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Nel 2024 Cathie Wood punta sul Bitcoin e vende Nvidia

7 Marzo 2024 12:44

In una mossa decisamente controcorrente, Ark Invest di Cathie Wood ha fatto sapere che il fondo focalizzato su tecnologie disruptive ed AI ha venduto delle grosse quantità della propria partecipazione in Nvidia. Come parte della strategia di investimento relativa al 2024, il fondo di Wood punta tutto sul Bitcoin. Gli investitori potrebbero trovare questa mossa abbastanza interessante visto che le schede grafiche di Nvidia (GPU) sono i motori di calcolo dietro i sistemi di intelligenza artificiale più avanzati. Inoltre, la quota di mercato della società, sempre nel campo dei GPUs supera l’80%. Ma vediamo i titoli e gli asset su cui puntano gli strategist di Ark nel 2024.

Cathie Wood punta sul Bitcoin

Tra i tanti “Bitcoin bulls”, si distingue fortemente proprio la fondatrice e ceo di Ark Invest. Secondo lo scenario base di Wood nel 2030 il prezzo del Bitcoin raggiungerà i 600.000 dollari, quasi 10 volte quello del prezzo attuale. Ma il suo scenario rialzista (bull case) vede il Bitcoin raggiungere quota 1,5 milioni di dollari sempre entro il 2030. Se Bitcoin dovesse raggiungere un livello di prezzo di 1,5 milioni di dollari, la capitalizzazione di mercato sarebbe superiore a 30 trilioni di dollari.

L’ottimismo di Wood si basa sull’approvazione degli ETF spot su Bitcoin, che secondo lei è stato il “game changer” per la criptovaluta ed il suo accesso al mercato istituzionale. Secondo le previsioni di Wood ci sarà un numero maggiore di investitori istituzionali (e non solo) di Bitcoin nel lungo termine.

Ricordiamo che Ark e 21Shares hanno lanciato uno degli ETF che tracciano il prezzo spot del Bitcoin (ARKB). L’Etf sul Bitcoin di Wood ha raccolto un patrimonio netto di oltre 2 miliardi di dollari in meno di 2 mesi.

Perché Ark scarica il titolo Nvidia?

Nvidia è stata la più grande vincitrice dall’entusiasmo legato al boom dell’intelligenza artificiale, che ha spinto al rialzo il mercato azionario USA verso nuovi massimi storici. Ma Wood teme che una correzione sul titolo possa arrivare ben presto in quanto la performance attuale è difficilmente sostenibile nel medio lungo termine.

Questo è il motivo per cui il fondo di Wood, Ark Invest ha venduto quest’anno almeno 4,5 milioni di dollari di azioni Nvidia. ARK aveva una partecipazione del valore di oltre 100 milioni di dollari alla fine del 2023, secondo i dati FactSet. Inoltre, secondo gli strategist di Ark, la domanda di schede grafiche Nvidia inizierà ad essere sotto pressione a causa della crescente competizione da parte delle altre società tech come Meta, Tesla, Alphabet e Amazon che stanno lavorando alla loro produzione di prodotti AI in-house.

Palantir un’altra chicca del fondo di Wood

Il fondo di Wood, ARK, attraverso i suoi Ark Innovation ETF, Ark Next Generation Internet ETF (ARKW) e Ark Fintech Innovation ETF (ARKF), ha accumulato 1.967.732 azioni Palantir nel mese di febbraio.
Palantir rappresenta ora l’1,84% del fondo negoziato in borsa (ARKK) di Ark e si trova al 21° posto in termini di peso nell’ETF, con un valore di partecipazione di circa 137 milioni di dollari. ARKW possiede circa 24 milioni di azioni Palantir, con una ponderazione nel fondo dell’1,58%. Mentre per quanto riguarda ARKF, Palantir rappresenta l’1,29% della ponderazione ad un valore di 13,3 milioni di dollari.

Per dare un pò di contesto, Palantir ha recentemente pubblicato conti migliori delle attese nel quarto trimestre del 2023. La società ha inoltre dichiarato che il numero dei clienti è salito del 35% a 497 e il cliente medio ha speso l’8% in più rispetto allo stesso periodo di un anno fa. La crescita dei ricavi ha subito un’accelerazione sequenziale per il secondo trimestre consecutivo, in aumento del 20% a 608 milioni di dollari. Palantir ha inoltre raggiunto il quinto trimestre consecutivo di redditività con un utile netto triplicato pari a 93 milioni di dollari.

Il management ha attribuito questi ottimi risultati al suo prodotto Artificial Intelligence Platform (AIP), lanciato lo scorso anno. La lettera agli azionisti del CEO Alex Karp afferma che la domanda di AIP è “diversa da qualsiasi cosa abbiamo visto negli ultimi due decenni”. Ha anche affermato che oggi l’azienda dispone di una pipeline di prodotti più solida che in qualsiasi momento della storia.