Notizie Notizie Italia Mps tra titoli migliori a Piazza Affari. Il doppio assist Srep Bce-Bankitalia

Mps tra titoli migliori a Piazza Affari. Il doppio assist Srep Bce-Bankitalia

4 Dicembre 2023 10:30

Mps-Banca Monte dei Paschi di Siena tra i titoli migliori del Ftse Mib di Piazza Affari, dopo che la banca senese ha annunciato gli esiti positivi dell’esame Srep della Bce.

Con un comunicato diffuso stamattina, Mps ha reso noto di rispettare “ampiamente” i requisiti patrimoniali che la banca, stando a quanto deciso dalla Bce, dovrà rispettare a partire dal 1° gennaio 2024. Requisiti che sono stati tra l’altro ridotti, sulla scia dell’esito positivo degli stress test che sono stati lanciati sempre dalla Bce nel corso del 2023, ma anche per il fattore Bankitalia.

Per Mps requisiti meno severi dalla Bce con esame Srep. Effetto stress test

Bce meno severa nei confronti del Monte dei Paschi di Siena, dunque.

Oltre a dover rispettare requisiti patrimoniali meno stringenti rispetto al passato, non essendo più identificata da Bankitalia come O-SII, Mps non dovrà più sodddisfare la richiesta di una riserva di capitale aggiuntiva di 25 punti base.

Mps ha informato il mercato riguardo alla decisione finale che la Bce ha preso: decisione “riguardante i requisiti patrimoniali da soddisfare su base consolidata dal 1° gennaio 2024, a conclusione del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale condotto nel 2023 con riferimento alla data del 31 dicembre 2022 e ad ogni altra informazione pertinente ricevuta successivamente”, come si legge nel comunicato stampa pubblicato sul sito del gruppo guidato dal ceo Luigi Lovaglio.

In “significativa riduzione la Pillar II Capital Guidance ‘P2G'”, che la Bce ha deciso di fissare all’1,15%, rispetto agli attuali livelli del 2,50%”.

Merito, per l’appunto, dei “positivi esiti dello Stress Test EBA condotto nel 2023″.

Quei risultati degli stress test, i migliori di sempre nella storia della banca senese, avevano di fatto messo in evidenza “la forte solidità raggiunta dal Gruppo e la sua capacità di generare una redditività sostenibile evidenziata da risultati netti positivi negli anni 2024 e 2025, anche nello scenario avverso, fattorizzando la riduzione dei costi del personale”.

Stress test banche Eba-Bce: i risultati di UniCredit, Intesa, Mps & Co.

Di conseguenza, oltre al Pillar II, la Bce ha abbassato anche il requisito minimo complessivo in termini di Common Equity Tier 1 ratio all’8,56%, somma tra Pillar 1 – P1R (4,50%), Pillar 2 – P2R (1,55%, invariato) e Common Buffer Requirement – CBR
(2,515%, in riduzione per la mancata identificazione come O-SII).

Il Monte non più O-SII per Bankitalia. Le banche che rientrano nel ‘club’

La Bce ha tenuto dunque in considerazione, tra i vari elementi, anche il fatto che il Monte di Stato non venga più considerato una istituzione a rilevanza sistemica O-SII dalla Banca d’Italia.

E’ di dieci giorni fa circa, di fatto, l’annuncio di Bankitalia relativo all’ identificazione per il 2024 delle istituzioni a rilevanza sistemica nazionale autorizzate in Italia ( (Other Systemically Important Institutions, O-SII).

Palazzo Koch ha riconosciuto la natura O-SII ai gruppi bancari UniCredit, Intesa Sanpaolo, Banco BPM, BPER Banca, Mediobanca, Gruppo bancario cooperativo ICCREA e Banca Nazionale del Lavoro. Non a Mps.

La Bce, dal canto suo, ha abbassato per Mps anche il requisito minimo complessivo in termini di Total Capital ratio al 13,27%.

Le nuove soglie fissate dalla banca centrale europea, ha informato il Monte, sono “ampiamente” rispettate dalla banca, che dispone di fatto, dei seguenti coefficienti patrimoniali a livello consolidato.

  • 16,7% per il Common Equity Tier 1 ratio, rispetto a un requisito dell’8,56%;
  • 20,2% per il Total Capital ratio, rispetto al requisito del 13,27%.

A Piazza Affari il titolo Mps sale di oltre il 2%, blindando ulteriormente il livello superiore ai 3 euro conquistato di recente, avanzando oltre la soglia dei 3,20 euro.

Il focus rimane sulle prossime mosse del Mef (Tesoro) maggiore azionista di Mps, che ha dato finalmente prova di voler perseguire l’obiettivo della privatizzazione della banca senese, collocando sul mercato una quota del 25%.

Il titolo ha ricevuto un importante assist anche dall’upgrade del rating sui suoi bond che è arrivato dall’agenzia Moody’s.

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