Netflix regina dello streaming, abbonati fanno la storia. Titolo +10% post utili

Una crescita così del numero di abbonati, Netflix, nella storia dei suoi quarti trimestre dell’anno, non l’aveva mai vista.
Eppure, a dispetto dei timori sull’erosione dei fondamentali dell’ economia Usa, a causa dei rialzi dei tassi anti-inflazione della Fed che continuano a produrre ancora i loro effetti, la Big Tech americana ha assistito nel quarto trimestre del 2023 a un boom di nuovi abbonati pari a ben +13 milioni di unità.
Netflix ha così vinto la sfida contro i pessimisti di turno, che temevano che la strategia imbastita dal gruppo contro il fenomeno della condivisione delle password avrebbe avuto un effetto solo nel breve periodo. E invece no.
Netflix: boom record abbonati in IV trim. con “The Crown” e “The Killer”
Il colosso dello streaming Netflix ha concluso il 2023 con un numero di abbonati complessivo pari a ben 260,8 milioni di unità.
Il balzo degli abbonati nell’ultimo trimestre del 2023, pari per la precisione a 13,1 milioni, è stato ben superiore alle stime degli analisti, che avevano previsto una crescita compresa tra 8 e 9 milioni di unità.
Superato di gran lunga anche il trend di crescita del terzo trimestre del 2023, quando erano stati in tutto 8,76 milioni gli appassionati dello streaming che avevano scelto di abbonarsi ai servizi di Netflix.
Il merito degli ottimi numeri del quarto trimestre del 2023 va al successo di alcune serie, come “The Crown” e “The Killer”, quest’ultimo film originale di David Fincher.
Ancora, galline dalle uova d’oro si sono confermate come ha detto la stessa Netflix il reality show “Squid Game: The Challenge” e nuove serie originali, come “All the Light We Cannot See,” così come il film “Rebel Moon: A Child of Fire”, di Zack Snyder’s.
E’ andata alla grande anche la programmazione di serie in lingua non inglese, come la terza stagione di “Lupin”. E
La domanda si è confermata forte anche per altre produzioni proprie come “Il giovane Sheldon” (“Young Sheldon”).
E “The Crown” va a Netflix. E’ chiaro: ‘sta vincendo guerra streaming’
Per parafrasare uno dei suoi fuori all’occhiello, si può dire praticamente che la corona (The Crown) dello streaming è andata ancora una volta alla Big Tech Usa che, così come ha commentato Jessica Reif Ehrlich, analista del settore media di Bank of America, si è confermata con questi ultimi numeri regina dello streaming.
“Sta diventando sempre più evidente il fatto che Netflix abbia vinto la guerra dello streaming“.
Non tutti i numeri sono stati eccezionali.
L’utile per azione di Netflix, per esempio, è stato pari nel quarto trimestre a $2,11, livello inferiore rispetto ai $2,22 per azione attesi dal consensus degli analisti.
La Big Tech ha motivato il risultato inferiore alle attese con una perdita pari a 239 milioni di dollari legata al fattore forex, ovvero ai rapporti di cambio tra il dollaro e le altre valute.
Boom titolo a Wall Street: rally +10% dopo +65% nel 2023
Ma è su quei 13,1 milioni di nuovi abbonati nell’ultimo trimestre del 2023 che i trader e i mercati si stanno concentrando.
Tanto che la febbre sul titolo Netflix, già reduce da un rally del 65% nel 2023, non ci ha pensato due volte a volare subito nelle contrattazioni afterhours di Wall Street, schizzando al rialzo di quasi il 9%.
Guardando alle voci di bilancio più importanti della trimestrale di Netflix, occhio all‘utile operativo, che è balzato nel quarto trimestre a $1,5 miliardi nel trimestre, triplicando il proprio valore rispetto ai $550 milioni dello stesso periodo del 2022, grazie alla crescita del fatturato e a una spesa “inferiore rispetto a quanto pianificato”, stando alle parole rilasciate dal gruppo.
L’utile netto del quarto trimestre è ammontato a $937,8 milioni, rispetto ai $55,3 milioni del quarto trimestre dell’anno precedente.
In crescita il fatturato complessivo, che è salito del 12,5% su base annua, dai $7,85 miliardi dell’ultimo trimestre del 2022 a quota $8,83 miliardi, in questo caso superando le stime degli analisti intervistati da LSEG, pari a $8,72 miliardi.
Merito di alcune iniziate come le mosse che la Big Tech ha lanciato contro la condivisione delle password e il lancio del piano con pubblicità.
Hanno inciso positivamente anche alcuni aumenti dei prezzi che Netflix ha annunciato su alcuni dei suoi piani.
E ha battuto le attese anche il numero totale degli abbonati che, forte di quel balzo degli ultimi tre mesi del 2023, è salito a 260,8 milioni, meglio dei 256 milioni attesi.
La crescita è attesa tra l’altro proseguire anche nel 2024.
Netflix prevede infatti di incassare un fatturato ancora più alto, pari a $9,24 miliardi, nel corso del primo trimestre di quest’anno, all’incirca in linea con i $9,28 miliardi previsti dal consensus, quindi in questo caso senza grandi sorprese. Ma l’ottimismo è inciso in altre stime annunciate ieri dalla Big Tech.
L’outlook sul margine operativo del 2024 è stato migliorato, dal range compreso tra il 22% e il 23%, al 24%, con Netflix che ha motivato l’upgrade con l’indebolimento del dollaro Usa e il trend dell’ultima trimestrale più solido delle attese.
Il gruppo ha anche reso noto di stimare per il primo trimestre fiscale del 2024 un eps (utile per azione) pari a $4,49, meglio dei $4,10 previsti dal consensus di Wall Street.
Netflix ha annunciato anche novità sui piani che al momento offre ai suoi abbonati.
Quella più importante, riportata dal sito The Verge, riguarda quel piano base senza pubblicità che è stato già mandato in soffitta, almeno per gli ex abbonati e i nuovi, ma che esiste ancora ufficialmente, al costo di 11,99 dollari al mese.
Nella conference call con gli analisti indetta per commentare gli ultimi conti, il gruppo ha annunciato la decisione di ritirare il piano in alcuni paesi dove è disponibile l’altra novità annunciata negli ultimi mesi, quella del piano con pubblicità.
Il ritiro inizierà nel secondo trimestre del 2024, colpendo inizialmente il Canada e il Regno Unito, il che significa che il piano di abbonamento più economico senza pubblicità sarà quello che costa al momento $15,49 al mese.
Passare a pagare $15,49 rispetto agli attuali $11,99 si confermerà una bella mazzata per gli utenti, che potranno altrimenti decidere di pagare $6,99 per il piano con pubblicità, oppure $22,99 al mese per il piano Premium.
Va ricordato che Netflix aveva già ritirato il piano Basic in Canada per i nuovi abbonati lo scorso anno, lanciando poi la stessa misura anche negli Stati Uniti e in UK.
Il piano base (quello da 7,99 euro) senza interruzioni pubblicità non è inoltre più attivo neanche in Italia, dove esiste il Piano Standard con pubblicità: 5,49 €/mese, il Piano Standard: 12,99€/mese, il Piano Premium: 17,99€/mese, come riferisce la stessa Netflix.