Nvidia: colosso chip AI annuncia gli utili. Goldman Sachs calcola scossa da centinaia di miliardi di dollari a Wall Street
Per Nvidia, il titolo migliore dell’indice S&P 500 di quest’anno, il grande giorno è finalmente arrivato: oggi, mercoledì 28 agosto 2024, il colosso americano produttore di chip, protagonista assoluto della rivoluzione AI, renderà finalmente noti i numeri relativi agli utili incassati nel secondo trimestre di questo anno. Utili che alcuni analisti hanno già battezzato come come “i più importanti del settore hi-tech degli ultimi anni”.
E utili che decideranno, oltre al destino del titolo Nvidia, che vanta tra gli altri anche l’appellativo di titolo “più importante del mondo”, anche la direzione di Wall Street, e di conseguenza dell’intero azionario globale.
I conti della Big Tech americana scattata ai vertici dello S&P 500 in termini di performance e anche di capitalizzazione di mercato in questo 2024 – nella breve parentesi in cui è diventata la società più capitalizzata al mondo – sono stati definiti di fatto dagli strategist tra i principali market mover di questa settimana.
Il grande interrogativo sui mercati è se le azioni Nvidia brinderanno anche stavolta ai risultati, che il gigante dei semiconduttori diffonderà dopo la fine della giornata di contrattazioni di Wall Street.
Il titolo non è sfuggito alla volatilità di questo mese di agosto:
dopo essere volato al record nel mese di giugno, le azioni di Nvidia hanno perso nelle sette settimane successive quasi il 30% del loro valore, provocando, come fa notare un articolo della CNBC, una caduta del valore di mercato pari a 800 miliardi di dollari.
Al momento, il titolo NVDA viaggia a un valore inferiore al record testato di circa il 6%.
La trimestrale alle porte permetterà alle azioni di stracciare il massimo precedente di giugno? O succederà invece il contrario, a fronte di aspettative di mercato che qualcuno avverte essere troppo elevate?
Ieri il titolo Nvidia ha terminato la sessione di Wall Street in rialzo dell’1,47%, a quota $128,30.
Le quotazioni sono poco mosse nelle contrattazioni del pre-market.
Nell’ultimo mese di contrattazioni, il titolo Nvidia è salito di oltre il 9,5%, avanzando negli ultimi tre mesi di oltre l’11,5%.
Nvidia, Goldman Sachs prevede scossa da $300 MLD post utili
Diversi i commenti degli analisti sugli utili di Nvidia che il mercato conoscerà solo tra qualche ora. Tra questi, spicca il commento che arriva direttamente dal trading desk di Goldman Sachs, secondo il quale la pubblicazione dei conti di Nvidia potrebbe tradursi, sia nel bene che nel male, in una variazione superiore ai 300 miliardi di dollari per la capitalizzazione di mercato del colosso.
Stando a quanto scrive l’articolo di Business Insider “Nvidia earnings could spark a nearly $300 billion swing in the stock, Goldman says” , il trading desk di Goldman Sachs ha messo in evidenza che la potenziale oscillazione della capitalizzazione della Big Tech, sia al rialzo che al ribasso, potrebbe essere di fatto superiore al 9% dei $3,17 trilioni del valore di mercato complessivo del gigante Usa.
Una cifra, quella di $300 miliardi, spaventosa, che tuttavia non rappresenterebbe neanche una novità per Nvidia, e neanche il suo record di oscillazioni in un giorno della sua storia, visto che la variazione più imponente che ha interessato le sue azioni in un giorno – la più imponente anche nella storia di Wall Street – è stata pari a ben 330 miliardi, e si è verificata alla fine di luglio, quando il titolo NVDA è riuscito a riprendersi dopo una fase dolorosa di ribassi andata avanti per settimane.
“Potete immaginare cosa accadrebbe se NVDA battesse le aspettative, nella giornata di mercoledì?“, ha fatto notare il trading desk di Goldman Sachs, guidato da Scott Rubner.
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Le recenti reazioni del titolo NVDA alla pubblicazione dei conti
L’ultimo rally segnato dal titolo Nvidia immediatamente dopo la pubblicazione del bilancio porta la data del 23 maggio di quest’anno, quando le azioni sono scattate di oltre il 9%, e non solo grazie ai conti:
oltre a un fatturato e a un utile netto migliori delle attese, schizzati di numeri a tre cifre su base annua, la raffica di buy è scattata quel giorno sulla scia di altre grandi notizie annunciate dall’illustre componente dei Magnifici 7:
come quella relativa al piano di frazionamento azionario 10 a 1 e l’altra di un aumento dei dividendi pari a ben +150%.
Il brindisi è durato un bel po’, visto che le azioni di Nvidia sono schizzate di oltre +27% nelle due settimane successive.
La volta precedente, ricorda un articolo di Investopedia, le cose erano andate ancora meglio:
a seguito della pubblicazione dei risultati del quarto trimestre fiscale del 2024, le azioni della Big Tech erano balzate del 16% nell’arco di una sola sessione, facendo lievitare la capitalizzazione di mercato della società di ben $272 miliardi: entro l’arco di qualche giorno, l’effetto di quei conti era stato tale da aggiungere al valore di mercato di Nvidia più di $300 miliardi. Nel complesso, nell’arco di appena due settimane, le azioni sarebbero salite complessivamente di oltre il 30%, facendo la gioia del settore hi-tech e, di conseguenza, degli indici azionari S&P 500 e Nasdaq Composite.
Andrà così anche stavolta?
Il grafico di Investopedia riassume le performance che il titolo Nvidia ha riportato subito dopo la comunicazione dei conti di questi ultimi anni, ricordando che, a essere diffusi oggi, saranno i risultati del secondo trimestre fiscale del 2025.
Il grafico risale al bilancio relativo al terzo trimestre fiscale del 2023 che venne annunciato nel novembre del 2022, mese precedente al lancio di ChatGPT, che segnò ufficialmente l’inizio della febbre AI.
Nei mesi successivi, si sarebbero accavallate le varie profezie da sogno su quel business dell’intelligenza artificiale che avrebbe fatto secondo qualche analista lungimirante gola a tutti, facendo salire sul podio di Wall Street soprattutto Nvidia, oggi fornitore numero uno dei semiconduttori-chip da cui i grandi titani del mondo software non possono prescindere per sviluppare le loro applicazioni di intelligenza artificiale.
Microsoft, Alphabet e Meta a caccia di chip AI di Nvidia
E’ la stessa Barron’s, in attesa della diffusione dei conti di Nvidia, a scrivere che le società acquistano i GPU di Nvidia in quanto non ci sono altre valide alternative, in un contesto in cui le altre Big Tech Usa del calibro di Alphabet, Microsoft e Meta Platforms, che si confermano tra le clienti più importanti di Nvidia, hanno detto tutte, in concomitanza con la pubblicazione dei relativi risultati di bilancio, di avere intenzione di investire nell’infrastrutture AI in modo aggressivo, andando avanti.
Basti pensare alle parole di Sundar Pichai, ceo di Alphabet-Google, che ha riferito che il suo team analizza ogni dollaro speso per l’AI, convinto che da questi investimenti esploderà un “momentum straordinario”.
Dal canto suo, Microsoft ha affermato che, essendo stata la la domanda per i suoi servizi Azure AI elevata, potrebbe dover acquistare una quantità maggiore di server per l’AI, mentre i vertici di Meta hanno annunciato l’intenzione di “aumentare in modo significativo” gli investimenti in infrastrutture AI.
Consapevoli di come le aspettative dei mercati siano a livelli forse anche eccessivi, gli esperti illustrano quelli che sono i numeri che saranno attentamente monitorati dalla comunità internazionale dei trader, e che faranno la fortuna (o la sfortuna) del titolo Nvidia e, di conseguenza, in particolare degli indici S&P 500 e Nasdaq a Wall Street, in un momento in cui l’azionario Usa, così come quello di tutto il mondo, si avvia a chiudere un mese caratterizzato da diverse esplosioni di volatilità.
Le anticipazioni e i commenti degli analisti
Nel commento “Nvidia, una trimestrale chiave in uno scenario sempre più competitivo” Andrew Ye, Investment Strategist di Global X, fa notare che “dopo il grande sell-off di inizio mese guidato dal settore tecnologico, Nvidia ha recuperato ed è ora di nuovo vicina ai massimi storici”.
“La sua trimestrale – continua Ye – potrebbe avere un impatto sul settore dell’IA e in generale sui mercati azionari, essendo ormai considerata un barometro non solo del settore dei semiconduttori, ma anche del più ampio ecosistema dell’intelligenza artificiale”.
Partendo da questo presupposto, lo strategist di Global X sottolinea che “una metrica chiave a cui guarderanno gli investitori sarà il fatturato relativo ai data center, con le aspettative degli analisti che prevedono un aumento del 142% su base annua a 25,02 miliardi di dollari”, in un momento in cui “molti dei grandi fornitori di cloud, che rappresentano oltre il 40% del fatturato dei data center di Nvidia, hanno segnalato un aumento degli investimenti per il resto dell’anno e per il prossimo”: fattore che, innegabilmente, “rappresenta una notizia positiva per Nvidia”.
Ma “gli investitori seguiranno con attenzione anche il dato sul margine lordo, che secondo Bloomberg dovrebbe scendere al 75,5%, il limite superiore della guidance di Nvidia per questo trimestre”, a causa del “previsto aumento dei costi di produzione della piattaforma Blackwell di prossima generazione”.
“Importanti saranno inoltre aggiornamenti proprio sull’avanzamento della spedizione delle GPU Blackwell, visto che all’inizio del mese sono circolate notizie secondo cui il rollout potrebbe essere ritardato fino a tre mesi a causa di un difetto di progettazione”.
In particolare, sostiene lo strategist, “i chiarimenti sulle tempistiche e sull’impatto dei ricavi saranno una componente fondamentale di questo rapporto”.
Ma l’esperto di Global X non si esime dal lanciare anche un avvertimento, attinente alla competizione presente sul mercato dei chip per l’AI, destinata a farsi più agguerrita.
“Nel frattempo, le rivali di Nvidia non sono rimaste ferme. La recente acquisizione di ZT systems da parte di AMD, per un valore di 4,9 miliardi di dollari, segnala che AMD potrebbe competere con Nvidia per la fornitura di infrastrutture AI end-to-end. Questa acquisizione potrebbe risolvere alcune delle lacune chiave che AMD aveva rispetto a Nvidia, ovvero l’esperienza nel software e nei sistemi”.
Non solo.
“Allo stesso tempo, il continuo sviluppo interno di GPU, TPU e acceleratori da parte di hyperscaler come Google Cloud, AWS e Microsoft Azure potrebbe rappresentare una sfida per Nvidia sul lungo termine, anche se al momento vengono utilizzati principalmente per applicazioni interne”.
Ye precisa che “a spingere questi programmi interni agli hyperscaler sono soprattutto i possibili vantaggi a livello di costo”, ma anche che, “per il momento questi chip non sono in grado di competere con Nvidia a livello più generale”.
Mette in evidenza l’importanza degli utili di Nvidia e la loro capacità di muovere il mercato anche David Pascucci, analista dei mercati per XTB che, nella sua nota odierna, ricorda che il titoloi ha assistito a “rialzi fortissimi nel corso degli ultimi mesi” che, oltre a far volare la capitalizzazione di mercato del colosso dei chip, “hanno contribuito ad un forte aumento della market cap complessiva dei mercati americani”, come è emerso dal trend degli indici S&P 500 e Nasdaq.
Pascucci ha fatto notare che basta pensare al fatto che il titolo, al momento, “si trova in seconda posizione nella classifica delle aziende a piú alta capitalizzazione, con una market cap di 3155 miliardi di dollari, seconda solo ad Apple e sopra a Microsoft, due colossi che hanno costruito la loro reputazione in decenni”, per rendersi conto di quanto la corsa sia stata sbalorditiva.
“Nvidia, solamente a fine del 2022, valeva 1/10 di quanto vale adesso”.
“Una corsa al rialzo assolutamente estrema – ha aggiunto l’analista di XTB – e che ricorda le dinamiche tecniche di una bolla”.
Secondo Pascucci, “le aspettative sul titolo sono altissime ma il prezzo risulta essere estremamente tirato in termini di dinamiche, pertanto la trimestrale di questa sera potrebbe essere decisiva per l’andamento dei mercati nel prossimo futuro”.
“Ovviamente – conclude l’analista di XTB – fare previsioni su una trimestrale è al limite dell’impossibile, non possiamo sapere cosa aspettarci, una cosa sola é certa, questa trimestrale sarà market mover”.
Intanto, una prova di fiducia importante sul titolo è arrivata domenica scorsa dall’analista di Morgan Stanley Joe Moore, che ha reiterato il suo rating “overweight” su Nvidia, confermando anche il target price di 144 dollari.
Moore ha messo in evidenza che “il titolo Nvidia ha ampiamente snobbato le preoccupazioni sui potenziali ritardi di Blackwell, giustamente, a nostro avviso, visto che il business di breve termine è forte”.
Va segnalato che il titolo Nvidia ha segnato una corsa pari a +157% quest’anno, a fronte del +17% riportato dall’indice S&P 500. Il problema, secondo gli stessi analisti di Morgan Stanley, è rappresentato tuttavia dalle aspettative troppo alte dei mercati, non solo sugli utili di Nvidia, ma anche sull’outlook. A tal proposito, gli esperti hanno detto che, al fine di soddisfare gli investitori, Nvidia dovrebbe annunciare una guidance per il fatturato del terzo trimestre fiscale del 2025 (quello attuale) superiore di circa $2 miliardi rispetto a quella messa in conto dal consensus degli analisti.