Notizie Notizie Mondo Nvidia e la trimestrale di fine agosto. Le attese su utili, ricavi e prospettive domanda AI

Nvidia e la trimestrale di fine agosto. Le attese su utili, ricavi e prospettive domanda AI

21 Agosto 2024 11:42

Gli utili di Nvidia si candidano ad essere il market mover di fine agosto. Tra meno di una settimana, il prossimo 28 agosto a mercati chiusi, piomberanno sui mercati i conti del big tech Usa che “chiuderanno” anche la stagione degli utili a Wall Street.

Ma vediamo quali sono le attese degli analisti sugli utili trimestrali di Nvidia e le prospettive della domanda di intelligenza artificiale. Sotto osservazione anche il quadro grafico del titolo che da inizio anno ha messo a segno una crescita di quasi il 157% a Wall Street.

Preview Nvidia: le attese del secondo trimestre

Tutto pronto a Wall Street e non solo per l’arrivo dei risultati finanziari di Nvidia. L’appuntamento è fissato per il 28 agosto, a mercati chiusi. Secondo il consensus di Bloomberg, Nvidia dovrebbe mostrare nel secondo trimestre dell’esercizio 2024-25 una accelerazione dei ricavi che dovrebbero attestarsi a 28,7 miliardi di dollari rispetto ai 26,04 miliardi dei tre mesi precedenti. Con un apporto significativo della voce data center, come era successo nei primi mesi dell’anno quando i ricavi di questa divisione si erano attestati a 22,6 miliardi di dollari, in rialzo del 23% rispetto al quarto trimestre e del 427% rispetto all’analogo periodo nel 2023. E adesso, gli analisti indicato entrate da data center a 24,9 miliardi.

Le attese sono, poi, per un utile netto rettificato a un passo dai 16 miliardi (per l’esattezza 15,91 miliardi).

Cosa dicono Goldman Sachs, Oppenheimer e Wedbush

Goldman Sachs ha mantenuto la raccomandazione di acquisto (rating buy) su Nvidia (che resta anche nella ‘Conviction list’) e il target price a 12 mesi fissato a 135 dollari.

“Nonostante il ritardo di Blackwell, ovvero l’architettura GPU di nuova generazione, potrebbe portare una certa volatilità nel breve termine, ci aspettiamo che i commenti del management abbinati ad alcuni dati sulla supply chain possano rafforzare la fiducia sulle prospettive degli utili di Nvidia per l’intero esercizio 2025”, commentano gli esperti della banca d’affari Usa aggiungendo che “resta solida la domanda dei grandi provider di servizi cloud e delle imprese e la posizione competitiva di Nvidia nell’intelligenza artificiale/accelerated computing rimane intatta”.

Oppenheimer ha ribadito il suo rating outperform su Nvidia e un prezzo obiettivo di 150 dollari. Gli analisti hanno affermato di vedere la società tra le meglio posizionate nel settore dell’intelligenza artificiale.

Secondo le attese di Wedbush, i conti di Nvidia rappresenteranno un “evento significativo per l’intera industria tech”. Il colosso Usa dell’Ai si prepara, infatti, a mostrare solidi utili trimestrali in scia all’ulteriore consolidamento della forte spesa per l’intelligenza artificiale. “Gli utili di Nvidia in uscita il 28 agosto saranno un indicatore chiave del momentum per gli investitori tecnologici per convalidare la prossima fase di questa rivoluzione dell’intelligenza artificiale“, segnalano gli esperti sottolineando come gli investitori su scala globale ascolteranno le parole del ceo Jensen sulla massiccia traiettoria della domanda per i chip AI fino al 2025, “che crediamo sarà un altro momento di mic drop”.

Il punto tecnico su Nvidia

(analisi a cura di Simone Borghi)

Dal punto di vista grafico, il titolo Nvidia ha mostrato una performance stellare in questo 2024 (+158% ytd), spingendosi verso nuovi massimi (toccati il 20 giugno a 140,76 dollari) grazie a un contesto di mercato favorevole, supportato dalla crescita nel settore dei semiconduttori e dalle aspettative positive legate all’intelligenza artificiale. Tuttavia, la successiva correzione potrebbe indicare che il mercato sta iniziando a valutare più cautamente le prospettive future, o potrebbe semplicemente essere una pausa tecnica prima di un ulteriore slancio verso l’alto.
Dal minimo del 5 agosto a 90,69 dollari, il titolo ha avviato un potente rimbalzo che il 19 agosto ha provocato il break della trendline ribassista (in viola) dando un primo segnale di forza. Questa resistenza dinamica suggerisce che il titolo potrebbe incontrare ulteriori difficoltà a proseguire verso l’alto senza un catalizzatore significativo.
Nvidia si sta ora muovendo all’interno di un range delimitato da una resistenza a 128,60 dollari, che rappresenta un ostacolo importante per un ulteriore rally, e un supporto principale a 120,36 dollari. Quest’ultimo livello è rafforzato dalla presenza della media mobile a 50 giorni (in giallo), che si trova appena sopra questa soglia, fornendo un ulteriore strato di supporto dinamico.
Un altro elemento da considerare è la media mobile a 200 giorni (in arancione), situata più in basso. Questa media mobile, insieme alla trendline ascendente (in blu), rappresenta un supporto di lungo termine che ha sostenuto il titolo durante i recenti rialzi.
Dal punto di vista degli indicatori, l’RSI a 14 periodi si trova attualmente vicino a 60, una zona neutrale che non fornisce segnali di ipercomprato o ipervenduto. Questo indica che il titolo potrebbe ancora muoversi in entrambe le direzioni.

In un possibile scenario long, il titolo potrebbe effettuare il pull back sulla suddetta trendline discendente e superare con decisione la resistenza a 128,60 dollari. In tal caso, potremmo assistere a un’accelerazione verso i successivi livelli a 135,55 e 140,76 dollari, i massimi storici. Questo movimento richiederebbe un aumento significativo dei volumi e la conferma della rottura della trendline in viola, segnalando un ritorno della forza rialzista.
In ottica short, invece, in caso di ulteriore debolezza e di una rottura del supporto a 120,36 dollari, il titolo potrebbe scendere verso i successivi livelli a 111,51 e 102 dollari. Una rottura di quest’ultimo livello potrebbe spingere Nvidia verso 90,77 dollari, dove nei pressi passa sia la trendline ascendente (in blu) e la media mobile a 200 giorni. Tale movimento però indicherebbe una correzione più profonda, con potenziali implicazioni negative per il trend di medio-lungo termine.