Attentato Trump: esplode febbre Bitcoin. Elezioni Usa: cosa cambia ora per Wall Street, dollaro, tassi Fed
Oltre a scioccare l’America e il mondo intero, l’attentato all’ex presidente degli Stati Uniti e tycoon Donald Trump avvenuto durante un comizio a Butler, in Pennsylvania, nel pieno della campagna elettorale in vista delle elezioni Usa di novembre, sta avendo e avrà ripercussioni anche sui mercati.
Dall’episodio drammatico l’immagine del candidato repubblicano all’Election Day ne è uscita di fatto rafforzata:
il coraggio con cui Trump ha reagito all’attentato, alzando il pugno e invitando i suoi sostenitori a lottare ripetendo ‘Fight, fight’, pur insanguinato dopo essere stato colpito all’orecchio destro, e prima di essese trasportato in ospedale, avrebbe aumentato ulteriormente la popolarità del tycoon tra gli elettori americani, a fronte dello sfidante Joe Biden, che appare sempre di più come la scommessa perdente dei democratici per rimanere alla Casa Bianca.
Bitcoin mania esplode con attentato a Trump fan dei crypto
L’attentato sembra avere confermato l’immagine di Donald Trump come l’uomo, agli occhi di molti elettori, se non necessariamente giusto, almeno forte e pronto a guidare gli Stati Uniti, contrariamente a Joe Biden, visto come il presidente dalle mille gaffe, stremato dagli acciacchi dell’età, ormai stanco, troppo poco lucido per sedere ancora alla Casa Bianca, e mollato ora anche da molti dei suoi fedelissimi. E questa conferma basta a condizionare che inevitabilmente i mercati finanziari, dove di fatto stanno aumentando le speculazioni che vedono il tycoon, promotore dello slogan “America First”, riconquistare la presidenza degli Stati Uniti.
La reazione degli asset finanziari alla notizia dell’attentato non è così tardata a palesarsi, mentre l’articolo di Reuters “Trump-victory trades to swell after shooting, investors say” prevede un boom delle operazioni di trading che scommettono sulla vittoria di Trump alle elezioni Usa.
Un primo segnale inequivocabile è arrivato dal mondo crypto, ovvero delle criptovalute: precisamente dal Bitcoin, criptovaluta numero uno al mondo, i cui prezzi sono schizzati subito oltre $60.000 dopo la notizia dell’attentato, del 9% circa fino a $62.698, record delle ultime due settimane, portando i guadagni YTD a +47%.
L’ex presidente americano ha infatti attaccato più volte i i tentativi dei democratici di imbrigliare il mondo crypto, presentandosi alla stregua di un paladino del settore soprattutto in occasione di un evento di raccolta fondi che si è svolto a giugno a San Francisco (sebbene mancando di spiegare in cosa consisterebbe il suo sostegno al settore).
Reuters ha ricordato che i temi che stanno più a cuore agli elettori americani e che piloteranno i loro voti sono l’immigrazione e l’economia e che, sebbene lo sfidante democratico e attuale presidente Joe Biden stia cercando di beneficiare dei risultati finora vantati dalla sua amministrazione, ovvero la crescita solida del Pil Usa, il rallentamento dell’inflazione e un basso tasso di disoccupazione, da un sondaggio recentemente lanciato insieme alla società Ipsos, è emerso che è Trump il candidato all’Election Day che è considerato avere l’approccio migliore e più deciso a blindare i fondamentali economici made in Usa.
Nel breve periodo, ha anticipato qualche analisti, potrebbero essere poi asset come l’oro e Treasury, a beneficiare della corsa agli asset rifugio che gli investitori potrebbero decidere di adottare come strategia.
Gli effetti sul dollaro e le conseguenze sulle decisioni sui tassi della Fed
Secondo Quincy Krosby, responsabile strategist globale di LPL Financial di Charlotte, North Carolina, anche lui interpellato dalla Reuters , il fattore paura e le preoccupazioni che montano in attesa della convention repubblicana, potrebbero sostenere, di fatto, proprio le quotazioni dell’oro e la domanda di Treasury.
In più, a suo avviso, “il dollaro – che di recente si è indebolito a causa della percezione del mercato di una Fed pronta a tagliare i tassi sui fed funds a settembre- potrebbe salire nel caso in cui i trader decidessero, in un momento di shock e di paura dopo l’attentato a Trump, di rifugiarsi nei safe asset. (per ora va detto tuttavia che i prezzi dell’oro sono sotto pressione)”.
C’è poi chi ritiene, come Michael Purves, CEO e fondatore di Tallbacken Capital Advisors, interpellato da Bloomberg che l’aumento delle probabilità di una vittoria di Trump alle elezioni Usa prezzato dai mercati, potrebbe portare la Fed a mantenere i tassi Usa più alti per un periodo di tempo più lungo, a causa dell’agenda del tycoon che, a suo avviso, tornerebbe a rinfocolare la minaccia dell’inflazione negli Usa, costringendo il presidente dell’istituzione Jerome Powell & Co. a essere più cauti verso la prospettiva di un taglio dei tassi.
“Almeno per ora le politiche annunciate da Trump sono più inflazionistiche di quelle di Biden“, ha scritto Purves in una email.
Il ceo di Tallbacken Capital Advisors, interpellato anche dalla Reuters, ha affermato inoltre che “se Trump vincerà e farà quanto ha detto che farà, si assisterà a un sell off ancora più imponente nella parte finale della curva dei bond”. (proprio per l’outlook di una inflazione ancora più persistente”.
Infine, ha aggiunto Purves, “credo che saranno più i bond che l’azionario il grande trading delle elezioni di quest’anno“.
Anche perchè, va ricordato, Trump ha detto nel mese di febbraio che non ha intenzione di rinominare il presidente della Fed Jerome Powell, il cui secondo mandato di quattro anni scade nel 2026.
Non sarà dunque un caso il fatto che i tassi dei titoli di stato Usa a 10 anni siano saliti dopo la notizia dell’attentato a Trump al 4,21%.
Niente di impressionante, tuttavia, visto che il rialzo è davvero contenuto.
E certo neanche il presunto desiderio dei trader si rifugiarsi nell’oro, nel dollaro e in altri safe asset è pervenuto, visto che le quotazioni dell’oro scendono dello 0,25% a quota $2.415 l’oncia, mentre il dollaro Usa è praticamente ingessato sull’euro, con il cambio EUR-USD a $1,0906.
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E che dire di Wall Street?
Qui il leit motiv potrebbe essere la volatilità. Anche se non tutti sono d’accordo.
“Probabilmente l’impatto sui mercati non sarà significativo – ha commentato alla CNBC Adam Crisafulli, fondatore di Vital Knowledge, in una nota che è stata riportata nella giornata di ieri – Trump era già il favorito, e questo attentanto renderà ancora più solido questo status”.
Di fatto, per ora nessuno scossone a Wall Street: alle 11.00 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones avanzano dello 0,43%, quelli sullo S&P 500 salgono dello 0,41%, mentre quelli sul Nasdaq mettono a segno un rialzo pari a +0,49%.
Il trend in generale di Wall Street rimane più che solido, se si considerano i continui massimi assoluti che gli indici azionari Usa hanno continuano a inanellare quest’anno e che nella sessione di venerdì scorso hanno visto protagonista anche il nuovo massimo del Dow Jones.
“Va detto, tuttavia – avverte Steve Sosnick, responsabile strategist di Interactive Brokers in Greenwich, in Connecticut che “chi fa trading sulle azioni non è particolarmente bravo a prezzare eventi che abbiano un impatto poco chiaro sui fatturati , sugli utili, sui flussi di cassa, etc (della Corporate America). Quanto accaduto nel fine settimana fa parte di questa categoria” di eventi, ha aggiunto Sosnick.
Allo stesso tempo, ha fatto notare Reuters, Wall Street ha guadagnato terreno nelle due settimane successive al dibattito televisivo che ha visto confrontarsi Donald Trump e il presidente Usa Joe Biden.
Goldman Sachs: i mercati chiamano i Repubblicani al potere
Si sono espressi sulle ripercussioni dell’attentato a Trump sui mercati anche gli analisti di Goldman Sachs, che hanno scritto che “nelle cinque elezioni presidenziali degli ultimi 20 anni, la fiducia dei ceo, la fiducia dei consumatori, e in particolare l’ottimismo delle piccole aziende hanno risposto in modo favorevole più alle vittorie dei Repubblicani che a quelle dei Democratici”.
E visto che “il miglioramento della fiducia tende a tradursi in un aumento delle spese e degli investimenti, una vittoria di Trump potrebbe sostenere gli outlook sugli utili di alcune aziende anche senza che si verifichino importanti cambiamenti di politica”.
Ack Ablin, responsabile degli investimenti di Cresset Capital, Chicago, ha avvertito tuttavia che “lo spettro della violenza politica introduce un nuovo livello di potenziale instabilità. E sono l’incertezza e la volatilità che ovviamente i mercati non amano. Si tratta di un contesto che nessuno vuole vedere”.
“L’attentato probabilmente rafforzerà la reputazione Trump come uomo forte”, ha aggiunto Ablin.
Per l’esperto, i mercati dei Treasury potrebbero inoltre confermare un trend simile a quello successivo al dibattito televisivo di Joe Biden contro Trump, che ha visto protagonista una curva dei rendimenti dei Treasury più ripida.
Ha commentato l’attentato a Trump anche Mark Haefele, Chief Investment Officer di UBS Global Wealth Management, ricordando che il tentato omicidio dell’ex presidente degli Stati Uniti “arriva in un momento di grande tensione politica”, contrassegnato da “una campagna elettorale caratterizzata da un’intensa retorica, un’importante copertura mediatica e un elettorato diviso”.
“A breve termine – ha aggiunto Haefele – ci si aspetta una riduzione dell’attività formale della campagna elettorale, in quanto le misure di sicurezza saranno aumentate e la messaggistica della campagna sarà rivista. Si nota che la campagna di Biden ha già sospeso le comunicazioni e questo potrebbe portare a eventi una campagna più controllata ed eventi meno accessibili, con un impatto sul coinvolgimento degli elettori e sulle dinamiche della campagna. Una domanda chiave sarà come l’attentato influenzerà gli atteggiamenti degli elettori swing”.