

27 Agosto 2024 10:41

Il Vanguard S&P 500 Growth ETF (VOOG) continuerà a battere lo S&P 500 anche nel lungo periodo: parola di Anthony Di Pizio, il blogger della finanza e autore del sito “The Motley Fool” che, in un articolo pubblicato nelle ultime ore, ha confermato la view bullish su questo ETF, creato per replicare la performance dello S&P 500 Growth, indice a sua volta nato dalla costola dello S&P 500, il listino benchmark di Wall Street.

S&P 500 VS S&P Growth

Nell’articolo “Prediction: This Unstoppable Vanguard ETF Will Keep Beating the S&P 500 Over the Long Term” prima di commentare il trend dell’ETF di Vanguard, Di Pizio riassume le caratteristiche dello S&P 500 e dello S&P 500 Growth, ricordando che nel listino S&P 500 la selezione delle società, in tutto 500, pur essendo a discrezione di una commissione ad hoc, dipende da alcune condizioni sine qua non.

Prime, tra tutte: le società devono macinare utili, ergo essere redditizie, ed essere dotate al contempo di una capitalizzazione di mercato di almeno 18 miliardi di dollari: questa soglia tra l’altro non è fissa, ma tende a crescere nel tempo, visto che lo S&P 500 è un indice ponderato per la capitalizzazione, il che significa che le società più grandi – come le ben note Big Tech Usa – influenzano la performance del listino in misura maggiore rispetto a quelle più piccole.

Da un bel po’ sono i titoli tecnologici che includono i giganti da trilioni di dollari Microsoft, Apple e Nvidia a decidere le sorti dell’indice, con una incidenza pari al 31,4%.

Detto questo, esiste anche lo S&P 500 Growth, la cui particolarità è quella di includere le 231 azioni circa che performano meglio nell’indice S&P 500, escludendo le rimanenti.

In questo caso la selezione si basa su alcuni criteri, tra cui spicca il tasso di crescita delle vendite delle relative società.

Non sorprende il fatto che questo listino sta beneficiando soprattutto della corsa dei titoli tecnologici, che sono quelli che continuano a fare praticamente il mercato in generale, con una incidenza, in questo caso, pari a ben il 50,2%.

Tra queste a dettare legge è ovviamente, tra i titoli, soprattutto Nvidia, tra i principali market mover tra l’altro di questa settimana, con i conti che saranno annunciati a breve, per la precisione dopo la fine della giornata di contrattazioni di Wall Street di domani, mercoledì 28 agosto.

Il colosso dei chip americano, che ha fatto la sua fortuna grazie alla scommessa (sua e degli investitori) sul business dell’AI (artificial intelligence, intelligenza artificiale) ha assistito a un balzo del fatturato di ben il 262% su base annua nel primo trimestre del 2024, a fronte di uno scatto sbalorditivo delle azioni di ben il 200% nel corso degli ultimi 12 mesi, confermandosi illustre componente dello S&P 500 e dello S&P Growth.

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Proprio tornando allo S&P Growth index, il punto di forza di questo indice, scrive Anthony Di Pizio, è il ribilanciamento che avviene ogni trimestre, il che significa che ogni tre mesi si verifica una sorta di scrematura che fa sì che il listino comprenda i titoli migliori dello S&P 500: è questo il motivo che ha consentito al trend di questo indice di essere migliore nel lungo termine rispetto a quello del listino S&P 500 e che, di conseguenza, ha fatto la fortuna finora dell’ETF che lo replica, ovvero del Vanguard S&P 500 Growth ETF che, nel replicare lo S&P Growth Index, è composto dalle stesse azioni garantendo anche un livello di ponderazione simile.

Le 5 azioni top dell’ETF di Vanguard

A tal proposito, l’articolo di Motley Fool pubblica una tabella che riassume la Top 5 delle azioni dell’ETF di Vanguard, paragonando la loro incidenza/ponderazione rispetto a quella che le stesse hanno sull’indice ‘normale’ S&P 500.

 

Nell’avallare la sua fiducia nei confronti di questo ETF, l’articolo presenta alcuni numeri e fatti: intanto, questo indice Vanguard è salito nel corso dell’ultimo anno del 36,5%, sovraperformando lo S&P 500, che è avanzato nello stesso arco temporale del 30,2%.

Il merito è proprio delle Big Tech Usa menzionate, che a Wall Street si sono confermate, di nome e di fatto, veri e propri pesi massimi.

I cinque titoli Apple, Nvidia – che è riuscita a spodestare anche Microsoft, diventando la società più capitalizzata al mondoarrivando a contribuire per un terzo al rialzo messo a segno YTD dallo S&P 500 -, la stessa Microsoft, Amazon e Meta Platforms hanno garantito un ritorno, in media, pari a +76,7% nel corso dell’ultimo anno e, proprio grazie alla ponderazione maggiore che hanno sull’indice Vanguard ETF rispetto a quella sullo S&P 500, hanno permesso all’ETF di battere il listino benchmark di Wall Street: una performance che, secondo l’esperto, è destinata a essere confermata in futuro, visto il maggior peso che queste azioni hanno sull’ETF.

Nell’articolo viene ricordato che, da quando è stato creato nel 2010, il Vanguard ETF ha garantito un tasso annuo di crescita composto pari a +15,9%, battendo il +13,7% dello S&P 500. Sebbene una differenza di 2,2 punti percentuali di ogni anno sembri poca, l’impatto in termini di dollari è notevole.

Tra l’altro, proprio in quanto replica dei titoli migliori dello S&P 500 rappresentati dallo S&P Growth Index, secondo di Pizio, l’ETF di Vanguard ha basi per continuare a fare meglio rispetto allo S&P 500, grazie al ribilanciamento continuo dello S&P Growth Index, con cui vengono selezionati i titoli migliori del listino.