Mercato lavoro Usa: le attese su nonfarm payrolls e disoccupazione

I dati di domani sul mercato del lavoro degli Stati Uniti chiuderanno una settimana ricca di spunti sul fronte macroeconomico e delle banche centrali. Il job report del Dipartimento del Lavoro Usa verrà esaminato attentamente proprio dalla Federal Reserve, che ieri ha mantenuto i tassi invariati ma ha aperto ad un taglio a settembre. Ecco le previsioni degli analisti sui nonfarm payrolls, il tasso di disoccupazione e la crescita dei salari nel mese di luglio.
Le stime su nonfarm payrolls, disoccupazione e salari
Secondo il consensus di Bloomberg, nell’ultimo mese l’economia americana ha creato 175 mila nuovi posti di lavoro, inferiori i 206 mila di giugno (che verranno verosimilmente rivisti).
Il tasso di disoccupazione dovrebbe attestarsi al 4,1%, stabile rispetto al mese precedente.
Per quanto riguarda i salari medi orari, è prevista una crescita dello 0,3% su base mensile, in linea con giugno, e un rallentamento su base annua dal 3,9% al 3,7%.
Gli altri dati macro sul mercato del lavoro
I dati di domani del Bureau of Labor Statistics arrivano al termine di una settimana in cui sono già stati pubblicati diversi dati macro di rilievo. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, mercoledì è stato diffuso il rapporto Adp sugli impieghi nel settore privato, che hanno evidenziato 122 mila buste paga, meno delle 150 mila previste.
Oggi, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono balzate al livello più alto da quasi un anno (249 mila, 14 mila in più della settimana precedente), fornendo ulteriori prove del rallentamento del mercato del lavoro. Anche le richieste continue, indicatore di quante persone ricevono i sussidi, sono salite a 1,88 milioni, al top da novembre 2021.
In precedenza, le offerte di lavoro di giugno sono risultate superiori alle stime (8,18 milioni vs 8,0 milioni previsti, con una revisione al rialzo del dato di maggio), fornendo un altro segnale di riequilibrio del mercato.
Le parole di Powell sul mercato del lavoro
Al termine della riunione della Fed di ieri, Jerome Powell ha dichiarato che siamo sempre più vicini al momento in cui sarà opportuno tagliare i tassi, aggiungendo che questo potrebbe avvenire già a settembre.
Il presidente ha sottolineato che i rischi per il raggiungimento dei target di inflazione e occupazione si stanno muovendo verso un equilibrio migliore e ha precisato che la disoccupazione contenuta e il basso livello di licenziamenti suggeriscono una “normalizzazione” del mercato del lavoro.
In ogni caso, una decisione non è ancora stata presa e le prossime mosse della banca centrale dipenderanno dai dati in arrivo da qui al 18 settembre.
Ma i future sui Fed Funds danno ormai per scontata la riduzione di settembre e prezzano quasi interamente altri due tagli dei tassi da 25 bp ciascuno entro fine anno, con un allentamento stimato mediamente pari a 73 punti base.