New York Times parla della “mina minibot” e ricorda Salvini quando diceva ‘Basta euro’
“Italy’s Toying With a ‘Mini-BOT’ Worries E.U. and Investors”: ovvero “l’Italia che gioca con i minibot preoccupa l’Ue e gli investitori”: in un articolo pubblicato oggi, il New York Times riprende il dibattito sull’idea dei minibot di Claudio Borghi, economista della Lega e presidente della Commissione di bilancio della Camera, citando le opinioni di alcuni economisti italiani.
“Una proposta ha causato particolare costernazione, alimentando nuovi timori che l’Italia, la terza economia più grande dell’Eurozona, possa finire con il far saltare in aria l’intero blocco – si legge nell’articolo – . Questa mina, affermano i critici, si chiama minibot”.
Si tratta di una mina che potrebbe fare molto male, spiega al NY Times Lorenzo Codogno, fondatore e capo economista della società di consulenza LC Macro Advisors ed ex dirigente generale al Dipartimento del Tesoro, anche se, pur non varata in via ufficiale, fosse utilizzata come arma di ricatto nelle trattative con Bruxelles.
“L’euro rimane popolare in Italia – scrive il New York Times- Di conseguenza, molti esperti di finanza sospettano che il governo intenda utilizzare la minaccia dei minibot per avere maggior potere nelle trattative con Bruxelles”. Trattative che stanno entrando tra l’altro nel vivo proprio ora, visto che il governo M5S-Lega sarà costretto a presentare all’Ue un piano per scongiurare il peggio, ovvero la procedura di infrazione che la Commissione europea ha raccomandato al Consiglio europeo di lanciare contro l’Italia, in quanto giustificata.
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Anche se utilizzati come minaccia, senza essere ufficialmente lanciati, i minibot potrebbero avere, secondo gli economisti, conseguenze disastrose.
“Sarebbe come puntarsi una pistola alla tempia e aspettare che gli altri facciano ciò che tu dici, perché in caso contrario ti ammazzeresti”, ha detto Codogno.
Il New York Times fa riferimento al senso di angoscia che sta pervadendo l’Italia, alle prese, di nuovo, con lo spettro – desiderio per molti – di una uscita del paese dall’euro. Per ora, scrive il quotidiano newyorchese, le rassicurazioni arrivate dal Mef sono riuscite a placare le ansie dei mercati.
Ma Codogno non è particolarmente ottimista su come potrebbe evolversi la situazione e di cosa, anche, potrebbe decidere di fare il governo.
“E’ anche possibile che a un certo punto l’Italia finisca così in crisi da non avere altra scelta se non quella di ristrutturare il proprio debito – ha detto l’economista – A quel punto, il governo potrebbe essere anche tentato dal dire: OK, dimentichiamoci pure dell’euro”.
Viene fatto notare come i sostenitori dei minibot appoggino l’idea di Claudio Borghi proprio perché ritengono che questi strumenti potrebbero prevenire una corsa agli sportelli, nel caso in cui l’Italia si trovasse nella condizione di lasciare l’euro. Il motivo di questa fiducia, spiega il NY Times, risiede nella convinzione, dei fan dei minibot, che a quel punto l’Italia disporrebbe già di una sua nuova moneta, e quindi i risparmi potrebbero essere automaticamente convertiti senza perdite.
Ma gli economisti non la vedono affatto così. Il NY Times cita l’opinione di Riccardo Puglisi, professore associato di economia all’Università di Pavia, che spiega come una ipotesi del genere non stia in piedi, in quanto ignora la natura razionale dell’uomo. Sarebbe proprio questa natura razionale a spingere gli italiani, nel momento in cui i minibot fossero lanciati sul mercato a correre agli sportelli e a ritirare i loro soldi dalle banche italiane. E questo perchè gli italiani non vorrebbero certo trovarsi costretti a fare i conti con una moneta svalutata.
L’economista Puglisi, riporta il New York Times, ritiene che i minibot rappresentino praticamente un primo passo per preparare l’EurExit (ovvero l’uscita dall’euro)”, dunque qualcosa di “estremamente pericoloso”.
Nessuno dimentica, inoltre, che, anche “se Salvini e altri leader del governo populista dell’Italia hanno detto più volte di non avere alcun interesse a uscire dall’Unione europea o dall’euro, per anni si sono comportati come se invece desiderassero proprio questo. Salvini indossava per esempio alcune T-shirt con la scritta ‘Basta euro”, ricorda il quotidiano.
Sono passati solo pochi anni, inoltre, da quando nel 2016 ripeteva che avrebbe lasciato l’euro “l’indomani mattina”, aggiungendo che tutti sapevano che votare a favore della Lega avrebbe significato votare a favore dell’addio all’euro e di un ritorno a una valuta nazionale.
Sia il ministro dell’economia Giovanni Tria che il premier Giuseppe Conte hanno preso le distanze dai minibot. Recente è stato anche il commento del numero uno della Bce, Mario Draghi, che ha rinfocolato il dibattito affermando che i minibot o sono moneta, e in questo caso sono illegali, o sono debito. Ma l’articolo del NY Times conferma come il mondo intero continui a guardare attentamente all’Italia, iniziando a temere che davvero il paese possa far saltare in aria il progetto dell’euro. Perchè stavolta, oltre alla speculazione dei mercati, potrebbe esserci proprio la volontà – più o meno tacita – di farlo.