Notizie Dati Macroeconomici Nonfarm payrolls sotto attese, da mercato lavoro Usa assist a tagli tassi Fed

Nonfarm payrolls sotto attese, da mercato lavoro Usa assist a tagli tassi Fed

Pubblicato 2 Agosto 2024 Aggiornato 6 Settembre 2024 14:16

I dati sul mercato del lavoro degli Stati Uniti hanno evidenziato nonfarm payrolls (114 mila) inferiori alle attese, un tasso di disoccupazione in aumento al 4,3% e un rallentamento della crescita dei salari nel mese di luglio. Il job report del Dipartimento del Lavoro Usa arriva al termine di una settimana importante e ricca di indicazioni per la Federal Reserve, che dovrà decidere quando e quanto tagliare i tassi di interesse nei prossimi mesi.

I numeri su Nonfarm payrolls, disoccupazione e salari a luglio

Il mese scorso l’economia americana ha generato 114 mila nuovi impieghi, meno dei 175 mila previsti dal consensus di Bloomberg e dei 179 mila di giugno (rivisti da 206 mila).

Il tasso di disoccupazione si è attestato al 4,3%, in aumento dal 4,1% del mese precedente. Gli analisti si attendevano una rilevazione stabile.

Per quanto riguarda i salari medi orari, è emersa una crescita mensile dello 0,2% inferiore allo 0,3% stimato e rilevato a giugno. Anno su anno il dato rallenta al 3,6%, rispetto al 3,7% stimato e al 3,8% del mese precedente (rivisto da 3,9%).

Mercato del lavoro Usa più equilibrato

Nel corso della settimana, sono stati diffusi altri dati macro sull’economia statunitense. Il report Adp sugli impieghi nel settore privato ha mostrato un numero di buste paga (122 mila) al di sotto delle stime (150 mila), mentre le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione hanno toccato i massimi da quasi un anno.

Nel contempo, le offerte di lavoro di giugno hanno superato le attese (8,18 milioni contro 8,0 milioni). Tutti segnali che suggeriscono un progressivo riequilibrio del mercato del lavoro Usa, in linea con quanto affermato dal presidente della Fed, Jerome Powell, al termine dell’incontro del Fomc di mercoledì.

Tagli tassi Fed più probabili

I dati odierni sul mercato del lavoro rafforzano dunque la prospettiva di una Federal Reserve più propensa a tagliare i tassi nelle prossime riunioni, verosimilmente già a partire da settembre. I future sui Fed Funds scontano pienamente almeno tre sforbiciate al costo del denaro entro fine anno, per un allentamento complessivo di 88 punti base, in forte aumento rispetto ai 72 bp di due giorni fa.

Ad alimentare le scommesse sui tagli hanno contribuito anche i dati deboli di ieri sull’attività manifatturiera. L’indice dell’Institute for Supply Management è scivolato a 46,8 punti a luglio, sottoperformando anche le stime peggiori. La contrazione ha sollevato dubbi sul fatto che la Fed stia aspettando troppo a ridurre i costi di finanziamento, rischiando di penalizzare la crescita del Pil nel terzo trimestre.

La reazione del mercato ai dati sul lavoro Usa

I future sugli indici azionari si mantengono in territorio negativo, in particolare il derivato sul Nasdaq, in calo di 2,5 punti percentuali.

Forte discesa dei rendimenti obbligazionari: il tasso sul Treasury decennale scende di quasi 13 bp al 3,85% mentre il biennale, ancora più reattivo, mostra un calo di ben 20 punti base al 3,95%.

Il cambio euro/dollaro si rafforza a 1,88 mentre il dollaro/yen scivola a 147,4.