Notizie Auto Le prime parole di Tavares sull’addio a Stellantis. E svela dove andrà

Le prime parole di Tavares sull’addio a Stellantis. E svela dove andrà

13 Dicembre 2024 15:38

Nessuna guerra interna, anzi i rapporti con il board sono sempre stati amichevoli ed estremamente personali. Così Carlos Tavares, l’ex ceo di Stellantis, nella sua prima intervista dopo le dimissioni dalla guida della casa automobilistica, rilasciata al quotidiano portoghese Expresso.

Tavares: addio a Stellantis concordato con il presidente John Elkann

Pochi giorni fa il top manager portoghese, incoronato come il ceo più pagato nell’automotive con oltre 36 milioni di euro nel 2023, ha rassegnato le dimissioni dal colosso nato nel 2021 dalla fusione tra Psa e Fca. Al momento dell’addio, si è parlato di ‘differenti vedute’ tra Tavares e la società.  E oggi Tavares sottolinea che la decisione non è stata univoca ma concordata con il presidente John Elkann. Di fatto, una decisione “pacifica, ponderata e consensuale”, racconta nell’intervista. “Io faccio parte di coloro che hanno creato Stellantis, con John Elkann, quindi siamo stati noi a creare Stellantis”, ha precisato l’ex numero uno del gruppo dell’auto. “Abbiamo pensato che le discussioni, che hanno evidenziato una differenza di punti di vista, avessero come conclusione il fatto che ognuno di noi avrà cura della propria vita per non creare un rischio di disallineamento all’interno della governance dell’azienda”, aggiunge Tavares.

E per spiegare meglio le divergenze avute all’interno di Stellantis, Tavares fa l’esempio delle competizioni motoristiche. “Ci sono due categorie di piloti”, argomenta l’ex ad. “Quelli che, per evitare il rischio di forare uno pneumatico o danneggiare le sospensioni, evitano i cordoli e cercano di fare il miglior tempo possibile guidando nella parte centrale della pista. Poi c’è chi, per andare più veloce, guida sui cordoli, il che è perfettamente lecito, ma più rischioso, dannoso per le sospensioni e aggressivo per gli pneumatici. Ovviamente, io faccio parte della seconda categoria. In questo periodo molto darwiniano che l’industria automobilistica attraversa, è possibile che si sia creata un po’ d’angoscia attorno a una strategia aggressiva in cui questa fase è vista più come un’opportunità che come un rischio. E poi ho assunto posizioni molto nette in materia di tutela ambientale. Forse questo insieme di fattori ha generato divergenze e un’azienda che ha 250.000 dipendenti, un fatturato di 190 miliardi di euro, 15 marchi che vende in tutto il mondo, non può essere gestita con una mancanza di consenso che si ripercuote immediatamente sulla gestione strategica”.

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Cosa c’è nel futuro di Tavares?

E mentre il processo di nomina del nuovo a.d. di Stellantis  dovrebbe concludersi entro la prima metà del 2025, affidando la guida del gruppo ad un comitato esecutivo ad interim, presieduto da Elkann e da vari top manager, la domanda è che cosa farà adesso Tavares

Tante le speculazioni sul futuro del manager che a 66 anni potrebbe semplicemente “rallentare”. Ma, come ha rivelato nell’intervista al quotidiano lusitano, a motivare Tavares oggi il suo spirito patriottico. E in questo contesto si inserisce un probabile investimento nella compagnia aerea Tap Air Portugal, puntando ad avere un ruolo nella privatizzazione, come investitore o amministratore non esecutivo. Alla domanda se fosse interessato a TAP, Carlos Tavares ha rivelato che “c’è un numero molto importante di amici che sono venuti da me per chiedermi se volevo essere coinvolto in questo progetto”.

Nell’intervista Tavares ha sottolineato che il controllo della TAP deve rimanere nelle mani dei portoghesi. Per il manager è fondamentale garantire che l’azienda non venga venduta ad operatori di paesi concorrenti nel turismo. “Possiamo creare sinergie, ma il controllo deve essere portoghese. Ciò non implica una maggioranza statale, ma un’unione tra Stato, investitori e manager nazionali”, ha spiegato.

Tap Air Portugal era stata rinazionalizzata urgentemente grazie a un investimento di 3,2 miliardi di euro di fondi pubblici e ora deve essere nuovamente privatizzata per almeno il 51% del suo capitale. Questa vendita, che dovrà concludersi nel 2025, sta attirando l’interesse delle compagnie europee Air France-Klm, Lufthansa e del gruppo Iag (British Airways e Iberia). Il governo portoghese, con il quale Tavares sostiene di non aver preso contatti, aveva recentemente detto di aver ricevuto manifestazioni di interessi di una dozzina di enti, tra cui societa’ e fondi di investimento extraeuropei.

Nonostante l’interesse, Carlos Tavares ha escluso ogni possibilità di assumere un incarico esecutivo alla TAP. Se avanza, sarà solo come azionista o membro del consiglio di amministrazione. “Non ho voglia né competenza per ruoli operativi nel trasporto aereo. Il mio obiettivo è che questa ‘telenovela’ abbia un lieto fine per il Portogallo”, precisa.